Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] più o meno grave della mucosa e delle sue ghiandole. Finalmente, lo stomaco può essere attaccato dalla tubercolosi, dalla sifilide, da infezioni micotiche e le sue pareti essere sedi d'ascessi e di aderenze derivanti dalle infiammazioni delle pareti ...
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Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] ; però sotto tale nome dovevano essere descritte molte altre malattie, fra le quali forse il vaiuolo e la sifilide. Si trovano poi indicate lesioni cutanee diverse: nodi, tumori, croste, macule, ascessi, cicatrici e ulcerazioni, la tigna favosa ...
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VASI
Primo DORELLO
Antonio COSTA
. Biologia. - Nel linguaggio biologico per vaso si intende un tubo, il quale serve a trasportare liquidi di diversa natura da un punto all'altro dell'organismo: così [...] , il tipo di nutrizione, l'intossicazione alcoolica o nicotinica, la tubercolosi, il reumatismo e altre infezioni, fatta riserva per la sifilide, che potrebbe disporre l'aorta all'ateroma (S. V. Anitschkow, B. de Vecchi); sono invece in primo piano i ...
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. I composti organici dell'arsenico contengono l'arsenico stabilmente legato nella molecola e non facilmente dissociabile allo stato di ione, per modo che non può essere messo in libertà se non con la [...] sostanza studiata) si dimostrò il più efficace e di azione specifica sulla Spirocheta pallida, parassita patogeno che produce la sifilide. Come gli altri composti organici dell'arsenico (ad es. l'atossile), il salvarsan non ha azione antisettica per ...
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LANCEREAUX, Ètienne
Agostino Palmerini
Medico, nato a Brécy-Brières il 27 novembre 1829, morto a Parigi il 26 ottobre 1910. Si laureò a Parigi dove fu allievo di C. Bernard e di P. Bazin; nel 1863 fu [...] poliuria da diabete insipido (1869), sulla distribuzione geografica della tisi polmonare (1879), sulle paralisi tossiche e la sifilide cerebrale (1881). In patologia s'indica come diabete di Lancereaux la forma consuntiva, spesso associata a lesioni ...
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In neuropatologia s'intende con questo nome l'ineguaglianza pupillare.
L'anisocoria può essere fisiologica (nella proporzione dell'1%, secondo il Frenkel) e qualche volta congenita (per processi morbosi [...] cardio-aortiche (aneurisma, aortite, periaortite) determinano spesso anisocoria di origine simpatica, quando non sia dovuta alla sifilide, che è a sua volta causa dell'affezione aortica.
È stata descritta anche una anisocoria splenica (Signorelli ...
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MANGANOTTI, Gilberto
Luciano Bonuzzi
Nato a Verona il 19 marzo 1901 dal medico Orsino e da Cornelia Malenza, si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1924 nella neoistituita Università di Firenze. [...] biologia normale e patologica, LXXXVII [1933], pp. 227-272; Ricerche sulle adenopatie regionali in diversi periodi della sifilide acquisita, in Arch. italiano di dermatologia, sifilografia e venereologia, XIV [1938], pp. 265-366). Della sua cospicua ...
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Organo cavo (detto anche vescichetta biliare o colecisti) di forma ovolare, del volume di circa 40 cm3, annesso alle vie biliari extraepatiche. Situata sulla faccia inferiore del fegato, ha parete muscolomembranosa. [...] e nervosi.
Le malattie della c. sono costituite dalle colecistiti, da calcoli (colelitiasi), dai tumori, dalla tubercolosi, dalla sifilide e dai parassiti. La colecistite è un’infiammazione a carattere acuto o cronico; può assumere forma catarrale ...
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Medico inglese, nato a Long-Benton, presso Newcastle-on-Tyne nel 1793, morto a Brighton nel 1860. Divenne professore di materia medica a Londra nel 1827: fu successivamente professore di medicina pratica [...] causa generalmente lesioni di natura tubercolare; possono però aversi casi secondarî a tumori e, raramente, a sifilide. Altri processi (infiammazioni acute, sclerosi) sono estremamente rari. Le alterazioni vascolari (emorragie) dànno luogo spesso a ...
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NOGUCHI Hydeyo
Agostino Palmerini
Patologo e batteriologo giapponese, nato a Okinamura (Fukushima) il 24 novembre 1876, morto ad Accra (Africa, Costa d'Oro) il 21 maggio 1928. Si laureò nel 1897 a Tōkyō [...] le citotossine, l'emolisi, l'agglutinazione; fece ricerche sui virus filtrabili; portò un notevolissimo contributo allo studio della sifilide: ottenne per primo la Spirochaeta pallida nei terreni di coltura, ne dimostrò la presenza nel cervello degl ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....