SCACCIA, Sigismondo
Fulvio Maroi
Giureconsulto genovese, vissuto nella seconda metà del sec. XVI e nei primi decennî del XVII: esercitò in Roma lungamente l'avvocatura e scrisse numerose opere di argomento [...] processuale: Tractatus de iudiciis causarum civilium, criminalium et haeriticalium, libri 2 (Francoforte 1618); Tractatus de appellationibus in duas partes et viginti quaestiones divisus (Roma 1612, Venezia ...
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BONFIGLIO, Sigismondo (Cavaliere Sigismondo Pietro)
Sergio Cella
Nacque a Vasto di Goito (Mantova) il 9 agosto del 1822 da Pietro, che era un possidente agricolo, e da Teresa Botturi. Si iscrisse nel [...] 1843 alla facoltà politico-legale dell'università di Padova, ma due anni dopo ne venne allontanato, e quindi arrestato, come appartenente a un'organizzazione segreta; solo più tardi poté riprendere e compiere ...
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CALCO (Calchi), Sigismondo
Enrico Stumpo
Nacque a Milano nel 1626 da Pietro Antonio e da Margherita Scaccabarozia. Di nobile famiglia che già nel 1491 era stata investita da Gian Galeazzo Sforza dei [...] feudi di Rosate e Pozzolo, si dedicò molto giovane agli studi di diritto a Pavia. Il padre Pietro Antonio, notaio e avvocato del Regio Fisco, aveva grandemente accresciuto il patrimonio familiare acquistando ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] nel 1523. Il padre suo, Giovanni Antonio, godeva fama di "persona di grande qualità e dottrina", tanto da essere scelto come consigliere dal viceré Antonio de Cardona; i nobili più potenti e faziosi, che ...
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Giureconsulto genovese (sec. 16º-17º), avvocato a Roma. La sua opera maggiore, che lo pone tra i fondatori del diritto commerciale, è il Tractatus de commerciis et cambio (1618). Scrisse inoltre opere di diritto processuale fra le quali Tractatus de appellationibus (1612); Tractatus de iudiciis causarum civilium, criminalium et haereticalium (1618); Tractatus de sententia et re iudicata (1628). Fu ...
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ARQUER, Giovanni Antonio
Gaspare De Caro
Giureconsulto e magistrato, padre del famoso Sigismondo, nacque a Cagliari alla fine del sec. XV o al principio del successivo. Nel 1534 il vicerè: Antonio de [...] avuto altri tre figli, Pietro Giovanni, Antonio e Petronilla, sposata a Gerolamo Ram, morì tra il 1587 ed il 1590.
Bibl.: D. Scano, Sigismondo Arquer, in Archi. stor. sardo, XIX (1935), p.111, 30-38, 41-49, 561 59, 79 s., 82, 86, 104, 108, 112 s ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] la corona a Jagellone che la rifiutò, e a Vitoldo che l'accettò, mandando a Praga, quale proprio luogotenente, il principe Sigismondo Korybut (1422). Ma poi, un po' per la resistenza dei taboriti radicali e più ancora per l'opposizione dei cattolici ...
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Giurista, uomo politico e pubblicista (Schweinfurt, inizî sec. 15º - Wehlen, Dresda, 1472). Fautore della riforma ecclesiastica, partecipò al Concilio di Basilea come vicario dell'arcivescovo di Magonza [...] e quindi come oratore dell'imperatore Sigismondo. Consigliere di Sigismondo, duca del Tirolo, sostenne le ragioni di questo nel dissidio con la curia per causa del vescovado di Bressanone; H. si appellò al concilio e fu scomunicato da Pio II. In tale ...
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GOZZADINI, Giovanni
Cecilia Ciuccarelli
Nacque a Bologna il 31 dic. 1477 da Bernardino e da Giulia Capelli. Presso lo Studio bolognese l'11 febbr. 1499 conseguì il dottorato in diritto civile con Sigismondo [...] Magnani e in diritto canonico con Giovanni da Sala. Presso lo stesso Studio fu poi lettore dal 1498 al 1502. Subito dopo il dottorato entrò in prelatura e nel 1502-03, nel periodo in cui il padre era perseguitato ...
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Giureconsulto e uomo politico, nato dalla nobile famiglia milanese, morto nel maggio del 1460. Fu lettore di diritto civile a Pavia dal 1418 al 1427, consigliere ducale dal 1427, oratore a Sigismondo (1424), [...] al congresso di Ferrara (1428), a Roma (1430); divenne genero del Carmagnola. Dal duca Filippo Maria ebbe l'incarico di comporre i dissensi tra Amedeo VIII di Savoia e il marchese del Monferrato (1434) ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...