TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] (Paus., iv, 30, 6); arcaica può essere ancora la statua di culto a Fere (Paus., iv, 30, 3); così come gli xòana a Sicione (Paus., ii, 7, 5), Titane (Paus., ii, 11, 8) e Elide (Paus., vi, 25, 4). La possibilità, da alcuni discussa, dell'esistenza di ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] (vi, 129), dove si tratta dell'episodio di Ippocleide.
Questo nobile pretendente della figlia del tiranno Clistene di Sicione si giocò il matrimonio, dapprima danzando dopo il pranzo con sfrenatezza su un tavolo (ὠρχήσατο), poi appoggiandosi con la ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] di tali ornamenti fu, secondo una tradizione conservataci da Plinio (Nat. hist., xxxv, 152), il vasaio Boutades da Sicione (v.), nel VII (?) sec. a. C., il quale, lavorando a Corinto, primus personas tegularum extremis imbricibus imposuit, fu ...
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NIKOMACHOS (Νικόμαχος, o Nicomachus)
Red.
1°. - Pittore greco di Tebe, forse nipote di Aristeides, 1° e figlio di Ariston, 1° attivo durante la prima metà del IV sec. a. C., e perciò di quasi una generazione [...] il pileo per Ulisse e celebra la sua celerità a proposito di un quadro del poeta Telestes ordinatogli dal Tiranno di Sicione Aristratos. Pare abbia fatto anche il ritratto di Antipatro. Plutarco (De mul. virt., 2) ricorda N. anche come pittore di ...
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PROITOS (Προῖτος)
A. Bisi
Figlio di Abante e di Aglaia, re di Tirinto, discendente dalla stirpe dei Danaidi.
Si narra che i Ciclopi costruirono per lui la rocca di Tirinto. Apollodoro (Bibl., ii, 2, [...] dominî argolici. Pausania ricorda a più riprese P. e l'edificazione di un tempio ad Hera e di uno a Peithos che egli fece in Sicione, come ringraziamento per la guarigione della figlia (Paus., ii, 4, 2; 7, 8; 9, 8; 12, 2; 16, 2-5; v, 5, 10; viii, 18 ...
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PINAKES (πίναξ, πινάκιον; tabula, tabella)
P. Moreno
La parola pìnax significa originariamente qualunque elemento piano (Od., xii, 67), ma in particolare una tavoletta per scriverci (Il., vi, 169; Aysch., [...] , xxxv, 74). Con criterio puramente didattico il disegno su tavolette di legno fu introdotto da Pamphilos nella scuola di Sicione (graphicen, hoc est pictura in buxo, xxxv, 77; v. petronio); qualcosa del genere erano i rudimenta di Protogene, forse ...
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Vedi HELIOS dell'anno: 1960 - 1960
HELIOS ("Ηλιος, omerico ἠέλιος)
H. Sichtermann
Dio solare greco (per il corrispondente italico e romano v. sol). Sebbene anche i Greci, come tutti gli altri popoli, [...] si elevava la statua colossale, opera di Chares da Lindo (v. colosso); sul continente suoi principali luoghi di culto furono Corinto e Sicione; Pausania (ii, 18, 3) vide ad Argo un altare dedicato a Helios. Più tardi fu assimilato ad altre divinità ...
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KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] donario di Gerone di Siracusa (Paus., vi, 12, 1); 10) Nike aptera donario dei Mantinei (Paus., v, 12, 1). Sicione: 11) statua crisoelefantina di Asklepios con aspetto giovanile (Paus., ii, 10, 3). Delfi: 12) statua di Ermione, donano degli Spartani ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] sempre in auge - fu causa di un fermento, cui successe, all'inizio del VI sec., nell'Attica, come pure a Corinto e Sicione, una reazione disciplinatrice.
La ceramica a figure nere. - Il VI sec. è occupato quasi tutto dalla c. a figure nere, riflesso ...
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Vedi SICELIOTI, Vasi dell'anno: 1973 - 1997
SICELIOTI, Vasi
A. D. Trendall
Gli scavi in Sicilia negli ultimi anni, hanno riportato alla luce una notevole quantità di ceramica a figure rosse, tra cui [...] del IV sec. e che alcuni dei suoi seguaci si stabilissero in Campania (per esempio, il Pittore dell'Orgia, il Pittore di Sicione e il Pittore di Fienga) mentre altri (per esempio il Pittore di Scoglitti, Pittore della Pisside di Agrigento: L.C.S., pp ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...