Arcivescovo di Kalocsa, appartenne alla famiglia fiorentina dei Buondelmonti (v.) che alla fine del sec. XIV, anche attraverso il ramo consanguineo degli Scolari, era entrata in relazione d'interessi con [...] si sentì più sicuro in Ungheria e si mise in via per tornare a Firenze. Fu però catturato e imprigionato dal suocero di Sigismondo, Ermanno Czilley e dal suo figlio Federigo fin verso il 1436 o 1437 e nella prima metà del 1437 si trovava già nella ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Brunoro
Alfred A. Strnad
Figlio di Guglielmo - che era figlio illegittimo del signore di Verona e Vicenza, Cangrande (II) Della Scala - e della moglie di questo di cui si ignora il nome, [...] Italia. Il 1º ag. 1431 concluse con Filippo Maria Visconti a Milano un accordo, accordo che il 3 ottobre a Feldkirch presentò a Sigismondo per l'approvazione. Poco dopo il re si mise in viaggio e giunse il 21 novembre a Milano, dove il 25 novembre fu ...
Leggi Tutto
PACELLI, Asprilio
Daniele V. Filippi
Aleksandra Patalas
PACELLI, Asprilio. – Compositore e maestro di cappella, nacque a Vasciano (Narni), negli anni Sessanta del Cinquecento.
Secondo l’epitaffio apposto [...] a Cracovia, quindi a Varsavia), ove rimase fino alla morte. Secondo un documento datato da Cracovia il 28 dicembre 1602, Sigismondo III «nelli giorni festivi, ne’ quali non suol andar in chiesa, ma farsi cantar il Vespro in camera, si trattiene ...
Leggi Tutto
BELLONI, Ottobono
**
Appartenente a una fainiglia originaria di Valenza in Piemonte, nacque a Moncalieri, in data imprecisata, nella seconda metà del sec. XIV, da Paolo. Studiò a Pavia dove il 24 nov. [...] Benedetto XIII.
Nella primavera del 1416 il B., insieme con Michael Jack, Lambertus de Stipite e Petrus de Trilhia, per incarico di Sigismondo e del concilio, si recò un'altra volta in Spagna, dove dopo la morte di Ferdinando I (2 apr. 1416) si ...
Leggi Tutto
Pittore cremonese (fine sec. 15º - principio 16º). Nelle sue opere certe (Madonna col Bambino e Santi, firmata e datata 1500 [Cremona, Mus. Civico]; altra, ivi, 1515) e in quelle attribuitegli (affreschi [...] nei conventi di S. Sigismondo e di S. Abbondio a Cremona, ecc.), appare modesto artista provinciale, che rappresenta la fase più lombarda dell'eclettismo cremonese, affine a G. Campi e da ultimo influenzato da B. Boccaccino. ...
Leggi Tutto
Principe di Transilvania, re eletto d'Ungheria. Nacque nel 1580. Rimasto orfano a tredici anni, dovette provvedere a sé stesso e perciò abbandonò gli studî. Passò la giovinezza alla corte di Sigismondo [...] Báthory, dove il suo spirito s'imbevve delle tradizioni nazionali. Allorché l'inquieto Sigismondo Báthory si decise finalmente a lasciare il trono di Transilvania, egli lottò contro gli emissarî austriaci, Michele Basta e il voivoda romeno Radul ...
Leggi Tutto
GOZZADINI, Giovanni
Cecilia Ciuccarelli
Nacque a Bologna il 31 dic. 1477 da Bernardino e da Giulia Capelli. Presso lo Studio bolognese l'11 febbr. 1499 conseguì il dottorato in diritto civile con Sigismondo [...] Magnani e in diritto canonico con Giovanni da Sala. Presso lo stesso Studio fu poi lettore dal 1498 al 1502. Subito dopo il dottorato entrò in prelatura e nel 1502-03, nel periodo in cui il padre era perseguitato ...
Leggi Tutto
LUNA, Pietro de
Marcello Moscone
Nacque in Sicilia, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, da Antonio, sesto conte di Caltabellotta, e Beatrice Cardona. Fu il terzogenito della coppia, dalle [...] vescovado di Agrigento, e aveva prelevato la somma dalle rendite dello stesso episcopato, detenute pro tempore dal fratello Sigismondo conte di Sclafani.
Il 7 luglio 1480 la questione relativa all'arcivescovado messinese trovò infine una soluzione ...
Leggi Tutto
Doge di Venezia (n. 1343 - m. 1423). Fu provveditore d'armata nel 1381, nel 1396 capitano generale della flotta, duca di Candia nel 1403. Condusse delicate missioni diplomatiche presso i Carrara (1405), [...] territorî di terraferma. La sua azione culminò nella pace conclusa coi Turchi e nella partecipazione alla guerra contro l'imperatore Sigismondo che portò i Veneziani a recuperare Feltre e Belluno e a occupare il Goriziano e la Dalmazia. Malgrado i ...
Leggi Tutto
Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] Come incisore, seguace di M. Raimondi, riprodusse in una tecnica accurata e disinvolta composizioni di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari ...
Leggi Tutto
malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...