Architetto e scultore (n. presso Vallombrosa, Val di Sieve - m. Cracovia 1537). Chiamato in Polonia da Sigismondo I (1517), costruì nella cattedrale di Cracovia la cappella di S. Sigismondo, terminata [...] nel 1530, opera di capitale importanza per l'introduzione delle forme del Rinascimento italiano in Polonia. Lavorò (1522-37) al palazzo reale, che dovette parzialmente riedificare in seguito a un incendio, ...
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Famiglia magnatizia polacca, originaria della Slesia, i cui personaggi più notevoli furono: Jerzy, sostenitore di Sigismondo III; nel 1588-89 divenne voivoda di Sandomierz e starosta di Leopoli; durante [...] l'epoca dei Torbidi, ottenne dal falso Demetrio la promessa del principato di Smolensk e Sieviersk e, in cambio, la figlia Marina M. andò sposa (1605) a Demetrio. Alla morte di questo, rimase a Jaroslav ...
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COCCAPANI, Giovanni
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello maggiore del pittore e architetto Sigismondo, nacque nel 1582 a Firenze, dove il padre si era trasferito da [...] Benedetto Castelli alla Sapienza di Roma, che poi non ebbe seguito.
Lasciò, morendo nel 1649 a Firenze, un figlio piccolo, Sigismondo, entrato poi nell'Ordine degli scolopi e morto nel 1719 (Tiraboschi), che nel 1683 pubblicò un elogio del padre, e ...
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ESTE, Filippo d'
Luisa Bertoni
Marchese di San Martino in Rio, nacque a Ferrara nel 1537, figlio di Sigismondo - discendente di Sigismondo figlio di Niccolò (III) e fratello di Ercole I - e di Giustina [...] Il nel 1573, feudo che apparteneva al ramo della famiglia già dal 1501, quando Ercole I ne aveva investito il fratello Sigismondo. Nel 1558 Alfonso II gli affidò una delicata missione in Spagna, per ottenere l'appoggio della Corona per la conferma ...
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Virtuoso di liuto e compositore (Kronstadt, od. Braşov, 1507 - Padova 1576). Fu liutista alla corte di Sigismondo Augusto II di Polonia. Pubblicò: Intabulatura (1552), Harmonicarum musicarum... tomus primus [...] (1565) ...
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Pittore (Belluno 1570 circa - Cracovia 1650). Allievo dell'Aliense, nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del sec. 16º, ebbe grande influsso sulla pittura [...] in Polonia ...
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CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] primi atti da lui rogati, conservati nell'Archivio notarile di Faenza, risalgono al 1657. Ricoprì cariche nell'amministrazione della sua città, la più importante delle quali fu. quella, attribuitagli nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Cinquecento rappresenta il periodo di massimo splendore politico, economico e culturale [...] degli Asburgo che continuano ad avanzare pretese ai troni di Boemia e di Ungheria e mirano a un indebolimento degli Jagelloni. Sigismondo decide allora di privare i suoi nemici del sostegno imperiale e nel 1515, a Vienna, stipula con Massimiliano I d ...
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GIUSTINIANI BANDINI, Maria Cristina
Stefano Trinchese
Nacque a Roma, il 20 febbr. 1866, dal principe Sigismondo e da Maria Sofia Massoni.
Il padre, nel 1871, insieme con i principi Marcantonio e Paolo [...] Borghese e con il conte P. Campello, era stato tra i promotori dell'Unione romana per le elezioni amministrative e aveva poi continuato ad appoggiare l'attività di Campello, mirata all'organizzazione politica ...
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LADISLAO o Vladislao IV Wasa, re di Polonia e re titolare di Svezia
Jan Dabrowski
Figlio di Sigismondo III e Anna d'Asburgo, nato il 9 giugno 1595 e morto il 20 maggio 1648 a Merecz. Ebbe un'educazione [...] accurata e si distingueva, oltreché per grande talento militare, anche per le sue inclinazioni artistiche. A differenza del padre, godette di una larga popolarità, sicché la sua elezione non incontrò alcun ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...