Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] e i gangli linfatici, raggiunge il circolo sanguigno provocando una tipica setticemia.
Nell'insorgenza dell' contemporaneamente. Si credeva dapprima che l'azione protettrice del siero fosse legata a proprietà battericide, mentre si è arrivati ...
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SHOCK (XXXI, p. 613)
Ferdinando CORELLI
Ugo CERLETTI
Sullo shock, problema di enorme importanza teorica e pratica ed in continua evoluzione, numerosi studî sono stati condotti, nei varî paesi, specie [...] irreversibile. L'uso di cardiotonici, di simpaticomimetici ha minore importanza.
Nell'uomo, per rifare la massa sanguigna, le trasfusioni di sangue, di plasma, di siero, costituiscono un elemento di prim'ordine (ad alte dosi, anche 15 ÷ 25, e più cc ...
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POLMONITE o Pneumonite
Leonardo Alestra
I. La polmonite acuta. - È una malattia infettiva febbrile insorgente in modo acuto e caratterizzata anatomicamente da un'infiammazione essudativa degli alveoli [...] segue le vie aeree (aspirazione), per altri le vie sanguigne (v. appresso).
La polmonite è una malattia di tutte I, II, III, IV) in base alle proprietà agglutinanti dei sieri. I tipi che si trovano più frequentemente nella polmonite franca sono il ...
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POLIOMIELITE (XXVII p. 665; App. II, 11, p. 567)
Gaetano GIORDANO
Le condizioni tecniche di accertamento eziologico enormemente migliorate, le approfondite indagini epidemiologiche condotte con larghezza [...] tubo gastroenterico, da cui il virus passerebbe nel circolo sanguigno, direttamente o attraverso le vie linfatiche, e successivamente .U.A. nel 1954, provoca formazione di anticorpi nel siero di soggetti che ne erano sprovvisti oppure un aumento di ...
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Negli animali superiori, un elemento essenziale della difesa contro i microbi delle malattie infettive (virus) e i loro veleni, è quello della reazione immunitaria, cioè della produzione degli anticorpi, [...] che sono proteine del plasma sanguigno modificate sotto lo "stimolo immunizzante" esercitato dai prodotti microbici ed , circolanti e istogeni, se si prende un sangue (o un siero) contenente anticorpi e lo si inietta ad altro animale, gli si ...
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S'intende sotto questa denominazione, o con quella di crisi colloidoclasica, emoclasica, più che un fatto accertato, una concezione dottrinaria tendente a spiegare, in via puramente fisica o fisico-chimica, [...] sanguigna, susseguite spesso da rapida ipercoagulabilità, piastrinopenia, leucopenia con inversione della formula leucocitaria, seguita da leucocitosi, eosinofilia, diminuzione o scomparsa del complemento litico e delle opsonine del sierosanguigno, ...
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Liquido limpido, trasparente, incoloro, situato, in comunicazione diretta, negli spazî subaracnoidei dell'encefalo (rivuli, rivi, flumina che si riuniscono nei "laghi" o "confluenti") e del midollo spinale; [...] , il liquor risulterebbe dagli elementi dializzabili del plasma sanguigno. Nell'uomo la quantità, difficilmente apprezzabile, si negli spazî subaracnoidei le sostanze attive, specialmente il siero antimeningococcico.
Bibl.: H. J. Quincke, Die ...
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MENINGI (dal gr. μῆνιγξ"membrana")
Alberto Pepere
Sono le membrane che rivestono il sistema nervoso centrale derivate dalla meninge primitiva dell'embrione in numero di tre: la dura madre (dura mater), [...] costituiscono le principali alterazioni da turbe del circolo sanguigno con varia partecipazione della sostanza cerebrale sottostante alla pia madre (tubercolosi delle meningi) o un essudato siero-gelatinoso o fibrinoso purulento per lo più denso, ...
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Malattia costituzionale ereditaria, diffusa ovunque, ma non molto frequente: essa colpisce in modo esclusivo gli uomini (non essendo stata ancora dimostrata in modo sicuro l'emofilia nelle donne). Si manifesta [...] con rialzi termici; in seguito al riassorbimento dello stravaso sanguigno si può avere la guarigione completa mentre in altri centrifugato, o di plasma fosfatato; röntgenterapia; iniezioni di siero umano o animale, di gelatina, di peptone, di ...
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È la fuoruscita di sangue dalle narici. Rappresenta di rado una malattia a sé, per lo più invece è espressione di lesioni del naso o di organi lontani. Fra le principali cause locali si devono ricordare [...] le cause generali capaci di produrre uno scolo sanguigno dagli orifizî nasali. Vanno menzionate a tale proposito va associata con l'uso generale di emostittici (calcio, gelatina, siero di cavallo, fegato crudo), o di derivativi (sanguisugio, salasso, ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
panemoagglutinina
s. f. [comp. di pan- e emoagglutinina]. – In immunoematologia, nome delle agglutinine presenti nei sieri dell’uomo e di varî animali, aspecifiche, capaci di agglutinare a freddo i globuli rossi dello stesso organismo cui...