prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] sua p., che lo colloca sulla scia di quei ‛ dittatori ' che operarono fra Bologna e Firenze (v. Boncompagno da Signa; Bene da Firenze; Fava, Guido; Latini, Brunetto) e che rifiutavano le più eccentriche norme delle scuole medievali.
Al linguaggio ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] : "iudices ordinarios, hoc est provinciarum rectores"): basterà pensare a una formula risalente al 1215 tramandata da Boncompagno da Signa, autorevolissimo maestro del tempo (Ficker, 1868-1874, III, p. 32), oppure a un passo del canonista Tancredi da ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] Proposta per Guido Giudice, "Rivista di Cultura Classica e Medioevale", 7, 1965, pp. 453-466.
F. Bruni, Boncompagno da Signa, Guido delle Colonne, Jean de Meung: metamorfosi dei classici nel Duecento, "Medioevo Romanzo", 12, 1987, pp. 103-128.
R ...
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Romagna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
. Numerosi sono nelle opere dantesche, e particolarmente nella Commedia (If XXVII e Pg XIV soprattutto), i riferimenti alla R., che vi figura strettamente [...] nimium sermone probare ", e rimandi dell'editore; o il cap. IX, De Adulatoribus, della Rhetorica novissima di Boncompagno da Signa - e si ricordi del resto Malebolge, dove per analogo difetto son presi particolarmente di mira i Bolognesi; può anche ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo arcaico
Antonio Giuliano
Il periodo arcaico
Il termine “arcaico” fu adottato nell’Ottocento per indicare una fase ancora imperfetta della cultura artistica [...] ’età più antica:
R.M. Cook, Archaic Greek Trade:
Three Conjectures, in JHS, 99 (1979), pp. 152-55.
Cronologia:
J. Boardman, Signa tabulae priscae artis, in JHS, 104 (1984), pp. 161-63.
Sui miti assimilati in età arcaica:
K. Schefold, Frühgriechische ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] "la realtà come dimostrazione dell'attuazione dello spirito", capace di collocarsi al livello europeo. Nell'aprile si trasferì in Lastra a Signa, presso il padre; di lì, poi, a Mantignano, a Marina di Pisa, a Rifredo di Mugello. Nell'estate conobbe ...
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NICCOLO dell'Arca
Paolo Parmiggiani
NICCOLÒ dell’Arca. – Di famiglia dalmata, verosimilmente nacque tra il 1435 e il 1440 e visse i suoi primi anni tra Dalmazia e Puglia. Dai documenti e dalle cronache [...] un’iscrizione che riportava lo scultore alla gloria degli artisti dell’antichità: «Qui vitam saxis dabat, et spirantia signa / Celo formabat, proh dolor, hic situs est / Nunc te Praxiteles, Phidias, Policletus adorant / Mirantque tuas, o Nicolae ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] , ante eum quam pulcherrimas facere studebatur. Idem et de signis effigies exprimere invenit crevitque res in tantum ut nulla signa statuaeve sine argilla fierent. Quo apparet antiquiorem hanc fuisse scientiam quam fundendi aeris. L'uso del calco in ...
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De arte venandi cum avibus
Anna Laura Trombetti Budriesi
Il trattato De arte venandi cum avibus, relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di [...] ceterarum nobilium avium et canum omnium cognitionem, nutrituram, erudutionem, et eorum omnium infirmitates et earum causas, signa et curationes similiter earumdem; illic etiam ostenditur quomodo si quis ab aucupe fugerit possit et debeat mirabiliter ...
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CONTELORI, Felice
Franca Petrucci
Primogenito di Giovanni Maria, giudice criminale, e di Lucrezia Libicini, nacque a Cesi (Temi) nel dicembre del 1588.
Nel 1611 era a Roma, studente del Collegio Romano [...] opera edita del C., che in un indirizzo al lettore spiega come i Conti provengano direttamente dai conti di Signa, risalenti ad Innocenzo III.
Nell'opera seguono all'elenco dei personaggi dell'albero genealogico, oltre gli indici, le probationes ...
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in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...