DIPOINOS (Δίποινος, Dipoenus)
G. Cressedi*
Scultore, allievo e forse figlio, con il fratello Skyllis, del mitico Dedalo (v.) cretese. I due fratelli, nati a Creta durante l'Olimpiade 50 (580-572; Plin., [...] su questo punto la questione sia molto incerta e d'altra parte non si debba esagerare facendo addirittura derivare l'arte sicionia da quella cretese. Certo è però che è stata provata ormai una priorità dello stile "dedalico" in Creta e una seguente ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] e Romani. Al genere mimico appartengono le farse popolari spartane dei deikelìktai, quelle dei fallofori a Sicione e dei fliaci nella Magna Grecia. Il m. poi si sviluppa, con intreccio sia pure rudimentale, in m. prosastico o realistico e in m. ...
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(gr. ῎Αδραστος) Eroe della mitologia greca, uno dei guerrieri che condussero la spedizione dei Sette contro Tebe; unico superstite, partecipò secondo Pindaro alla successiva spedizione degli Epigoni. In [...] , il vincitore nella corsa a cavallo.
Di cori tragici (da intendersi come cori di τράγοι) che avevano luogo a Sicione in suo onore parla Erodoto, mentre le sue raffigurazioni ornavano vasi ma anche oggetti e urne funerarie etruschi. Le vicende ...
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1. Scultore di Focea (prima metà sec. 5º a. C.); Plinio lo ricorda come artista di valore da confrontare con Pitagora, Mirone e Policleto, ma meno noto perché rimase al servizio dei re persiani Serse e [...] Dario e perché molte sue opere erano confinate nella Tessaglia. 2. Pittore di Sicione, nominato da Plinio con Aridice di Corinto. La loro pittura era un semplice disegno senza colori, ma oltre il contorno presentava già dettagli disegnativi interni, ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] Pompei, Milano 1963, p. 79; P. E. Arias, in Enciclopedia Classica, XI, 5, 1963, pp. 403 s.; 408.
2°. - Pittore greco di Sicione, attivo nella seconda metà del III sec. a. C.
È ricordato per aver dipinto la battaglia di Pellene, nella quale Arato di ...
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ALEXIS (῎Αλεξις)
P. Orlandini
Bronzista greco ricordato solamente da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 50) come uno dei diretti scolari di Policleto. Come tale A. fu probabilmente attivo nell'ultimo terzo del [...] V sec. a. C. La Strong ammette la possibilità di identificarlo con l'omonimo padre dello scultore Kantharos di Sicione (Paus., vi, 5, 6). Ma, essendo quest'ultimo scolaro di Eutychides, la Strong suppone che A. fosse scolaro di Policleto il giovane. ...
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(gr. ῞Ηρα) Massima divinità femminile dell’Olimpo greco, figlia di Crono; sorella e sposa di Zeus. Fu la maggiore divinità di Argo, la dea poliade ( E. argiva); e qui fu elevata al grado di moglie di Zeus [...] (mentre a Dodona tale fu considerata Dione). Il culto di E. è attestato specialmente nell’Elide, a Sicione, a Corinto e a Samo; poi in Occidente al promontorio Lacinio presso Crotone ( E. Lacinia), centro religioso dei Greci Italioti. In queste e ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] l'aspetto di satiro, e nacquero Anfione e Zeto. Secondo un'altra tradizione Anfione sarebbe nato da Zeus, Zeto da Epopeo di Sicione che aveva rapito A. Il mito di A. è molto complesso e vario nelle diverse fonti epiche e tragiche. Perseguitata da ...
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Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (v. vol. V, p. 997)
P. Moreno
Alle fonti va aggiunto un epigramma frammentario pervenuto attraverso un papiro, che descriveva un quadro di Apelle concludendo [...] che racchiudevano le tavole degli altri pittori della scuola di Sicione. Un esempio è offerto dal mosaico di Pella con il a mosaico di ciottoli nella patria stessa del pittore, a Sicione, come a Corinto, Megara e Olinto.
A Delo vengono indicati ...
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POLEMONE (Πολέμων, Polĕmo) di Ilio
Giorgio Pasquali
Erudito ellenistico di grande valore. Doveva essere già in fama nel 177-76 a. C., perché fu allora nominato prosseno di Delfi: la stessa iscrizione [...] (Periegesi di Ilio, Intorno alla Samotracia, Dell'Acropoli, Deha Via Sacra, Dei quadri nei Propilei, Dei quadri nella Stoa Pecile di Sicione); ma accanto a questi anche titoli come Dei Tesori di Delfi: noi vediamo ancor oggi con i nostri occhi che in ...
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eumenidi2
eumènidi2 (più spesso Eumènidi) s. f. pl. [dal gr. Εὐμενίδες, propr. «le benevole»]. – Nome con cui erano venerate fin da età remote in Sicione, poi anche in altre città greche, spec. del Peloponneso, le Erinni considerate sotto...