RENE (gr. νεϕρός; lat. ren; fr. rein; sp. riñón; ted. Niere; ingl. kidney)
Primo DORELLO
Ermanno MINGAZZINI
I reni sono due grosse ghiandole a struttura tubulare composta, che hanno l'ufficio di separare [...] , e consiste nell'asportazione dell'organo malato o nell'incisione e zaffamento del favo renale.
È notevole constatare come la sifilide non colpisca che eccezionalmente il rene sotto forma sia di gomme sia d'infiltrazioni diffuse, di guisa che queste ...
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Nell'uomo e in altri Vertebrati, la prima porzione o regione cervicale del tronco, che fa seguito alla testa e precede il torace, si distingue più o meno nettamente da quest'ultimo, all'esame esterno, [...] la cura generale: iodica, arsenicale; l'elioterapia, raggi X, igiene alimentare, ecc. Per quelli dovuti a sifilide valgono le cuie specifiche idrargiriche, arsenicali, bismutiche, iodiche, ecc. Le cure iodiche hanno efficacia anche contro l ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Enrico Emilio Franco
Alcuni autori credono all'identità delle diverse specie di Leishmania e parecchi sono stati i tentativi diretti a dimostrarla; tuttavia; considerando quanto [...] in cui la Leishmania è presente, si può dubitare che si tratti di associazioni leishmaniosi-tubercolosi o leishmaniosi-sifilide. I criterî per la diagnosi differenziale sono la negatività della ricerca del bacillo tubercolare o del Treponema pallidum ...
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Il termine aritmia, che significa turbamento d'un processo ritmico uniforme, in medicina viene applicato a un gruppo molto importante di perturbazioni del funzionamento cardiaco.
Il ritmo del cuore. - [...] completa, è una malattia grave, che può anche mettere in pericolo la vita del paziente. Dipende per lo più da sifilide o da arteriosclerosi.
Prendendo occasione dai casi non rarissimi di malattia di Morgagni-Adams-Stokes in cui all'autopsia è mancato ...
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OMEOPATICA, TERAPIA (dal gr. ὅμοιος "uguale" e πάϑος "affezione")
Alberico BENEDICENTI
Leonardo ALESTRA
Giacinto VIOLA
TERAPIA È una dottrina terapeutica derivante dalla scoperta fatta da E. Jenner [...] forza vitale. Infelicissima fu la concezione delle malattie croniche come dovute a tre miasmi: la psora, la sicosi e la sifilide, che molto gli nocque e armò gli avversarî contro di lui. Risente del suo tempo similmente la teoria interpretativa del ...
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Con questo termine si designano oggi tutti i tumori maligni (v.). Questi sono costituiti da proliferazioni cellulari atipiche, apparentemente spontanee, ad accrescimento progressivo, senza capacità di [...] è l'indice della sua grande importanza sociale. Il cancro va collocato tra i flagelli umani, accanto alla tubercolosi, alla sifilide, alla malaria, con la differenza che mentre queste malattie tendono a diminuire, il cancro, invece, prosegue il suo ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] permanente di disgregazione. A ogni epoca sembra corrispondere una malattia specifica: la peste nel Medioevo e poi nel Seicento, la sifilide nel Cinquecento e, in tempi più recenti, la tubercolosi nell'Ottocento, il cancro e l'AIDS oggi. In genere ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] , poi (23 marzo 1500) fatto scarcerare dallo stesso marchese in considerazione della sua giovane età. Un altro figliuolo, colpito da sifilide e straziato da un medicastro spagnuolo, gli morì il 5 genn. 1501. Lo stesso giorno (10 gennaio) che ne ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] per curare la malaria e diversi altri tipi di febbre; il secondo, associato al mercurio, soprattutto per trattare la sifilide e altre malattie veneree. La produzione su vasta scala di alcaloidi, specialmente di chinina, si trasformò per le neonate ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] elencati negli inni vedici si annoverano lo kṣetriya ('malattia ereditaria della pelle', o forse 'lebbra', 'scrofola', 'sifilide'), il balāsa ('edema', 'gonfiore'), l'akṣata ('tumore'), la śīrṣakti ('cefalea'), il pṛṣṭyāmaya ('lombaggine'), l'āsrāva ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....