Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] ebbe dalla fine del sec. 14° la raffigurazione della cosiddetta "Messa di s. Gregorio", in cui il Cristo con i signa della passione appare al papa celebrante; più rara è la raffigurazione dell'episodio della reliquia della tunica di s. Giovanni ...
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Scritti storico-politici
Claudio Finzi
Governare Venezia e il Mediterraneo
Le dottrine politiche dei primi decenni del Trecento sono segnate a Venezia da due personaggi, che finora non hanno ricevuto [...] della frase è sminuito dal fatto che essa non è tutta originale di Paolino, ma è invece tratta da Boncompagno da Signa, che Paolino qui ricorda esplicitamente. Al contrario, l'aver scelto e chiamato a testimone un autore fra i più noti dell ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] (ha per pavimento il mare, il cielo per tetto, i canali acquei per pareti, osserva sbalordito Boncompagno da Signa), l'impongono all'attenzione ammirante dell'intera Europa. Per Petrarca è addirittura un altro mondo, essendo, nel contempo ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Palestrina
Nadia Agnoli
Palestrina
Antica città del Lazio (lat. Praeneste) alle pendici del monte Ginestro, propaggine dei Monti Prenestini.
Le [...] , in nove oppida (Liv., VI, 29) e delimitato da quello di altri centri importanti, quali Tibur, Tusculum, Velitrae, Signa, Capitulum Hernicorum, Anagnia. La documentazione archeologica attesta la frequentazione del sito dagli inizi dell’VIII sec. a.C ...
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segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] ’ambito della conoscenza e additando in esso il veicolo della comunicazione. Distinti i s. naturali e i s. convenzionali (signa data), Agostino include tra questi ultimi tutti i sistemi di comunicazione trovati dagli uomini, come i gesti, le insegne ...
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FANTACCHIOTTI, Odoardo
Lia Bernini
Nacque a Roma il 20 maggio 1811 da Niccolò Carolina Venturi. L'anno di nascita, che nei repertori risulta erroneamente il 1809, si deduce dall'atto di morte (Firenze, [...] ), fra i quali la Corinna e la petrarchesca Laura (foto in: Firenze, Museo nazionale, Fondo Planiscig, scatolone "falsi"; La manifattura di Signa, Firenze 1986, II, tav. LII, n. 68), esposte nel 1841 all'Accademia, e per una Beatrice e una Eleonora d ...
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MEZZANI, Menghino
Saverio Bellomo
– Domenico, più noto con l’ipocoristico Menghino (o Minghino), nacque presumibilmente durante l’ultimo decennio del XIII secolo a Ravenna, dove il padre Ugolino, originario [...] carmen (G. Boccaccio, Tutte le opere, V, 2, Milano 1994, pp. 804-815) che, nell’epistola di Boccaccio a Martino da Signa, si dice essere «quidam captivus» (ibid., V, 1, ibid. 1992, p. 716), alludendo, se l’identificazione è corretta, alla prigionia ...
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NOVELLI, Amleto
Enrico Lancia
NOVELLI, Amleto. – Nacque a Bologna il 12 ottobre 1885, da Vincenzo e da Anna Pasqui.
Dopo essersi trasferito con la famiglia a Roma, rimasto orfano appena adolescente, [...] ruolo di Maurizio che, scoperto il delitto della sua amata, ne diventa il vendicatore . Dopo un ruolo minore, quello di Signa de’ Caligai in Dante nella vita e nei tempi suoi, realizzato nel 1922 da Domenico Gaido in occasione del sesto centenario ...
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parallelismo
Francesco Tateo
. Figura retorica consistente nella disposizione simmetrica dei membri corrispondenti di un periodo, considerata dalla tradizione uno dei pregi della ‛ compositio ' (v.), [...] habemus... in quantum ut homines cives agimus, habemus legem... in quantum ut homines latini agimus quaedam habemus simplicissima signa...
Analogamente nella Monarchia alcuni sillogismi sono strutturati sulla base del p. dei termini, come ad es. homo ...
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GIOVANNI da Parma
Franco Bacchelli
Con questo nome si conoscono almeno quattro medici vissuti nel XIII e nel XIV secolo, le cui vicende, per l'omonimia e per la vicinanza dei luoghi in cui si trovarono [...] , Lat. 8160, c. 44r.
Non sono invece attribuibili a G. le seguenti opere: un frammento che comincia "Signa vero uniuscuiusque humoris in corpore habundantis", conservato a Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 23912, cc. 254v-255v, opera invece ...
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in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...