DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] salute pubblica. Il D. diede, in questa linea, validi contributi alla, lotta antivenerea, aderendo alla Lega contro la sifilide e diffondendo i voti espressi dalla Conferenza internazionale di Bruxelles del 1889. 1 suoi interessi per la venereologia ...
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CIARROCCHI, Gaetano
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Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) nel 1857 da Luigi e da Lucia Monti. Superati brillantemente gli studi classici nel ginnasio-liceo di Fermo, ottenne un posto nel Collegio [...] stimoli.
Il C. fu poi uno dei primi medici italiani a sperimentare il "Preparato 606" di P. Ehrlich nella cura della sifilide: egli, infatti, si era recato nel 1910 a Francoforte sul Meno per invitare Ehrlich ad assumere la presidenza di una seduta ...
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GONORREA o blenorrea o blenorragia (gr. γονόρροια, da γόνος "seme" e ῤέω "scorro")
Jader Cappelli
Malattia infettiva, contagiosa, con prevalente localizzazione primitiva sulle mucose (più frequentemente [...] nella letteratura ebraica, greca, romana e araba. Interpretata primitivamente eome un'impurità, dopo la comparsa della sifilide, confusa con questa infezione, ebbe la sua definizione clinica ed etiologica precisa nella seconda metà del sec ...
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Biologo russo (Ivanovka, Char´kov, 1845 - Parigi 1916). Studiò in Germania, fu prof. di zoologia a Odessa (1870) ma dovette poi allontanarsi per ragioni politiche. A Messina (1883) e poi a Vienna, studiando [...] , descrisse le forme granulari e pleomorfe del bacillo tubercolare; dimostrò (1903) con É. Roux la trasmissibilità della sifilide dall'uomo alla scimmia e l'importanza profilattica della pomata al calomelano (pomata di M.). Minore validità ebbe la ...
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Chirurgo e anatomista (Long Calderwood, Scozia, 1728 - Londra 1791), fratello di William; ispettore generale degli ospedali di Londra, direttore dell'ospedale di S. Giorgio, primo chirurgo dell'esercito [...] in anatomia, fisiologia e patologia. Creò inoltre un grande museo di anatomia patologica. Disputando con L. Spallanzani, sostenne erroneamente l'identità tra sifilide e blenorragia, che considerò come due forme cliniche di uno stesso morbo. ...
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È l'aumento di volume delle cavità del cuore, prodotto da un distendimento del muscolo cardiaco oltre i limiti abituali.
Può seguire a tutte le malattie del cuore, specialmente a quelle del muscolo cardiaco, [...] infezioni acute, come il reumatismo articolare acuto, la difterite, la polmonite, nelle infezioni croniche come la sifilide, l'endocardite lenta, nelle intossicazioni croniche da alcool, ipertiroidismo, ecc., nelle occlusioni croniche delle coronarie ...
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Medico, nato a Firenze nella prima metà del'400, morto nel 1502; può essere corisiderato come il fondatore dell'anatomia patologica. Le sue osservazioni personali, che rivelano uno studio diligente del [...] , e anche nel campo clinico portò un contributo importantissimo coi suoi studî sull'elmintologia e sulla trasmissione della sifilide dalla madre al feto.
Puccinotti ritrovò il testo autografo dell'opera principale del Benivieni e lo pubblicò nella ...
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Sindrome angiotrofoneurotica (v. nervoso sistema vegetativo, XXIV, p. 652) caratterizzata da crisi improvvise di intense parestesie, cioè di sensazioni abnormi (disestesie), soprattutto a carattere di [...] ) e una forma sintomatica di particolari processi morbosi (arteriosclerosi, diabete, nefrite cronica, polinevrite, siringomielia, tabe, sifilide spinale, sclerosi a piastre, tetania).
Bibl.: A. Lunedei, Sindromi e malattie vasomotorie e trofiche, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il graduale regresso della peste non è dovuto solo alla ridotta virulenza del bacillo, [...] l’uso delle stoviglie a tavola, ma, spesso, si usano ancora le mani. Fa il suo ingresso un nuovo terribile male: la sifilide.
La vita privata
Il graduale regresso della peste non è dovuto solo alla ridotta virulenza del bacillo, ma soprattutto ad un ...
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GAMBERINI, Pietro
Stefano Arieti
, Pietro. - Nacque a Bologna in una famiglia di antichissime origini bolognesi, da Luigi e da Marianna Leonesi, il 28 giugno 1815. Frequentò le scuole del seminario [...] all'erpete, ibid., XXVI [1891], pp. 42-57; L'atassia tabica locomotrice, ibid., XXIX [1894], pp. 5-17; Il reumatismo, la sifilide ed i mali venerei, ibid., XXX [1895], pp. 295-306). Nel campo della dermosifilografia il G. pubblicò anche manuali e ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista Syphĭlus]. – 1. Malattia infettiva,...
sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....