Architetto italiano (sec. 17º), attivo a Varsavia (1633-45). Progettò, tra l'altro, la cappella di S. Casimiro nel duomo di Vilna, e la colonna onoraria di Sigismondo III a Varsavia. ...
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Poeta polacco (Sycyna, Radomsko, 1530 - Lublino 1584). Studiò a Cracovia, a Königsberg e (dal 1552) a Padova. Ritornato in patria fu per alcuni anni segretario di Sigismondo Augusto, ma alla vita politica [...] preferì (1569) la quiete del suo podere di Czarnolas. Come poeta latino (elegie, odi, epigrammi) K. non differisce molto dai contemporanei; come poeta polacco, invece, egli è il primo che abbia introdotto ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] è perché Baldassare Castiglione ha insistito con Federico perché non "pretermetta" di comunicare la notizia, oltre che al cardinale Sigismondo e al cognato duca d'Urbino, "anchor" al Gonzaga. In realtà, Castiglione la notizia l'ha già data a ...
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Figlio (n. forse a Altenburg 1370 - m. ivi 1428) di Federico il Severo, langravio di Turingia e margravio di Meissen, della casa di Wettin, appoggiò l'imperatore Sigismondo nelle lotte contro gli ussiti [...] e ottenne nel 1423, in compenso di tale aiuto, la dignità elettorale. Nel 1409 aveva fondato l'univ. di Lipsia ...
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Ecclesiastico (m. 1489); canonico a Bressanone, di cui era vescovo il cardinale Niccolò Cusano, prese parte, nel 1459, alle difficili trattative tra quest'ultimo e il duca Sigismondo del Tirolo. Godendo [...] dell'appoggio imperiale, G. fu chiamato, nel 1464, a succedere al Cusano come vescovo di Bressanone. Fece esiliare dalla diocesi l'inquisitore H. Institoris, uno dei principali autori del celebre Malleus ...
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Signore di Crema (notizie dal 1398 al 1430); successe nel 1405 ai cugini Paolo e Bartolomeo (v.). Nel 1413 ebbe il titolo di vicario imperiale dall'imp. Sigismondo e nel 1414, come vassallo del duca Filippo [...] Maria Visconti, fu fatto conte di Crema e di Pandino. Ma, dopo un ventennio di potere, guastatosi con Filippo Maria Visconti, dovette fuggire a Venezia (1426) nel cui esercito partecipò alla guerra contro ...
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Teologo e poeta (Vienne, Delfinato, 450 circa - ivi 518 o, secondo altri autori, 525). Vescovo di Vienne (dal 490 circa), fu in relazione con il re burgundo Sigismondo che, convertito da A. al cattolicesimo, [...] gli fu di grande aiuto nell'opera per l'eliminazione dell'arianesimo dallo stato burgundo, e per l'organizzazione in esso della Chiesa. Combatté, oltre l'arianesimo, il pelagianesimo e l'eresia di Eutiche ...
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Figlio naturale (m. 1443) di Tvrtko I, salì al trono nel 1404, dopo aver combattuto contro i seguaci sia di Ladislao d'Angiò sia del re d'Ungheria Sigismondo (di cui poi sposò la nipote). Combatté a lungo [...] contro i Serbi, ma dovette pagare un tributo ai Turchi, dei quali, in effetti, fu vassallo ...
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Umanista, diplomatico e poeta polacco (Danzica, donde il nome, 1485 - Heilsberg, Prussia orientale, 1548). Visitò la Danimarca, l'Italia, la Grecia, Gerusalemme e l'Arabia. Segretario del re Sigismondo [...] il Vecchio, dal 1516 al 1517 fu ambasciatore polacco presso l'imperatore Massimiliano. Fra le sue opere si ricordano: Carmen extemporarium de victoria insigni ex Moschis; De profectione Sigismundi I in ...
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Teologo e cardinale (Cracovia 1504 - Capranica 1579). Del ramo polacco degli O., nobili di Como, sacerdote nel 1540, nel 1549 vescovo di Chelmno (Kulm) per volontà del re Sigismondo II Augusto, di cui [...] fu ambasciatore a Praga, Bruxelles e Gand. Principe-vescovo di Warmia nel 1551, fu chiamato (1557) dal papa Paolo IV a Roma, e prese parte come legato pontificio alla direzione del Concilio di Trento, ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...