DAITONDAS (Δαιτώνδας)
L. Guerrini
Bronzista di Sicione, della seconda metà del IV sec. a. C., ricordato da Pausania (vi, 17, 5) come autore della statua di Theotimos eleo, che aveva riportato una vittoria [...] nella parte superiore, si data al IV sec. a. C. in base ai caratteri epigrafici. Quasi certa è l'identificazione col D. sicionio di Pausania. Anche una base rinvenuta a Tebe presenta il nome D.: si tratta di una lastra in marmo bluastro, rettangolare ...
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LYSISTRATOS (Λυσιστρατος, Lysistratus)
Red.
Scultore di Sicione, fratello di Lisippo. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 51, e xxxv, 153), datandone l'attività verso il 326 a. C., riferisce, probabilmente dal [...] libro di Xenokrates, ch'egli rinnovò con indirizzo realistico l'arte del ritratto, traendo per il primo le "maschere" dal vero, e introdusse l'uso dei calchi per riprodurre le statue. La seconda affermazione ...
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ALYPOS (῎Αλυπος)
P. Orlandini
Scultore greco di Sicione, scolaro di Naukides di Argo, fratello di Policleto (Paus., vi, 1, 3), A. fu uno dei numerosi artisti della cerchia policletea e la sua attività [...] si svolse verso la fine del V sec. a. C. e, probabilmente, anche nei primi anni del IV. Conosciamo le sue opere solo attraverso la tradizione letteraria. Fu uno dei collaboratori al grande donario dedicato ...
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Nome di tre scultori greci: 1. C. di Sicione, attivo intorno al 500 a. C., autore di un colossale simulacro bronzeo di Apollo Filesio, noto da riproduzioni di età romana (una copia in legno era nel tempio [...] di Apollo Ismenio a Tebe), di una statua crisoelefantina di Afrodite a Sicione, di fanciulli a cavallo e d'altre sculture. 2. C., anch'egli di Sicione, allievo di Policleto, lavorò (400 a. C. circa) a Olimpia e a Delfi. 3. Scultore di età ellenistica ...
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NEALKES (Νεάλκνς, Nealces)
Red.
Pittore greco, forse di Sicione, fiorito probabilmente intorno alla metà del sec. III a. C. In grazia dell'amicizia di Arato di Sicione poté salvare un quadro di Melanzio [...] il suo trituratore di colori e che progredì a tal punto da lasciare egli stesso un illustre discepolo: Pasias; forse anche Xenon sicionio.
Bibl.: Un ricordo della scenetta tra l'asino e il coccodrillo si ha in un quadretto ercolanese: Le antichità di ...
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EUTYCHIDES (Εὐτυχίδης, Eutychides)
G. Cressedi
1°. - Scultore di Sicione, il più importante scolaro di Lisippo, bronzista, scultore e pittore. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 51) dice che lavorò nella 121a [...] ., xxxv, 141) con una Nike su di una biga ambedue di E., ma potrebbe trattarsi di omonimi. Suo scolaro fu Kantharos di Sicione, che eseguì in Olimpia statue di atleti vincitori.
Bibl.: Bull. d. Inst., 1879, p. 4; O. Benndorf, Samotrake, II, p. 86; J ...
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XENON (Xenon)
P. Moreno
1°. - Pittore greco di Sicione, di età incerta.
È noto solo da Plinio, nella lista dei pittori non ignobiles, dove è detto discepolo di Neokles, artista altrimenti ignoto (Plin., [...] Nat. hist., xxxv, 146). La facile correzione del nome del maestro in Nealkes (v.) darebbe un'indicazione cronologica, ponendosi l'attività di X. nella seconda metà del III sec. a. C.
Bibl.: J. Overbeck, ...
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OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Bermond Montanari
1°. - Bronzista, di Sicione, fece in Olimpia la statua di Xenophon, figlio di Memnephlos di Aigion in Acaia (Paus., xi, 3, 13), vincitore nel pancrazio. Secondo [...] un'osservazione dello Hyde, per cui le statue di una data località dell'Altis appartenevano al periodo fra il 400-360, si potrebbe porre l'attività di questo scultore circa in quegli anni.
Bibl.: H. Brunn, ...
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KANACHOS (Κάναχος, Canachus)
L. Guerrini
2°. - Scultore di Sicione, allievo di Policleto (Paus., vi, 13, 7) attivo tra la fine del V e l'inizio del IV sec. a. C. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 50) ne stabilisce [...] alla battaglia di Egospotami del 405 (Paus., x, 9,10). Ad Olimpia fu l'autore di una statua di Bykelos, un efebo sicionio vincitore nell'Olimpiade 95a di una gara di pugilato per giovanetti (Paus., vi, 13, 7). Nulla si sa dello stile caratteristico ...
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EUTHYKRATES (Εὐϑυκράτης, Euthycrătes)
G. Cressedi
1°. - Scultore di Sicione, figlio di Lisippo e presunto erede della maniera paterna. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 66), in un giudizio sull'arte di E., [...] probabilmente tratto dal libro di Senocrate, dice che egli avrebbe seguito la constantiam, piuttosto che la elegantiam del padre, attuando una maniera più austera; si deve intendere cioè che E. seguì Lisippo ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...