PREMATURANZA (fr. prématurité; sp. parto prematuro; ted. Frühgeburt; ingl. prematurity)
Angiola Borrino
Significa la nascita prima del termine fisiologico, condizione d'inferiorità per i primi tempi [...] prematuro sano che non per il prematuro debole, cioè danneggiato da malattie, fra le quali è soprattutto frequente la sifilide. Inoltre hanno importanza decisiva le cure che il bambino ricevesse debbono avere per base il massimo risparmio di energia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’avvento delle terapie mediche, nonché i più importanti risultati di questi trattamenti [...] Sahachiro Hata, uno dei ricercatori del gruppo di Ehrlich, scopre che il composto 606 è attivo contro la sifilide. Dopo alcuni mesi di studi sugli animali e indagini precliniche, Ehrlich annuncia la scoperta delle proprietà terapeutiche del composto ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] i progressi registrati in microbiologia avevano consentito di definire accuratamente e di separare st.1 piano causale sifilide e blenorragia. Alcuni studiosi ritenevano l'ulcera venerea come una semplice manifestazione infiammatoria non dovuta a un ...
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Denominazione comune per le eruzioni della pelle legate a un’affezione delle ghiandole sebacee. La lesione elementare caratteristica è la pustola, la cui sede è in corrispondenza dei follicoli pilo-sebacei. [...] papulo-pustole rosso-brune che si verifica nei lavoratori che maneggiano catrame e oli minerali (lubrificanti).
A. sifilitica Forma di sifilide secondaria caratterizzata da una localizzazione del processo luetico ai tessuti peri- e sottofollicolari. ...
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Questo termine indica in generale ogni eruzione sulla cute (eritemi, papule, pustole, vescicole, petecchie, ecc.) e risale alle vecchie concezioni patogenetiche che interpretavano queste manifestazioni [...] tipiche manifestazioni eruttive. Molte altre malattie infettive (l'erisipela, l'erisipeloide, il tifo, il tifo esantematico, la sifilide, il dengue, il morbo di Brill, l'akamushi, il pian, ecc.), presentano nel loro decorso eruzioni esantematiche ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] %), l'ulcera gastrica è sempre importante (2,9%), la tubercolosi in calo (6,5%) e cosi anche le polmoniti, e la sifilide sembra in via di estinzione (0,5%).
Le autopsie sono un mezzo prezioso per accedere a una conoscenza approfondita della morbilità ...
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FRACANZANI, Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Vicenza nel 1506 da Antonio senior, appartenente a illustre famiglia comitale vicentina, medico e professore di filosofia e teologia dell'Università di [...] Padova, cui erano riservate le nomine, fu influenzato dal successo degli studi del F. sulle malattie contagiose e sulla sifilide in particolare; la Repubblica di Venezia, dalla quale dipendeva l'università di Padova, incentivava la prevenzione e la ...
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necrosi
Complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo. Cause lesive di diversissima natura [...] formaggio, della zona necrotica), che è uno degli esiti delle flogosi tubercolari; la n. gommosa, lesione propria della sifilide terziaria; la cancrena, che si ha a carico dei tessuti devitalizzati esposti o in comunicazione con l’ambiente esterno. ...
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Fisica
Passaggio di energia da un sistema a un altro. In particolare, la t. del calore consiste nel trasferimento di energia termica da una zona dello spazio a un’altra. Condizione necessaria e sufficiente [...] apparato genitale, in corrispondenza del punto d’ingresso dell’agente causale, ma talora, come nel caso della sifilide, sono seguite da disseminazione dell’infezione nel torrente circolatorio e quindi provocano anche manifestazioni morbose a distanza ...
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CARDIACI, VIZÎ - Alterazioni, delle valvole o degli orifizî cardiaci capaci di provocare un perturbamento dell'idraulica circolatoria. Possono consistere in stenosi degli orifizî (quando gli orifizî si [...] frequenti dei vizî acquisiti debbono ricordarsi il reumatismo articolare acuto, le malattie infettive in genere, la sifilide, l'arteriosclerosi. Debbono pure ricordarsi alcune meno frequenti localizzazioni all'endocardio di germi speciali, in alcune ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....