Poeta greco di Sicione, fiorito intorno alla metà del sec. 3º a. C., rivale di Euforione; autore di buoni epigrammi conservati nell'Antologia Palatina, di cui alcuni sono vere iscrizioni. ...
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Scultore di Sicione, figlio di Lisippo; è ricordato da Plinio, che elenca alcune delle sue opere (Ercole a Delfi, Muse e Alessandro cacciatore a Tespie, una battaglia equestre, Trofonio a Lebadea, ecc., [...] tutte non identificate), come continuatore dello stile paterno nel ritmo e nella composizione, ma non nell'eleganza ...
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Bronzista di Sicione, attivo tra il sec. 5º e il 4º a. C., allievo di Naucide, poi seguace della scuola argiva di Policleto. Erano opera di A. alcune statue di navarchi nel monumento eretto per la vittoria [...] di Egospotami (405 a. C.) a Delfi, sulla cui base è stata ritrovata la sua firma, e alcune figure di fanciulli vincitori nelle gare di Olimpia ...
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Scultore di Sicione (sec. 4º a. C.), fratello di Lisippo; secondo Plinio introdusse l'uso delle "maschere" per rilevare le fattezze dei personaggi, e usò calcare in gesso le statue. Si ricorda una statua [...] della sapiente Melanippe. Si hanno firme di uno scultore L., ateniese, su basi di statue ioniche a Tebe e a Tanagra ...
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Coroplasta di Sicione, a cui si attribuì la prima creazione (secc. 7º-6º a. C.) di ritratti fittili: si disse che, a Corinto, riempì e plasmò con argilla il profilo del volto di un giovane amato da sua [...] figlia e da lei disegnato contornandone l'ombra gettata da una lucerna sulla parete. Adoperò per primo creta colorata in rosso e creò le antefisse decorando di maschere le estremità degli embrici ...
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Scultore, scolaro di Lisippo, nato a Sicione: Plinio lo nomina fra gli artisti della 121a Olimpiade (296-292 a. C.). Eseguì infatti per Antiochia sull'Oronte, fondata nel 300 a. C., la colossale statua [...] in bronzo della Tyche (personificazione della città), che conosciamo dalle monete locali, da una statuetta di Budapest e da quella dei Musei Vaticani. Questa siede sulla roccia e poggia un piede sulla ...
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Nome di tre scultori greci: 1. C. di Sicione, attivo intorno al 500 a. C., autore di un colossale simulacro bronzeo di Apollo Filesio, noto da riproduzioni di età romana (una copia in legno era nel tempio [...] di Apollo Ismenio a Tebe), di una statua crisoelefantina di Afrodite a Sicione, di fanciulli a cavallo e d'altre sculture. 2. C., anch'egli di Sicione, allievo di Policleto, lavorò (400 a. C. circa) a Olimpia e a Delfi. 3. Scultore di età ellenistica ...
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Pittore (prima metà del sec. 4º a. C.) di Sicione; allievo di Panfilo, perfezionò la tecnica dell'encausto, ma fu abile anche nella tempera. Alcune sue opere, famosissime a Sicione, furono vendute per [...] riscatto dopo la vittoria di Silla su Mitridate e portate a Roma. Fu autore di grandi e piccoli quadri e di pitture sui cassettoni dei soffitti; restaurò a Tespie un'opera di Polignoto. Nella tradizione ...
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Pittore greco (3º sec. a. C.), amico di Arato di Sicione; appartenne alla scuola di Sicione. Tra i suoi dipinti famosa una Afrodite; celebre anche un quadro rappresentante un uomo che cerca di frenare [...] due cavalli; criticato invece perché dispersivo nei particolari era un dipinto che rappresentava una battaglia ...
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Nome di due membri della famiglia degli Ortagoridi che signoreggiò in Sicione nei secc. 7º-6º a. C. Il primo di essi non pare fosse tiranno e gli si attribuiva una vittoria olimpica nel 648 a. C.; il secondo, [...] predecessore di Clistene nella signoria, dovette regnare sullo scorcio del sec. 7º a. C ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...