Figlio (Gripsholm 1566 - Varsavia 1632) di Giovanni III di Svezia e di Caterina, sorella di Sigismondo Augusto. Re di Polonia (1587), successe al padre come re di Svezia (1592). Inviso in patria per il [...] suo zelo cattolico, lasciò il potere allo zio Carlo di Sudermania, che nel 1599 si fece incoronare re di Svezia. In urto col partito di Jan Zamoyski, sebbene al grande cancelliere dovesse la propria elezione ...
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Figlio (m. 523) di Gundobado, re dei Burgundî, da ariano si fece cattolico (500 circa) e succedette al padre nel 516. Genero di Teodorico, re degli Ostrogoti, di cui aveva sposato la figlia Ariagne nel 1522, fece uccidere il proprio figlio Sigerico, accusato di complottare contro di lui. Di questo delitto fece poi rigorosa penitenza nel monastero di Agaune (Svizzera). Assalito da Teodorico alleatosi ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] . Sede, consigliava il suo governo con lettera da Roma 1°genn. 1504 di "accarezzare" il segretario di Sua Santità "Sigismondo da Foligno, speditore di brevi, che già è favorevole alla Repubblica", donandogli "tante braccia di scarlatto da tagliame un ...
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Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), figlia di Luigi il Grande d'Ungheria, sembrò garantirgli la successione in Ungheria e in Polonia, ma solo nel primo dei due paesi S. riuscì ad affermarsi dopo il suo matrimonio (1385). Sostenne ...
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Giureconsulto genovese (sec. 16º-17º), avvocato a Roma. La sua opera maggiore, che lo pone tra i fondatori del diritto commerciale, è il Tractatus de commerciis et cambio (1618). Scrisse inoltre opere di diritto processuale fra le quali Tractatus de appellationibus (1612); Tractatus de iudiciis causarum civilium, criminalium et haereticalium (1618); Tractatus de sententia et re iudicata (1628). Fu ...
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Verseggiatore (Bellano 1597 - ivi 1630), in latino e in volgare. Dal suo poema La caduta dei Longobardi (1630) e da alcune sue lettere il Manzoni derivò spunti per i Promessi Sposi e per l'Adelchi. ...
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Poeta croato (Ragusa 1457 - ivi 1527). Imitò, in versi croati, con grande impegno ma con scarsa capacità, la poesia petrarchesca del Quattrocento. ...
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Musicista (Palermo 1580 circa - Modena 1629). Fu attivo nel 1608-09 a Firenze, poi, dal 1612 al 1627, alla corte dei Savoia. Pubblicò madrigali, balletti, concerti sacri, in uno stile assai interessante per la chiara tendenza alla monodia ...
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Figlio naturale (Brescia 1417 - Rimini 1468) di Pandolfo III e di Antonia da Barignano. Abile e temuto condottiero, a 18 anni ebbe il comando dell'esercito pontificio nella Romagna e nelle Marche. Nel 1429, dividendo l'eredità paterna con il fratello Malatesta Novello, era divenuto signore di Rimini, Fano e Senigallia. La sua slealtà gli procurò (1447) la guerra, per lui rovinosa, del re di Napoli ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] piano e dello sfondo, manifesta una forte impronta gaudenziana.
Al 27 agosto 1534 risalgono le convenzioni con i maestri Sigismondo De Magistris abitante a Como nella parrocchia di S. Fedele di dentro e Ambrogio Arcimboldi figlio del defunto Pasino ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...