Dermatologo tedesco (n. Berlino 1838 - m. 1904), prof. all'univ. di Breslavia; autore di studî e di osservazioni cliniche sulla psoriasi, sulla sifilide e sulla lebbra. ...
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Dermosifilografo (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902), prof. all'univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studî sulle malattie cutanee e sulla sifilide (malattia di K., nei casi più gravi associata [...] all'infezione da HIV) ...
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pleiade gangliare (o ganglionare) In patologia, gruppo di ghiandole linfatiche più o meno tumefatte. Tale alterazione linfoghiandolare accompagna la manifestazione iniziale della sifilide, di cui costituisce [...] un appannaggio caratteristico ma non esclusivo ...
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Medico tedesco (Bamberga 1866 - Berlino 1925). A lui si deve l'ideazione della reazione di W., esame di laboratorio per la diagnosi della sifilide. L'esame è basato sulla proprietà di alcuni anticorpi [...] in ricerche immunologiche. A lui, tra l'altro, va il merito di avere ideato un esame di laboratorio per la diagnosi della sifilide (reazione di W. e correntemente la w. ), che è la più diffusa applicazione della tecnica di deviazione (o, più propr ...
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tabe Sindrome caratterizzata da grave e progressivo decadimento generale. T. dorsale (o atassia locomotoria progressiva) Malattia del sistema nervoso, di natura luetica (➔ sifilide), elettivamente localizzata [...] alle radici spinali posteriori ed estesa, per un processo di degenerazione secondaria, alle fibre dei cordoni posteriori del midollo spinale. La malattia si sviluppa a notevole distanza di tempo dall’infezione ...
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Processo flogistico contemporaneo dell’osso e del periostio. Può essere di natura microbica, e instaurarsi quindi nel corso di malattie infettive generali (tifo, sifilide), micotica (actinomicosi, sporotricosi [...] ecc.) o tossica (intossicazioni da mercurio, fosforo, arsenico). In genere la flogosi del periostio è secondaria alla flogosi dell’osso.
O. tossigena ossificante, lo stesso che osteoartropatia ipertrofizzante ...
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VENEREE, MALATTIE
Giacomo SANTORI
VENEREE, MALATTIE (XXXV, p. 46; App. II, 11, p. 1095). Se confrontiamo i dati riguardanti la diffusione ed il decorso delle m. v. nel decennio 1948-1958 con quelli [...] del fenomeno dell'omosessualità in America, come in ogni altro paese del mondo, questa causa troppo poco nota di diffusione della sifilide e delle altre m. v. va presa in seria considerazione dai medici e dai sociologi.
In Italia la fine del regime ...
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Medico francese (Saint-Juliensur-Reyssouze 1850 - Parigi 1929); autore di importanti pubblicazioni, fra cui un trattato sulle malattie dello stomaco (1893) e lavori sulla sifilide, sul tifo, sugli empiemi, [...] sulla nevrastenia ...
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Flogosi circoscritta ai tessuti che circondano i vasi sanguigni: è un quadro istopatologico che si riscontra costantemente nel corso di alcuni processi morbosi (per es., sifilide primaria). ...
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Ostetrico italiano (S. Pietro in Campo, Elba, 1834 - Siena 1918); prof. di ostetricia all'univ. di Siena (1882-1909). Fece importanti studî sulla trasmissione della sifilide e del vaiolo. Praticò per primo [...] l'allacciatura delle trombe per ottenere la sterilizzazione dopo il taglio cesareo ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....