Comune in prov. di Siracusa (gr. Λεοντῖνοι, lat. Leontini; fino al 1863 Santa Croce; 215,8 km2 con 24093 ab. nel 2008). Situato a 53 m s.l.m. sulle pendici nord-orientali degli Iblei, è un centro agricolo [...] del legno e del cemento.
Fu fondata dai Calcidesi di Nasso nel 729 a.C., in una località già abitata da Siculi. Instauratasi la tirannide, la città cercò di espandersi ma fu ostacolata da Siracusa e Gela e dovette resistere alle mire espansionistiche ...
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SAGALASSO
Roberto Paribeni
Città antica della Pisidia, sita in luogo elevato e ricco di acque, corrispondente alla moderna Aǧlasun. La denominazione di gakalaska e di Sardana data ad alcuni dei "popoli [...] del mare", che durante la XX dinastia tentarono invasioni sulle coste d'Egitto, se ha fatto ad alcuni pensare ai Siculi e ai Sardi, ha invece suggerito ad altri una proposta d'identificazione con abitanti d'Asia Minore che avrebbero dato il nome a ...
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ENNA (῎Εννα, Enna)
G. V. Gentili
Località in Sicilia, ubicata nel luogo della moderna città di Castrogiovanni (da Qaṣr Yani, cioè Castrum Ennae), che oggi ne ha ripreso e ne continua il nome.
Per la [...] sua posizione nell'interno dell'isola era detta umbilicus Siciliae. Fu un antico borgo dei Siculi, che lasciarono le loro testimonianze nei dintorni della città con le necropoli a grotticelle artificiali di Calascibetta dei secoli IX-V a. C. e con le ...
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PANTALICA
G. V. Gentili
Località della Sicilia orientale. Ha oggi questo nome un dosso roccioso, spinto sulla confluenza del Rio Bottiglieria nel fiume Anapo, naturalmente forte per i dirupi impervî [...] onore di G. B. Nogara, Roma 1937, pp. 337-338; R. Peroni, Per una distribuzione in fasi delle necropoli del II periodo siculo a Pantalica, in Boll. Paletnologia Ital., LXV, n. s., X, 1956, p. 387 ss.; G. V. Gentili, Pantalica, reperti occasionali nel ...
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Tiranno di Gela dal 498 al 491 a. C.; estese il dominio di Gela su Callipoli, Nasso, Zancle, Leontini. Quando i profughi Samî, venuti in Sicilia, occuparono Zancle, I. si accordò con essi contro gli Zanclei [...] che gli erano sottoposti. Poi si volse contro Siracusa e l'assediò finché non ottenne la concessione di Camarina. Morì poco dopo, sotto Ibla, in battaglia contro i Siculi. ...
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Oggi Kelibia (A. T., 112), città dell'Africa proconsolare, sulla costa orientale della penisola del Capo Bon. I Greci la chiamarono 'Ασπίς, e i Romani tradussero in Clupea, per la configurazione della [...] uno scudo (Sil. It., III, 243). Strabone (XVII, 3, 16) la dice fondata da Agatocle che vi stabilì un nucleo di coloni siculi, durante la guerra contro Cartagine (anno 310 a. C.): ma è probabile che essa esistesse già da prima (Proc., Bell. Vand., II ...
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Ecclesiastico e giurista (Nicosia 1704 - Monreale 1773), canonico della metropolitana di Palermo, poi vescovo di Siracusa (1748) e arcivescovo di Monreale (1754), ove costituì scuole fiorenti per le lettere [...] (1741-43), ai quali G. Spata aggiunse i Capitula regni Siciliae recensioni Francisci Testa addenda (1865). Scrisse anche De ortu et progressu iuris Siculi e De magistratibus siculis (1741) e De vita et rebus gestis Guilelmi II, Siciliae regis (1769). ...
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Nome derivato da ab origine e significante "autoctoni", dato ai primi abitanti del Lazio, che, unitisi ai Troiani, derivarono poi dal re Latino il nome di Latini. Poiché la derivazione dall'eponimo re [...] quando si diffuse anche l'opinione di Antioco siracusano e di Timeo, che i più antichi abitanti del Lazio fossero stati i Siculi, non si poté più parlare di Aborigeni autoctoni, e perciò già Catone li faceva Greci d'Acaia venuti in Italia prima della ...
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Taormina Comune della prov. di Messina (13,2 km2 con 11.037 ab. nel 2008). Il centro è posto a 204 m s.l.m. su di un rilievo lungo la costa ionica, tra Capo S. Andrea e Capo Taormina. Ai piedi del Capo [...] note d’Italia.
È l’antica Tauromenium (gr. Ταυρομένιον), inizialmente occupata dai Siculi, poi dai Greci. Dionisio, che l’aveva in un primo tempo assegnata ai Siculi, riuscì a riottenerla (392 a.C.), stanziandovi dei mercenari. Andromaco (padre dello ...
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POLIZELO (Πολύξηλος, Polyzelus)
Guido Libertini
Dinomenide, fratello minore di Gelone e di Gerone, maggiore però di Trasibulo. Alla sua morte, Gelone avrebbe raccomandato a P. di sposare la vedova Damarete [...] del fratello, per allontanarlo e forse con la speranza di perderlo, lo abbia mandato a guerreggiare contro i Crotoniati e contro i Siculi. Essendo sempre più cresciuto l'odio di Gerone, contro P., costui fu spinto ad allearsi col suocero Terone e ad ...
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siculo
sìculo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Sicŭlus]. – 1. agg. Relativo o appartenente ai Siculi, antica popolazione già stanziata intorno al 1000 a. C. nella Sicilia, soprattutto orientale: la civiltà s.; la lingua s., la lingua indoeuropea...
subappenninico
subappennìnico agg. [comp. di sub- e Appennino (v. appenninico)] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene alla zona adiacente alla catena appenninica, sul versante sia tirrenico sia adriatico: i rilievi s., come i monti Sabini, Ernici,...