OZENA (dal gr. ὄζω "odorare")
Federico BRUNETTI
È una particolare affezione delle fosse nasali, caratterizzata da una profonda e diffusa atrofia della mucosa, con progressiva distruzione dello scheletro [...] di una forma infettiva, sia che si ammettano come germi causali dei microrganismi aspecifici, sia che ci si riferisca alla sifilide o alla tubercolosi, sia infine che si accetti come agente specifico il coccobacillo fetido di Perez, dai più denegato ...
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IPOTENSIONE arteriosa (dal gr. ὑπό "sotto" e dal lat. tendo "tendere"; ted. Blutdruckabnahme)
Pietro Castellino
È la diminuzione della tensione arteriosa, cioè di quella forza creata dalla contrazione [...] emorragie, l'anemia perniciosa progressiva, la clorosi, la leucemia), quanto secondarie (dovute a parassiti e a infezioni - sifilide, tubercolosi -, a cachessie - come la malarica, la tubercolare, la luetica e la carcinomatosa -); si verifica durante ...
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PAPILLOMA (dal lat. papilla)
Bindo de Vecchi
Con questo nome s'indica ogni tumore benigno della pelle o delle mucose, caratterizzato da proliferazione esagerata dell'epitelio di rivestimento o della [...] infiammatorî (condilomi acuminati, creste di gallo, vegetazioni veneree), talvolta di origine specifica (condilomi piani = sifilide) o di genesi dubbia (mollusco contagioso = virus filtrabile o spirocheti) o addirittura incognita.
I papillomi ...
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Rappresenta, insieme col digiuno e con l'involuzione senile, una delle fondamentali contingenze fisio patologiche nelle quali il bilancio del ricambio materiale dell'organismo avviene in perdita, e cioè [...] cachessia) come quelli da tumori maligni, da intossicazioni croniche (alcoolismo, saturnismo), da infezioni croniche (tubercolosi, sifilide, malaria, processi suppurativi), da malattie del sangue e degli organi produttori del sangue. In queste forme ...
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OTOSCLEROSI (dal gr. οὖς "orecchio" e σκληρός "duro")
Umberto Calamida
Affezione dell'orecchio che non da tutti è ammessa come entità nosologica a sé. Alcuni la considerano come il terzo stadio susseguente [...] riguardante l'ipofisi, o la paratiroide, o il midollo, ecc. per azione di un'infezione (tifo, tubercolosi, sifilide, ecc.), la quale agirebbe pertanto indirettamente (E. Escat); è caratterizzata da una sordità progressiva con i caratteri, in ...
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TRASUDATO (fr. transsudats; sp. trasudaciones; ted. Transsudaten; ingl. transudations)
Nazareno Tiberti
Per trasudato s'intende il liquido che in quantità maggiore del normale si raccoglie negli spazi [...] e in persone affette da isterismo. La formazione di edemi, infine, si ha nel corso di gravi anemie, nella sifilide, nella malaria cronica, nella pellagra, nella cachessia da qualunque ragione sia determinata, nelle intossicazioni croniche, in tutti ...
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farmacologia
Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
Storia
I più antichi riferimenti sull’impiego [...] P. Ehrlich portarono allo studio e alla produzione di composti organici arsenicali, efficaci nel trattamento della sifilide. Ancora più ampie possibilità terapeutiche furono aperte dalla scoperta, verso il 1930, delle proprietà batteriostatiche dei ...
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COLLE, Giovanni
Carlo Colombero
Nacque da Giorgio a Belluno nel 1558. Compì gli studi filosofici e medici all'università di Padova, laureandosi l'8 maggio 1584, dopo di che esercitò la professione medica [...] questa opera il C. non affronta uno dei punti centrali del dibattito, quello relativo all'origine americana o locale della sifilide; circoscrivendo la propria analisi all'Italia egli afferma che, quale che sia l'origine prima della malattia, essa era ...
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L’effetto di un processo di coagulazione (v. fig.). Correntemente si attribuisce il medesimo significato a entrambi i termini. Ma la coagulazione va più propriamente intesa come la destabilizzazione esercitata [...] dei pazienti (reazione citochol di Sachs e Witebsky; di Meinicke; di Kahn e quella di conglomerazione di Müller per la diagnosi della sifilide; ferro-f. e melano-f. di Henry per la malaria; prova di f. del siero con sublimato secondo Takata per certe ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Gabriele AMALFITANO
Giacomo SANTORI
1. Leishmaniosi viscerale. - Circa la distribuzione geografica della malattia rimangono confermate le già note zone di endemia. In Italia [...] associazioni morbose nella malattia. È oggi acquisito che la leishmaniosi viscerale può associarsi a malaria, tubercolosi, sifilide, malattie infettive acute e croniche, ecc., alle quali finanche può aprire la strada, a volte venendone dannosamente ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....