BONACCIOLI, Gabriele, detto il Gabrielletto (Cabriletto)
Ranieri Varese
Restano pochissime opere di questo pittore ferrarese, il cui nome appare nei documenti la prima volta nel 1479 (Cittadella, 1864, [...] p. 584 nota i) come figlio di Bonaventura e di una Agnese. Nel 1482, insieme con Sigismondo Fiorini, decorò tredici stendardi per le truppe di Ercole I e lavorò nell'oraterio della Compagnia della morte. Nel 1489 è ricordato con bottega nella strada ...
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CINI, Giovanni (Ioannes de Cino, Ioannes de Senis, Ioannes Italus)
Helena Kozakiewicz
Figlio dello scultore Matteo di Cino e di Margherita diGabriele di Giovanni Bighelari, nacque nell'anno 1495 forse [...] che abbia lavorato in Ungheria con B. Berrecci.
La prima notizia del suo soggiorno in Polonia è annotata nelle Historiae Senenses di Sigismondo Ticci (Bibl. Ap. Vaticana, Chigiano G II 38, p. 230) all'anno 1519 fra il 4 e il 28 agosto, dove si ...
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Architetto, scultore e medaglista (sec. 16º), noto anche col nome di Zuan Padovano. Formatosi nell'ambiente di T. e A. Lombardo, fu operoso tra il 1515 e il 1573 circa nel Veneto, in Germania, in Polonia. [...] Opere di M. si conservano a Venezia e a Padova. Chiamato (1529-30) alla corte di Sigismondo I di Polonia, vi eseguì varie medaglie. Fu pure a Vienna e a Praga. Intorno al 1550 entrò al servizio dell'elettore Maurizio e, con altri italiani, si occupò ...
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Pittore (Cremona. 1504 - ivi 1546), figlio del Boccaccino. Sensibile all'arte del Parmigianino, del Correggio e del Pordenone, fu esponente significativo del manierismo a Cremona. Eseguì, tra l'altro, [...] a Cremona, una Madonna in gloria e santi per la chiesa di S. Bartolomeo (1532, ora a Brera) e gli affreschi dell'abside e del presbiterio di S. Sigismondo (1535-37). ...
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CASTIGLIONE (de Castellano, de Castillione, de Castellione), Niccolò
Helena Kozakiewicz
Ricordato nelle fonti anche come "Nicolaus Italus","Nicolaus Florentinus",nacque probabilmente nel 1485-90 in [...] " nel 1532 e insieme con lui comprò una casa a Cracovia, che il Cini rilevò per intero due anni dopo.
Nell'ottobre 1535 Sigismondo I, in considerazione del lungo e fedele lavoro del C., e per indurlo a restare a Gracovia, gli diede in affitto un ...
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GIOVANNI di Bartolo di Bittino, detto Giovanni da Fano
Luca Bortolotti
Non è nota la data di nascita - comunque collocabile nella prima metà del XV secolo - di G., che discendeva da una famiglia fiorentina [...] messo a Buda, come dono per il re d'Ungheria, Mattia Corvino. Lo scritto del Valturio dovette essere ritenuto da Sigismondo perfettamente riuscito sotto il profilo celebrativo, se egli lo inviò in dono, oltre che a Francesco Sforza e a Mattia Corvino ...
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COZZARELLI (Cozzarello), Iacopo (Giacomo)
Maria Pedroli
Figlio di Bartolomeo di Marco, nacque a Siena il 20 nov. 1453. Fu pittore, architetto e scultore, attività quest'ultima che lo rese famoso: "opifex [...] tra il 1506 e il 1507, in base alla lastra tombale terragna murata ai suoi piedi, è la statua di S. Sigismondo, in terracotta policroma, nella cappella Vescovi della chiesa del Carmine. Contemporanea è la tomba, ornata da un bassorilievo, del rettore ...
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ARRIGUZZI (Ariguzzi), Arduino di Domenico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Attivo a Bologna, si hanno di lui notizie dal 1482. Come architetto non ebbe una vera originalità e fu un ripetitore di modi altrui [...] di progetti. Prima del 1512 dette i disegni per la decorazione marmorea nell'altare maggiore della chiesa del Baraccano eseguita da Sigismondo Bargellesi. Fu anche scultore in legno: intagliò un organo per la chiesa di S. Petronio e, nel 1514, eseguì ...
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Famiglia di artisti cremonesi. Galeazzo, pittore (Cremona forse 1477 - ivi 1536), si formò alla scuola del Bembo e del Boccaccino; opere sue a Cremona (chiesa di S. Abbondio, 1517; S. Agata; Museo civico) [...] (affreschi in S. Margherita, 1547, e nel duomo, 1566-68; dipinti in S. Abbondio, 1527; in S. Agata, in S. Sigismondo, 1540). Vincenzo, pittore (m. Cremona 1591), ultimo dei figli di Galeazzo, imparò l'arte con suo fratello Giulio; dipinse in varie ...
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CAMPI, Giulio
Silla Zamboni
Figlio primogenito di Galeazzo e fratello di Antonio e Vincenzo (un'iscrizione già in SS. Nazaro e Gelso a Cremona, chiesa soppressa nel 1804 ove era la tomba di famiglia [...] , Lodi 1954, pp. 9 s., 43, 51; F. Russoli, La Pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, p. 133; F. Voltini, L'Abbazia di S. Sigismondo, Cremona 1955, passim;G. A. Dell'Acqua, La pittura a Milano dalla metà del XVI sec. al 1630, in Storia di Milano, X ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...