Sacro romano impero
Denominazione data usualmente all’impero che si costituì in Europa nel Medioevo a partire dalla data simbolica del 25 dicembre dell’800, quando Carlomagno ricevette la corona in S. [...] ’Est (Polonia, Boemia) e sull’Ungheria. La coscienza del proprio alto compito d’oro fece dell’imperatore il capo onorario dei tanti Stati germanici, sottoposti al controllo degli elettori. Dopo il Concilio di Costanza (1414-18), nel quale Sigismondo ...
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ACCIAIUOLI, Angelo
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 apr. 1349 da Iacopo di Donato e da Bartolomea di Bindaccio da Ricasoli. Canonico di Patrasso in giovane età, il 3 dic. 1375 fu nominato da [...] Ungheria, Polonia, Boemia, Valacchia, Bulgaria, Dalmazia, Croazia, Bosnia e Slovenia, tentò di consolidare in quelle regioni l'autorità di Ladislao (contro Sigismondo ; N. Valois, La France et le Grand Schisme d'Occident,III, Paris 1902, pp. 373, 541, ...
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Antica famiglia nobile ungherese, originaria di Rákócz e Felsővadász. I membri più eminenti, oltre a Francesco II (v.), furono: Sigismondo (ungh. Zsigmond, 1544-1608), principe di Transilvania nel 1607, [...] si alleò con la Francia e la Svezia contro Ferdinando d'Asburgo (1644) e riuscì ad assicurare con il trattato di Linz (1645) il libero esercizio della religione protestante in Ungheria. Giorgio II (ungh. György, 1621-1660), successe al padre Giorgio ...
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Uomo politico ungherese (Kamičic, Croazia, 1482 - Alvinc, Transilvania, 1551). Figlio di G. Utješenovic, esponente della piccola nobiltà croata, e di una Martinuzzi, oriunda veneziana, divenne paolino [...] della regina Isabella e del figlio Giovanni Sigismondo (1540) in una congiuntura politica oltremodo sfavorevole (sia Ferdinando d'Asburgo sia il sultano tentavano di insediarsi nelle parti dell'Ungheria dipendenti dagli Szápolyai), seppe abilmente ...
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Gran voivoda di Bosnia (m. 1416). Salito al trono nel 1380, sin dall'inizio dovette muoversi fra i due pretendenti al trono di Ungheria, Sigismondo di Lussemburgo e Ladislao d'Angiò-Durazzo, e in un primo [...] tempo si appoggiò a quest'ultimo, ottenendo (1391) l'investitura a bano di Croazia e Dalmazia. Combatté poi contro i Serbi e contro i Turchi ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] Ubî; essi non sono più ricordati dopo il 200 d. C. e al loro posto compaiono nel sec. VI scesero per la Slesia e la Moravia verso l'Ungheria, passarono poi nella Pannonia e di qui nel 568 dopo l'anno 517 dal re Sigismondo. Ma il regno burgundico cade ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] 500 e nel '600 in varî paesi d'Europa; nel '500, p. es., in Ungheria con Johannes Silvester, che nella sua Grammatica e vide la luce solo nel 1907, edito da Sigismondo Simonyi sul manoscritto originale. Importantissima è la trattazione della ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] Robinja) d'illustre prosapia, il secondo a imitare nel suo Ribanje (Pesca, 1555) l'egloga pescatoria; a Ragusa Sigismondo Menze Immigrate, verso la fine del sec. XVII, nell'Ungheria meridionale e nella Slavonia orientale, considerevoli masse di Serbi ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] Boemia, Ungheria e Navarra. I cardinali dissidenti furono raggiunti da quattro cardinali del papa d'Avignone, che a Ladislao di Durazzo si rivolse al nuovo re dei Romani, Sigismondo, che si trovava allora in Italia, questi espresse la propria volontà ...
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IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] dell'anno fu nominato da lui. Dopo la vittoria d'Azio anche Ottaviano fu tenuto in conto di divinità, nonostante in Germania, in Italia, in Ungheria, in Inghilterra, in Francia e 'efficace azione esercitata da Sigismondo imperatore al concilio di ...
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