DRUCKER, Carlo
Sergio Cella
Nacque il 13 apr. 1842 a Verona, in una famiglia israelitica d'origine tedesca proveniente dall'Ungheria, figlio di Sigismondo (1807-1869), il quale aveva costituito con [...] culturale dell'ultimo periodo di dominazione austriaca nel Veneto; anzi, dopo la morte di Sigismondo, i rapporti dei suoi figli ed eredi con lo zio Tedeschi in più d'una occasione si fecero tesi.Nel 1874 si offerse ai Drucker un'occasione favorevole ...
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BERARDICELLI, Giovanni Battista
Victor Ivo Comparato
Nato a Larino nella seconda metà del sec. XVI, entrò nell'Ordine dei minori conventuali con il nome di Giovanni Battista da Larino e vi ottenne il [...] gli "eretici" di Polonia e di Ungheria. Particolare attenzione il B. dedicò al D'Afflitto, Memorie degli scrittori del Regno di Napoli, II, Napoli 1794, p. 108; F. A. Benoffi, Compendio di storia minoritica, Pesaro 1829, pp. 289-92; Sigismondo ...
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BARBO, Pantaleone, il Giovane
Silvano Borsari
Figlio di Francesco, iniziò l'attività politica verso la metà del sec. XIV, quando fu inviato nel 1353 ambasciatore della Repubblica veneta, insieme con [...] opera sia come uomo d'armi nella difesa di Treviso, sia come diplomatico nelle trattative col duca Leopoldo d'Austria. Stipulata la pace Nel 1387 fu ambasciatore in Ungheria, per eliminare i contrasti tra i baroni e il re Sigismondo, che il 31 marzo ...
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CASTIGLIONE (de Castellano, de Castillione, de Castellione), Niccolò
Helena Kozakiewicz
Ricordato nelle fonti anche come "Nicolaus Italus","Nicolaus Florentinus",nacque probabilmente nel 1485-90 in [...] Ungheria con Bartolomeo Berrecci, e che verso il 1519 sia stato chiamato da questo in Polonia per lavorare alla cappella funeraria di Sigismondo , in Bollett. del Centro internazionale di studi d'architettura Andrea Palladio, II (1960), pp. 42 ...
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CELLINI, Baccio (Bartolomeo)
Ladislas Gerevich
Figlio di Andrea e fratello di Giovanni (padre di Benvenuto) nacque a Firenze intorno al 1447, dato che nella portata al catasto del padre nel 1487 risulta [...] costruzione del palazzo, che è rimasto incompiuto, di re Sigismondo, con le porte in bronzo raffiguranti le Fatiche di n. 1).
Il C. rimase in Ungheria anche dopo, essendo probabilmente impegnato nei lavori d'arredamento dei palazzi e castelli di Buda ...
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BENVENUTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Crema nel 1658, da Cosimo, di famiglia nobile e facoltosa. Fu educato al mestiere delle armi secondo le tradizioni familiari che si gloriavano di [...] una compagnia che prendeva parte alle operazioni di guerra in Ungheria. Nell'ottobre del 1686, dopo che gli Imperiali ebbero In questa occasione il generale Sigismondo Vecchi inviò il B. a presentare le felicitazioni d'uso al granduca di Lorena. ...
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CANTELMO, Francesco
Tiziano Ascari
Nacque probabilmente a Ferrara, intorno al 1495 da Sigismondo e da Margherita Maloselli. Dal 1510 ebbe come precettore Lazzaro Bonamico. Nel 1516 si arruolò nell'esercito [...] re le ragioni per cui il cardinale Ippolito aveva lasciato l'Ungheria, e per altre minori incombenze. Restò in Francia sino all una compagnia di uomini d'arme ferraresi, per fiancheggiare l'esercito pontificio contro Sigismondo Malatesta, il quale si ...
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Figlio (Buda 1540 - Alba Iulia 1571) di Giovanni I Szapolyai e di Isabella di Polonia, alla morte del padre (1540) aveva pochi mesi e poiché, secondo il trattato di Varadino (1538), l'Ungheria doveva passare [...] a Ferdinando d'Austria, Isabella si pose sotto la protezione di Solimano il Magnifico. Così la Transilvania rimase a G. S. col titolo di voivoda ed egli fu poi sempre dipendente dalla Turchia o dall'Austria. Con lui si estinse la dinastia degli ...
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