INFIAMMAZIONE (dal lat. inflammatio; gr. ϕλεγμασία; fr. inflammation; sp. inflamación; ted. Entzündung; ing. inflammation)
Guido Vernoni
Essenza e significato dell'infiammazione. - Le funzioni vitali [...] alle difese dell'organismo. Prototipi di questa categoria in patologia umana sono il bacillo di Koch e il treponema della sifilide. Il bacillo di Koch, come s'è visto poco sopra, può dare spesso infiammazioni essudative di vario genere; altre volte ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] è legata a infezioni opportunistiche (infezione da Citomegalovirus, sifilide, ecc.) o a processi neoplastici.
Un quadro di per questa forma è stata proposta la definizione di sifilide ‛quaternaria'. La meningite acuta, a prevalente distribuzione ...
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Malattie infettive
Nel corso della seconda metà del 20° sec. iniziò a diffondersi nell'ambito della comunità biomedica la convinzione che il problema della diffusione delle m. i. fosse destinato a una [...] anno si verifichino circa 350 milioni di casi di malattie a trasmissione sessuale, tra cui 12 milioni di casi di sifilide, 62 milioni di gonorrea e 92 milioni di infezione da clamidia.
Industria e tecnologia. - Gli sviluppi industriali e tecnologici ...
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Fin dall'istante in cui si affaccia alla vita, per divenire l'oggetto delle trepide cure materne e della vigile attenzione da parte della società, il bambino rappresenta un valore grandissimo, sentimentale [...] è alquanto diversa, poiché il bambino non s'infetta di tale malattia se non in casi eccezionali (p. es. la sifilide da baliatico). Si tratta invece di conoscere le dannose conseguenze che si manifestano nei piccoli in seguito all'infezione dei proprî ...
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TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410; App. II, 11, p. 1025)
Gabriele AMALFITANO
Il progresso delle scienze e l'evoluzione dei popoli ha portato in quest'ultimo decennio a notevoli e sostanziali realizzazioni [...] caratteristiche sono apparse subito di grande interesse in quanto il bejel potrebbe rappresentare il ponte di passaggio tra la sifilide e la framboesia;
2) il riconoscimento che la febbre di Oroya e la verruca peruviana (v. verruca, verruca peruviana ...
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Per cardioipertrofia s'intende un aumento della massa della carne del cuore, dovuto tanto a un aumento di volume delle singole fibrocellule muscolari, quanto a un aumento numerico vero e proprio di esse. [...] a gradi e continui sforzi muscolari (cuore degli atleti), a vizî cardiaci, a malattie dei vasi, come l'arteriosclerosi e la sifilide, a malattie dei polmoni, della pleura e del pericardio, a malattie dei reni, alla pletora, a veleni alimentari, alla ...
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È una dermatosi cronica atrofizzante, a sviluppo lentissimo, propria dei soggetti adulti, prevalentemente di sesso maschile. Le lesioni che la caratterizzano prendono origine alla superficie dorsale delle [...] cellulari a carico del derma e attorno ai vasi, che appaiono dilatati e ispessiti. Le cause della malattia sono poco note. S'è pensato a un fattore angioneurotico, infettivo (lebbra, tubercolosi, sifilide, ecc.), endocrinico. La cura è negativa. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La psichiatria a orientamento biologico si origina in parte dalle controverse terapie [...] tardi un lavoro in cui ipotizza la possibilità di curare i disturbi psicotici con la febbre, in particolare quelli causati dalla sifilide. Nel giugno del 1917, Wagner-Jauregg inocula il sangue di un paziente affetto da malaria a un medico con gravi ...
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KNIPS MACOPPE, Alessandro
Giuseppe Ongaro
Nacque a Padova il 10 dic. 1662 dal medico Giovanni Francesco e da Orsola Mensi. Il nonno, Giovanni Knips, originario di Colonia, si era trasferito a Padova, [...] di un metodo curativo semplice, fondato più sulle regole dietetiche che sull'uso dei farmaci; utilizzò il mercurio nella cura della sifilide e propugnò l'impiego terapeutico delle acque termali euganee. Per lui la medicina non era altro che una certa ...
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antibiotico
Mauro Capocci
Sostanza chimica in grado di rallentare o arrestare la replicazione di microrganismi quali batteri, funghi o protozoi. Le diverse classi di antibiotici noti hanno differenti [...] a punto i primi ritrovati di sintesi: il salvarsan (arsfenamina, attivo contro le spirochete che causano la sifilide) fu commercializzato già nel 1910, mentre negli anni Trenta furono introdotti i primi sulfamidici (il prontosil rosso, precursore ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....