ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] ma una parte cospicua (8 milioni di q) è da tavola. Le regioni dove la coltura è maggiormente estesa sono la Puglia, la Sicilia, il Veneto e l'Emilia-Romagna, seguite da Piemonte, Toscana e Lazio, ma ogni regione ha i suoi vini tipici che alimentano ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] è testimoniata non solo dai numerosi documenti d’archivio redatti in arabo, dalle tante testimonianze artistiche sparse per la Sicilia, dalle descrizioni magnificenti di viaggiatori e di geografi arabi come ibn Jubayr o al-Idrīsī, ma anche, sul piano ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] In questa direzione si mossero anche le indagini quantitative effettuate in Sicilia sempre negli anni Ottanta (Osservatorio linguistico Siciliano) e Novanta (Atlante linguistico della Sicilia) (cfr. D’Agostino & Ruffino 2005).
Un altro costrutto ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] finlandese Oiva Tallgren, Sur la rime italienne et les siciliens du XIIIe siècle (1909), ribadendo la tesi del siciliano illustre e il principio della normalizzazione della rima.
Nel 1909 tornò a occuparsi di linguistica teorica, con un discorso ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] da essere appresa da un napoletano nella stessa maniera in cui il medesimo soggetto apprenderebbe lo spagnolo, il tedesco o il siciliano. Se il Sabazio obietta che il latino è lingua nostra da molto tempo, il Partenio gli può replicare che, come per ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] Torp 2001).
Inoltre la vibrante alveolare lunga [rː] in molti dialetti meridionali si realizza come retroflessa: nel siciliano, nel cosentino (Sorianello & Mancuso 1998), nel sardo (sul complesso rapporto tra vibrante e retroflessione vedi anche ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] pisano,per nozze D'Ancona-Cardoso, Pisa 1904)e lo studio su La patria d'Inghilfredi,Padova 1916,dimostrato lucchese e non siciliano.
Bibl.: Per la biografia del B. sufficiente G. Contini, necrologio, in Italia dialettale,XV(1939), pp. 212-16. Per la ...
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Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] all’immagine di un torrente dalle acque impetuose durante le piogge. A una analoga motivazione si collegano Drago (in Sicilia), Dragone (in Calabria e in Emilia), i Dragoni (ripido torrente, affluente del Ticino). In questo gruppo rientra anche il ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] ) (3 voll., Monaco 1956-1961), il Nuovo dizionario dialettale della Calabria (NDC) di Gerhard Rohlfs (Ravenna 1977) e il Vocabolario siciliano (VS), fondato da Giorgio Piccitto e poi diretto da Giovanni Tropea e quindi da Salvatore C. Trovato (5 voll ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] . Il fenomeno è diffuso soprattutto nell’➔italiano regionale centromeridionale, e in particolare nel dialetto napoletano e siciliano, oltre che in altre lingue di area mediterranea (Sgroi 1986). Altri allocutivi connotano invece registri popolari ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...