Termine proposto da G. Banti (v.) quando, descrivendo il morbo che da lui prende il nome, volle indicare quel complesso d'alterazioni che in questa malattia si riscontrano nella milza e che, iniziandosi [...] quelle che determinano la malattia di Banti in rapporto probabilmente a tossine d'altre infezioni quali la malaria, la sifilide, ecc., pure aventi azione sclerogena. Nella fibroadenia in primo tempo si trova un conglomerato delle più diverse cellule ...
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OSTEOSCLEROSI (dal gr. ὀστέον osso" e σκληρός "duro")
Piero BENEDETTI
Processo che determina un ispessimento dell'osso conseguente ora a processi infiammatorî (osteite ossificante), ora ad azioni meccaniche, [...] osteoclasica); all'osteosclerosi si deve l'occlusione del cavo midollare nei monconi di amputazione delle ossa. Molto rara è l'osteosclerosi essenziale che si presenta per lo più nella sifilide, negli avvelenamenti da fosforo, nelle leucemie. ...
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CESA BIANCHI, Domenico
Arnaldo Cantani
Nacque a Varano Borghi (Varese) il 16 nov. 1879 da Luigi e da Cherubina Giorgetti. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Pavia, fu [...] ittero-emorragica, la malaria, le nefropatie e in particolare la sifilide (La sifilide dell'apparato cardiovascolare, Milano 1913; La terapia specifica della sifilide viscerale, Bologna 1922). Primario medico nell'Ospedale Maggiore di Milano ...
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splenomegalia
Aumento patologico del volume della milza la quale, mentre nei soggetti normali è coperta dall’arcata costale, può ingrandirsi fino a raggiungere l’arcata pubica, occupando buona parte [...] , complessi immuni; mononucleosi infettiva, AIDS, epatite virale, infezione da citomegalovirus, endocardite batterica, malaria, sifilide, tubercolosi sono solamente le più frequenti cause infettive di splenomegalia.
• Malattie del sistema immunitario ...
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Biologia
Prima fase del processo della fecondazione dell’uovo. Consegue all’entrata dello spermatozoo fecondatore, ma può essere anche provocata da stimoli fisici o chimici (➔ partenogenesi). È caratterizzata [...] si attivano focolai morbosi, o malattie latenti, a scopo diagnostico o terapeutico. Per es., in caso di sifilide latente sospetta, con reazione Wassermann negativa, si può tentare di renderla positiva (a. della Wassermann) somministrando determinati ...
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ORTOPEDIA (XXV, p. 635; App. II, 11, p. 466)
Attilio Rampoldi
L'o., che fino all'immediato dopoguerra era considerata una specialità "anche" chirurgica, è divenuta una specialità eminentemente chirurgica; [...] della specialità: la poliomielite con i suoi esiti, la tubercolosi ossea, il rachitismo e in minor misura la sifilide ossea. Le acquisizioni più recenti (rispettivamente: il vaccino antipolio, la streptomicina, le norme dietetiche e la penicillina ...
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RONDONI, Pietro
Patrizia Placucci
– Nacque a San Miniato (Pisa, ma allora in provincia di Firenze) il 2 ottobre 1882, da Giuseppe e da Enrichetta Maioli. Il padre, noto storico del Risorgimento e di [...] , e studiò con Hans Sachs la reazione emolitica e il meccanismo della reazione di Wassermann per la diagnosi della sifilide, spiegando la catena di eventi nota come fenomeno di Sachs-Rondoni (Beiträge zur theorie und praxis der Wassermann’schen ...
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FIOCCO, Gio Batta (Giovanni Battista)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 1° nov. 1867 da Luigi e da Marietta Carpani, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università [...] si consideri che la terapia mercuriale, pur gravata da indubbia potenzialità tossica, era allora largamente diffusa contro la sifilide.
Nel grande campo delle malattie della pelle il F. fu autore di interessanti contributi di ordine sperimentale (La ...
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Valentino, Basilio (lat. Basilius Valentinus). - Con questo nome s'indica un alchimista sulla persona del quale nulla si sa che abbia storico fondamento. Si suppone fosse un benedettino vissuto in Sassonia [...] metà del sec. 15º (vi si accenna, per es., all'uso dell'antimonio nella fabbricazione dei caratteri da stampa, alla sifilide come "nuova malattia francese" o "nuova malattia dei soldati", alla scoperta dell'America) o forse al sec. 16º inoltrato dato ...
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Medico nato il 19 marzo 1684 a Sauve (Languedoc); fece i suoi studî all'università di Montpellier, dove conseguì il dottorato il 25 gennaio 1703. Chiamato nel 1717 a Montpellier si segnalò nel combattere [...] , pubblicata a Parigi (2ª ed.) nel 1740, in sei volumi. Fu uno dei più fervidi sostenitori dell'origine americana della sifilide. Quel libro fu tradotto in più lingue, sollevò vaste discussioni e per molti decennî fu considerato come il testo più ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....