Chirurgo e patologo inglese (Selby, Yorkshire, 1828 - Haslemere, Surrey, 1913), prof. di chirurgia a Londra, autore di fondamentali studî sulla gotta, sulla lebbra e soprattutto sulla sifilide congenita. ...
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Kaposi, Moric
Dermatologo austriaco (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902). Prof. all’univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studi sulle malattie cutanee e sulla sifilide.
Sarcoma di Kaposi [...]
Malattia a carattere tumorale (in sigla, KS), caratterizzata da una proliferazione reticoloendoteliale (sarcoma idiopathicum multiplum haemorragicum; sinon. di angioendotelioma cutaneo di K., o KS).
Le ...
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Anatomista (Venezia fine sec. 15º o inizio 16º - ivi 1569); insegnò anatomia a Padova. Fu anatomico di gran valore per l'accuratezza delle sue osservazioni; scrisse sulla sifilide e distinse dal grande [...] gruppo delle malattie infettive, epidermiche, comprese nel termine generico di peste, il tipo petecchiale. È autore di un importante Liber introductorius anatomiae (1536) ...
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Medico (Katowice 1877 - Dublino 1945); prof. di immunologia a Heidelberg, dove fu direttore del reparto scientifico dell'Istituto del cancro. Ideò una reazione di flocculazione per la diagnosi della sifilide [...] (reazione di S.-Georgi) ...
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Anatomo-patologo (Napoli 1839 - ivi 1903). Prof. a Napoli, è ricordato per le ricerche sulla contagiosità della sostanza caseosa del tubercolo tubercolare, sull'agente eziologico del barbone bufalino, [...] sulla sifilide epatica e per la descrizione di alcuni reperti istopatologici renali in corso di diabete mellito. ...
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Medico francese (Baltimora 1800 - Parigi 1889). Primario all'Hôpital du Midi di Parigi (1831-60), dove tenne lezioni di sifilologia. Per primo distinse e descrisse esattamente i tre stadî della sifilide [...] differenziando l'ulcera sifilitica dall'ulcera molle. Opere maggiori: Monographie du chancre (1837); Traité pratique des maladies vénériennes (1838) ...
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Medico (Pavia 1831 - ivi 1904), primario chirurgo a Mantova, poi prof. di sifiloiatria all'univ. di Pavia. Introdusse nella terapia della lue l'iniezione ipodermica di calomelano, la cura più energica [...] della sifilide fino alla scoperta dei chemioterapici arsenicali da parte di P. Ehrlich. ...
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Igienista e batteriologo (Confolens, Charente, 1853 - Parigi 1933), direttore dell'istituto Pasteur dal 1904; socio straniero dei Lincei (1918). Autore di fondamentali ricerche in batteriologia (sulle [...] tossine difteriche, sulla inoculazione sperimentale della sifilide nelle scimmie, sugli agenti causali di molte malattie infettive, ecc.) e di importanti contributi in immunologia, che favorirono l'avvento della sieroterapia. ...
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Medico (Câmpulung 1874 - Bucarest 1954). Autore, con M. Goldstein, di uno dei primi trattati di endocrinologia: Secreţiile interne ("Le secrezioni interne", 1909). Ha studiato anche le psicosi affettive, [...] le allucinazioni, l'epilessia, la sifilide nervosa, la biochimica delle sindromi endocrine, e i problemi di psicologia relativi alle varie età. Fra le opere principali, oltre a un Manuel de endocrinologie (in collab. con M. Goldstein e M. Milcu, 3 ...
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Dermatologo tedesco (n. Neustadt 1885 - m. 1943). Professore dal 1925; direttore del reparto dermatologico dell'ospedale di stato di Berlino-Spandau dal 1929. In modo particolare si è dedicato a ricerche [...] sulle malattie allergiche, sulla sifilide sperimentale e sulla linfogranulomatosi inguinale. ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....