MALATESTA (de Malatestis), Domenico, detto Malatesta Novello
Pier Giovanni Fabbri
Nacque a Brescia il 6 apr. 1418 figlio illegittimo di Pandolfo (III) Malatesta e di Antonia da Barignano.
Seppure nati [...] potere di controllo degli eventi da parte del M., stretto come era dalle necessità di un'azione solidale con il fratello Sigismondo Pandolfo, a difesa del comune dominio, e dal bisogno di separare la propria sorte da quella, da un certo momento in ...
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FERRARI, Paolo
Sergio Torresani
Nacque a Modena il 5 apr. 1822 da Sigismondo, ufficiale estense, e da Elisabetta Palmieri. Dopo che il padre fu nominato comandante del battaglione scelto dei Cacciatori [...] del Frignano, si trasferi a Paullo (Reggio Emilia), e nel 1831 a Pievepalago (Modena), dove attese ai primi studi sotto la guida del parroco. Due anni dopo, passato il padre al comando delle truppe e dei ...
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ALAMANNI (Alemanni, Alamani, Alemani, Allemani), Domenico
Domenico Caccamo
Dignitario e diplomatico dei re di Polonia da Sigismondo Augusto a Sigismondo III Vasa, morto nel 1595.Non sappiamo quando [...] se Giovanni III avesse ceduto Revai, Narva e gli altri forti, il Bàthory avrebbe pagato immediatamente alla Svezia il debito di Sigismondo Augusto, cioè la dote di Caterina e la sua parte della successione Sforza; e, oltre a ciò, avrebbe continuato a ...
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CAVALLI, Marino
Achille Olivieri
- Nacque nel febbraio dell'anno 1500, a Venezia, da Sigismondo (la madre proveniva dal casato dei Foscolo).
In quella data la sua famiglia era ormai compiutamente inserita [...] con particolare riguardo alle loro tombe, Venezia 1939, p. 88; M. Brunetti, Tre ambasciate annonarie venez. M. (1539-40) e Sigismondo Cavalli (1559-60) in Baviera; M. Ottoboni (1590) a Danzica, in Archivio veneto, LVIII-LIX (1956), pp. 88-115; A ...
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LOLLINI, Vittorio
Daniele D'Alterio
Nato a Modena il 5 febbr. 1860 da Sigismondo e da Matilde Salice, trascorse i suoi primi anni di vita a Finale Emilia, dove il padre lavorava come cancelliere della [...] Prefettura. Fin da giovanissimo si avvicinò agli ideali del socialismo, influenzato da una delle figure più importanti del movimento operaio modenese, Gregorio Agnini, del quale sposò la figlia Elisa. ...
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Figlio naturale (m. 1432 circa) di Pandolfo III, gli successe nel 1427 coi fratellastri Sigismondo Pandolfo e Domenico detto Malatesta Novello. Abdicò nel 1432. ...
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Figlio (Monaco 1447 - ivi 1508) di Alberto III, per l'abdicazione di suo fratello Sigismondo ottenne il ducato nel 1467 (ne era divenuto coreggente nel 1465), e accrebbe i proprî dominî con l'annessione [...] dei territorî di Abensberg (1485), poi ceduti definitivamente dall'imperatore Massimiliano nel 1493, e di Landshut, ottenuti dopo una guerra contro una coalizione boemo-palatina (1504-1505); veniva così ...
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BIVONA, Pietro de Luna e Salviati duca di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Caltabellotta, da Sigismondo e da Aloisia Salviati-Medici, intorno al 1520. Ai primi di agosto del 1529 seguì con la madre il padre [...] rispettivi partigiani, scontrarsi sanguinosamente in Sciacca dal 19 al 23 luglio.
L'essere Aloisia nipote di Clemente VII indusse Sigismondo a cercar rifugio, con tutta la famiglia, in Roma, ma nemmeno le pressioni di sì autorevole protettore valsero ...
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Architetto e scultore (n. presso Vallombrosa, Val di Sieve - m. Cracovia 1537). Chiamato in Polonia da Sigismondo I (1517), costruì nella cattedrale di Cracovia la cappella di S. Sigismondo, terminata [...] nel 1530, opera di capitale importanza per l'introduzione delle forme del Rinascimento italiano in Polonia. Lavorò (1522-37) al palazzo reale, che dovette parzialmente riedificare in seguito a un incendio, ...
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Famiglia magnatizia polacca, originaria della Slesia, i cui personaggi più notevoli furono: Jerzy, sostenitore di Sigismondo III; nel 1588-89 divenne voivoda di Sandomierz e starosta di Leopoli; durante [...] l'epoca dei Torbidi, ottenne dal falso Demetrio la promessa del principato di Smolensk e Sieviersk e, in cambio, la figlia Marina M. andò sposa (1605) a Demetrio. Alla morte di questo, rimase a Jaroslav ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...