(gr. Νεμέα) Corso d’acqua della Grecia, nell’Argolide, che segnava il confine tra Corinto e Sicione. Nei suoi pressi si combatté una battaglia fra gli Spartani e la coalizione di Atene, Argo, Corinto [...] e la Beozia, terminata con la vittoria di Sparta (394 a.C.) ...
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LEONTISKOS (Λεοντίσκος, Leontiscus)
L. Guerrini
2°. - Pittore greco, originario di Sicione, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 141) tra i pittori di secondo piano come autore di una Suonatrice d'arpa [...] e di Arato rappresentato come vincitore accanto a un trofeo. Non è possibile indicare se si trattasse della vittoria su Aristippo, tiranno d'Argo (Plut., Arat., 28), avvenuta nel III sec. a. C.
Bibl.: ...
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Nome di due membri della famiglia degli Ortagoridi che signoreggiò in Sicione nei secc. 7º-6º a. C. Il primo di essi non pare fosse tiranno e gli si attribuiva una vittoria olimpica nel 648 a. C.; il secondo, [...] predecessore di Clistene nella signoria, dovette regnare sullo scorcio del sec. 7º a. C ...
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Figlio e discepolo di Pausia di Sicione, fu fra i pittori che trattarono i soggetti più severi (a meno che non si intenda l'aggettivo usato da Plinio come riferito alla severità nella scelta e nell'uso [...] 362 a. C.), sta a dimostrare, con lo svolgimento di soggetti ateniesi e tebani, l'estendersi dell-influsso della scuola sicionia verso l'Attica, e anche l'importanza del pittore. Non è possibile dire se alcune di queste pitture formassero dei gruppi ...
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BRYES (Bryes)
L. Guerrini
Supposto pittore, attivo e probabilmente originario di Sicione, della prima metà del IV sec. a. C., noto solo da un accenno di Plinio (Nat. hist., xxxv, 123) che lo ricorda [...] come padre e primò maestro di Pausias. Il suo nome, che in Plinio compare in forma genitiva (Bryetis), era stato da prima inteso erroneamente come Bryetes.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., ...
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ARISTOLAOS (᾿Αριστόλαος, Aristolaus)
F. Magi
Figlio e discepolo di Pausias di Sicione, fu fra i pittori che trattarono i soggetti più severi (a meno che non si intenda l'aggettivo usato da Plinio come [...] a. C.; essa sta a dimostrare, con lo svolgimento di soggetti ateniesi e tebani, l'estendersi dell'influsso della scuola sicionia verso l'Attica, e anche l'importanza del pittore. Non è possibile dire se alcune di queste pitture formassero gruppi, o ...
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Bronzista greco (attivo 320-280 a. C. circa), figlio di Teniade di Sicione. Fu scolaro di Euticrate, figlio e allievo di Lisippo, e si uniformò allo stile di questo grande artista, senza rivelare una sua [...] ad Albano e a Roma, nel portico di Ottavia. n Ebbe un figlio, di nome Teniade, come il nonno, che (221-216 a. C.) eseguì la statua di Filippo V di Macedonia a Sicione; la sua firma fu trovata su altre basi di statue iconiche di Delo, Oropo e Tanagra. ...
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PITSÀ
A. K. Orlandos
Villaggio della Grecia (nòmos di Corinzia), a occidente di Sicione e di Xylokastro, presso il Golfo di Corinto. Sopra di esso, parallelamente alla costa, si stende una montagna [...] riempirono otto grandi casse che, rimaste a lungo nei magazzini del museo di Corinto, furono poi trasferite al museo di Sicione.
I reperti comprendevano: a) idoletti di terracotta. - Sono databili dal VII fino al Il sec. a. C., per quanto durò ...
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KANACHOS (Χάναχος, Canachus)
G. Carettoni
1°. - Scultore del tardo arcaismo greco, nativo di Sicione nel Peloponneso, la cui attività si svolse nella seconda metà del VI sec. a. C. È la figura più rappresentativa [...] viene ripreso in esame il problema delle scuole di Sicione ed Argo.
Delle altre opere di K. esiste soltanto una mano ed un papavero nell'altra) per il tempio della dea a Sicione; infine una musa che suona la zampogna.
Bibl.: M. Collignon, Sculpt ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...