CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] della corte pontificia e attivo anche nell'ambiente diplomatico, venne inviato come fiscale e abbreviatore presso la nunziatura di Madrid. In questa città il C. continuò i suoi studi letterari, intraprese ...
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Figlio (Cracovia 1520 - Knyszyn 1572) di Sigismondo I e di Bona Sforza. A soli nove anni, vivente rege, fu proclamato granduca di Lituania e re di Polonia (1529), assumendo più tardi il potere effettivo [...] in Lituania (1544) e in Polonia (1548). Attuata (1569) l'unione di Lublino, ultimo atto che concluse il processo di unificazione della Polonia e della Lituania, si annetté la Livonia lasciando la Curlandia ...
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SIGISMONDO (Sigismondi), Giuseppe
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 92, 2018
Nacque a Napoli, nel Rione dei Tribunali, il 13 settembre 1739 da Rocco Sigismondo, scrivano ordinario del Sacro Regio [...] rimborso spese di quattro ducati mensili, e «dirigere i concerti di tutta la sua musica antica, che si eseguirà da’ figliuoli» (Sigismondo, 2016, p. 73 s.; il compenso si dimezzò tra il 1797 e il 1806, per ritornare al livello di partenza dal 1807 ...
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Sigismondo I Iagellone
I Iagellone Re di Polonia (Cracovia 1467-ivi 1548). Figlio di Casimiro, nel 1506 divenne granduca di Lituania e re di Polonia. Sconfitta la Moscovia, si alleò con gli Asburgo, [...] ai quali aprì la strada per l’acquisizione della Boemia e dell’Ungheria (1526). Consolidò i confini dello Stato polacco-lituano, sia verso la Germania sia verso la Russia e favorì lo sviluppo della cultura ...
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Calligrafo (m. 1525) di Carpi, attivo prima a Roma (1487), poi (1488-99) a Firenze, ove lavorò anche per il re Mattia Corvino. Numerosi codici in antiqua di S. si conservano presso la Laurenziana di Firenze, la Nationalbibliothek di Vienna e la Trivulziana di Milano. Tra questi sono notevoli i laurenziani Commentarii Hieronymi super Matthaeum (1488) e Epistolae Ambrosii (1498). Con il calligrafo Alessandro ...
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Patriota italiano (Cremona 1780 - Milano 1850), fu inviato (1814) dalla reggenza provvisoria del Regno Italico presso lord W. Bentinck per chiedere che gli Inglesi, sbarcati in Liguria, evitassero l'occupazione, poi egualmente avvenuta, del Milanese da parte degli Austriaci. Amico di F. Confalonieri, fu arrestato due volte (1821 e 1822), ma rimesso in libertà per difetto di prove legali. Stabilitosi ...
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Umanista (Foligno 1432 - Roma 1512). Gonfaloniere più volte in patria, servì a Roma i papi, da Paolo II a Giulio II. Lasciò lettere, poesie, scritti di erudizione, opera maggiore: Historiae suorum temporum, pubbl. solo nel 1853 (libri I-VIII) e 1883 (libri IX-XVII). Raffaello l'effigiò nel quadro della Madonna di Foligno ...
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ALA PONZONI, Giuseppe Sigismondo
Letizia Vergnano
Nacque a Cremona dal marchese Alberico Carlo e dalla marchesa Olimpia Valari il 27 marzo 1761. Compiuta la sua educazione al Collegio Pio-Clementino [...] di Roma, nel 1799 si iscrisse all'università di Pavia per dedicarsi allo studio del diritto; ma coltivò, contemporaneamente, le scienze naturali, le belle arti e, soprattutto, l'archeologia e la numismatica, ...
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Nacque nel 1572 dal principe Cristoforo Báthory. A nove anni, rimasto orfano di padre, fu assunto al principato di Transilvania. Per desiderio dello zio Stefano Báthory, re di Polonia, dapprima gli stette [...] alla sua corte. A sedici anni incominciò a governare da solo. Ben presto, contro la politica seguita dalla Transilvania, Sigismondo volle porsi contro i Turchi, ciò che il paese fino allora aveva evitato sempre, conscio della sua debolezza. I suoi ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...