Figlio (n. 1572 - m. 1612) di Cristoforo Báthory, principe di Transilvania, era minorenne alla morte del padre (1581). Divenuto maggiorenne (1588), si unì in matrimonio (1595) con l'arciduchessa Maria Cristina d'Asburgo, figlia dell'arciduca Carlo, e fu riconosciuto dall'imperatore Rodolfo II principe indipendente di Transilvania, ma poi rinunciò alla Transilvania per cederla (1602) all'imperatore ...
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Pittore polacco, nato il 21 marzo 1861 a Witkowice, morto nel 1917 a Vienna. Studiò dal 1880 al 1885 a Vienna e a Monaco. Visse in gran parte nella capitale austriaca, e dipinse quadri di genere e storici. Molto noto è un suo ciclo in monocromo grigio, tratto dalla vita di Kosciuszko. Dipinse anche numerosi ritratti. S'ispirò alla scuola verista di Monaco, in auge verso il 1880 ...
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MORICZ, Zsigmond (Sigismondo)
Giulio de Miskolczy
Romanziere e drammaturgo ungherese, nato il 30 giugno 1879 a Csécse. Fu dapprima impiegato ministeriale, e passò poi al giornalismo, diventando redattore [...] della rivista letteraria Nyugat (Occidente).
M. rimane nelle numerose opere il poeta della sua razza magiara, della vita del suo popolo. La sua arte è legata per lo più a certi ambienti e personaggi tipici, ...
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KEMÈNY, Zsigmond (Sigismondo), barone
Giulio de Miskolczy
Uomo di stato e romanziere ungherese, nato ad Alvinc nel giugno del 1814, morto il 22 dicembre 1875 a Pusztakamarás. Terminati gli studî nel [...] collegio di Nagyenyed, entrò al servizio del governatorato transilvano, poi passò alcun tempo a Vienna. Nel 1841 divenne collaboratore dell'Erdélyi Hiradó (Messaggero transilvano) di Kolozsvár (ora in ...
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Figlio (1572-1619) dell'elettore Gioacchino Federico, cui successe (1608), accrebbe i suoi possedimenti alla morte del suocero duca Alberto Federico di Prussia (1618). Nel 1613 passò dal luteranesimo al calvinismo. Malato, affidò (1619) il governo a suo figlio Giorgio Guglielmo ...
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CALTABELLOTTA, Sigismondo de Luna conte di
Giuseppe Scichilone
Nacque negli ultimi anni del sec. XV o nei primi del XVI da Giovanni Vincenzo e da Diana Moncada, e per la posizione preminente della famiglia [...] e gli alti uffici ricoperti dal padre si trovò avviato ad occupare un posto di rilievo nella vita politica isolana. Crebbe educato alla vita delle armi e giovinetto conobbe anche i disagi ed i pericoli ...
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Figlio (Buda 1540 - Alba Iulia 1571) di Giovanni I Szapolyai e di Isabella di Polonia, alla morte del padre (1540) aveva pochi mesi e poiché, secondo il trattato di Varadino (1538), l'Ungheria doveva passare a Ferdinando d'Austria, Isabella si pose sotto la protezione di Solimano il Magnifico. Così la Transilvania rimase a G. S. col titolo di voivoda ed egli fu poi sempre dipendente dalla Turchia o ...
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Figlio (Innsbruck 1427 - ivi 1496) del duca Federico IV d'Austria, governò dal 1446. Volle riaffermare i suoi diritti dominicali sul vescovato di Bressanone e di Trento e incorse nella scomunica di Pio II. Abdicò a favore di Massimiliano d'Asburgo (1490) ...
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Figlio (Cracovia 1467 - ivi 1548) di Casimiro; granduca di Lituania (1506), re di Polonia (sempre nel 1506). Salito al trono mentre la Polonia si trovava sotto la minaccia di una pericolosa coalizione, affrontò dapprima la Moscovia, contro la quale condusse tre fortunate campagne (1507-09, 1512-22, 1534-37). Si accostò all'Impero (trattato di Vienna, 1515), aprendo la strada alla successione asburgica ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...