Stretto parente (m. 1399) di Romano I, gli tolse con la forza il trono (1394). Respinse poi un attacco del re d'Ungheria Sigismondo che aveva tentato di riaffermare la sua sovranità sulla Moldavia. Quale [...] vassallo del re di Polonia, partecipò (1397) alle lotte contro i cavalieri teutonici e (1399) a una spedizione polacco-lituana contro i Tatari, finita con la sconfitta delle forze cristiane ...
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ARQUER, Pietro Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Cagliari da Marquesia e da Giovanni Antonio, di famiglia originaria di Spagpa, intorno al 1530. Come il padre e il fratello maggiore Sigismondo si dedicò [...] Arch. stor. sardo, XIX(1935). pp. 30 s.; F. Loddo-Canepa, I giuristi sardi, Cagliari 1938, p. 34; P. Leo, Ancora su Sigismondo Arquer, in Studi sardi,VIII(1948), p. 132; A. Boscolo, I Parlamenti di Alfonso il Magnanimo,Milano 1953, p. VI; G. Repetto ...
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Figlia (m. 1572) di Ferdinando I d'Austria, sposò nel 1549 Francesco III Gonzaga e, vedova l'anno dopo, fu la terza moglie di Sigismondo II Augusto re di Polonia. ...
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Principe e condottiero lituano (1470 circa - 1534), di famiglia ucraina, combatté dapprima insieme ai Polacchi contro i Tatari di Menglī Girāy (1506). Ribelle a Sigismondo Jagellone, strinse contatti con [...] la Moscovia (1508) e con i Tatari di Crimea, invadendo le terre polacche alleato al granduca Vasilij III. Cercò di giungere a un'intesa con i Cavalieri Teutonici e con l'Impero ...
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Gran voivoda di Bosnia (m. 1416). Salito al trono nel 1380, sin dall'inizio dovette muoversi fra i due pretendenti al trono di Ungheria, Sigismondo di Lussemburgo e Ladislao d'Angiò-Durazzo, e in un primo [...] tempo si appoggiò a quest'ultimo, ottenendo (1391) l'investitura a bano di Croazia e Dalmazia. Combatté poi contro i Serbi e contro i Turchi ...
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HACK, Georg
Daniela Rando
Nacque nei primi decenni del secolo XV a Thomaswaldau, una località della Slesia in diocesi di Breslavia, possesso della famiglia e luogo di sepoltura dei genitori. Di nobile [...] due Austrie, in Ungheria e in Boemia, ma le sue ambizioni si scontravano con le pretese del fratello Alberto (VI) e di Sigismondo d'Austria-Tirolo. Il 4 maggio 1458 era stata convocata una Dieta, poi rinviata alla metà del mese, che aveva visto la ...
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MALASPINA, Ricciarda
Stefano Calonaci
Nacque nel 1497 dal marchese di Massa, Alberico di Iacopo, dei marchesi di Fosdinovo, e da Lucrezia, figlia naturale di Sigismondo d'Este.
La coppia generò solo [...] figlie femmine: Eleonora, Taddea, Ricciarda e Lucrezia. La primogenita Eleonora fu data in moglie a Scipione Fieschi di Genova, ma morì nel 1515; allora Alberico si adoperò per far sposare al genero la ...
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ELISABETTA Gonzaga, duchessa di Urbino
Sonia Pellizzer
Nacque a Mantova il 9 febbr. 1471, quartogenita del marchese Federico e di Margherita di Baviera. Prima di lei erano nati Chiara, Francesco e Sigismondo. [...] commentati nelle varie corti.
A marzo Isabella ed E. visitarono Venezia. Con loro erano Emilia Pio, la marchesa di Cotróne e Sigismondo Gonzaga: era la prima visita alla città di E. che, alla fine, la riconoscerà più bella di Roma. Alloggiarono a S ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] è perché Baldassare Castiglione ha insistito con Federico perché non "pretermetta" di comunicare la notizia, oltre che al cardinale Sigismondo e al cognato duca d'Urbino, "anchor" al Gonzaga. In realtà, Castiglione la notizia l'ha già data a ...
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Figlio (n. forse a Altenburg 1370 - m. ivi 1428) di Federico il Severo, langravio di Turingia e margravio di Meissen, della casa di Wettin, appoggiò l'imperatore Sigismondo nelle lotte contro gli ussiti [...] e ottenne nel 1423, in compenso di tale aiuto, la dignità elettorale. Nel 1409 aveva fondato l'univ. di Lipsia ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...