Proteine o associazioni di proteine sieriche che precipitano reversibilmente a bassa temperatura. Si dividono in due tipi principali: monoclonali e di tipo misto. Le prime sono costituite per la maggior [...] ecc.). Quelle da c. di tipo misto sono state riscontrate in caso di connettiviti (lupus erimatoso, artrite reumatoide), di particolari infezioni croniche (lebbra, sifilide, toxoplasmosi), di epatopatie a lenta evoluzione e di alcune altre patologie. ...
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CERIOLI, Gaspare
Aldo Gaudiano
Nacque a Cremona il 3 ag. 1784 da Giuseppe e da Giuseppa Meli; si laureò a Pavia in medicina nel 1806 e in chirurgia nel 1807. Appassionato di chimica, si dedicò, giovanissimo, [...] terapeutiche del tartaro stibiato e dell'olio di crotontiglio) è da ricordare una memoria Sulla possibilità dicomunicare la sifilide col mezzo della vaccinazione (1821), che fu pubblicata, con altre memorie sullo stesso tema, a Cremona nel 1846 ...
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Valentino, Basilio (lat. Basilius Valentinus). - Con questo nome s'indica un alchimista sulla persona del quale nulla si sa che abbia storico fondamento. Si suppone fosse un benedettino vissuto in Sassonia [...] metà del sec. 15º (vi si accenna, per es., all'uso dell'antimonio nella fabbricazione dei caratteri da stampa, alla sifilide come "nuova malattia francese" o "nuova malattia dei soldati", alla scoperta dell'America) o forse al sec. 16º inoltrato dato ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] fissazione (o deviazione) del c.: classica è la reazione di Wassermann, praticata per la diagnosi sierologica della sifilide.
complemento Deficit del c. Rara condizione a trasmissione ereditaria di tipo autosomico recessivo o, in molti casi ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] secondarie a lesioni cutanee (ustioni, raggi X). Le forme secondarie conseguono a cause infettive (tubercolosi, sifilide ecc.), tossiche (avvelenamenti da arsenico ecc.), disendocrinie (diabete bronzino) e altre. Melanosi Aumento della pigmentazione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Prodotti chimici di sintesi dal catrame di carbon fossile e dal carbone
Anthony S. Travis
Prodotti chimici di sintesi dal catrame di carbon fossile [...] Hata (1873-1938) scoprì attraverso accurati esami di laboratorio che il preparato numero 606 distruggeva le spirochete della sifilide; esso diventerà in quello stesso anno il prodotto Salvarsan della Hoechst, seguito, subito dopo, dal composto 914 ...
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Chimica
Si dicono t.: un atomo di carbonio che in una molecola organica risulta unito ad altri tre atomi di carbonio (così nel metilpropano, CH3CH(CH3)CH3, è un carbonio t. l’atomo centrale); il radicale [...] che la domanda di servizi fa parte dell’inesauribile dispiegarsi di nuovi bisogni in società avanzate.
Medicina
Sifilide t. La terza e ultima fase della infezione luetica, caratterizzata da localizzazioni, circoscritte, eventualmente multiple, ad ...
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LEPETIT
Elisabetta Merlo
Famiglia di chimici di origine francese, trasferitasi in Italia negli anni Sessanta dell'Ottocento.
Robert Georges nacque in Francia a Chauny (Aisne) nel 1842 da François e [...] un procedimento sfruttato da altre industrie farmaceutiche per rendere meno tossici i farmaci indicati per la terapia della sifilide. Sulla scorta di queste prime importanti scoperte, il laboratorio farmaceutico, in origine costituito da un piccolo ...
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Pigmentazione
Gian Carlo Fuga e Monica Scioscia-Santoro
Nel regno animale il colore della cute, dei peli e delle penne appare caratterizzato da una estrema varietà in dipendenza da numerosi fattori: [...] a scopi cosmetici; ad agenti fisici (termici, radiazioni ionizzanti) e le ipomelanosi di origine infettiva (sifilide secondaria, lebbra ecc.), parassitaria (Pityriasis versicolor), o postinfiammatoria, dismetabolica, disendocrina e da malassorbimento ...
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Sostanza dotata di proprietà elastiche, di varia origine e natura.
Botanica
Essudato incolore o bruno, derivante dall’alterazione di cellule dei tessuti corticali o dell’alburno, che si forma a causa [...] di aspetto gommoso. La forma più nota e caratteristica è rappresentata dalla g. sifilitica (o luetica), manifestazione della sifilide terziaria, il cui contenuto è costituito da un liquido denso e filante, di aspetto gommoso. Le g. sifilitiche ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....