VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] 1282 la flotta di Pietro III aveva raggiunto le coste dell'odierna Algeria con l'obiettivo di spiegare le vele verso la Sicilia, quando, inattesa, giunse l'eco di fatti gravissimi in essa avvenuti.
Il 31 marzo 1282, all'ora dei vespri del lunedì di ...
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Patriota, storico e arabista siciliano (Palermo 1806 - Firenze 1889). Oppositore dei Borbone, costretto a un lungo esilio in Francia, fu dapprima fervente mazziniano ma infine appoggiò la soluzione cavouriana. [...] , 3 voll., 1854-72, 2a ed. 1933-38; Biblioteca Arabo-Sicula, 1857-87, testi e traduzioni; Le epigrafi arabiche di Sicilia, 1875-85, in tre parti, ecc.), e da essa allargandosi, con ampia visione, alla storia di tutta l'Italia meridionale durante ...
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Nobile siciliano (m. Palermo 1392); capo dell'opposizione dei baroni siciliani contro Martino I d'Aragona il Giovane, dopo aver assediato a lungo Palermo, fu preso e giustiziato. ...
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Uomo politico siciliano (sec. 16º); viceré di Sicilia, fu uno dei promotori della rivolta (1516) contro Ugo di Moncada, durante la quale si fece proclamare presidente del Regno. Fu mandato in esilio. ...
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Patriota siciliano (sec. 19º); religioso, fu arrestato dai borbonici (1860) per i suoi principî liberali; in seguito fu ministro del Culto con Garibaldi. Eletto deputato (1861), rinunciò al mandato nel [...] 1863 ...
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Uomo politico siciliano (m. 1501 circa), gran ciambellano, governatore di Catania (1463), giustiziere di Sicilia (1463, 1479, 1501), capitano generale e presidente del regno (1475, 1478, 1479), deputato [...] del regno (1499), ebbe anche affidata l'armata contro i Turchi ...
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Cronista siciliano (sec. 13º-14º), nativo di Noto; assistette (1329) all'eruzione dell'Etna, e (1334) fu inviato in missione dal re Federico ad Avignone presso il papa Benedetto XIII. Scrisse una Historia [...] sicula, dal 1282 al 1337 ...
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Uomo politico siciliano (Palermo 1766 - Parigi 1814), avversario dell'assolutismo borbonico, relegato nel 1811 alla Favignana, fu liberato per opera di lord Bentinck e, capo del partito dei "cronici", [...] caldeggiò la costituzione del 1812 e fu ministro degli Esteri (1812). L'anno successivo fu costretto a dimettersi e a emigrare a Parigi ...
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Patriota siciliano (Corleone 1820 - Mezzoiuso 1856); partecipò all'insurrezione di Palermo del genn. 1848 e alla difesa della città nel maggio 1849. In prigione dal 1853 al 1856, riorganizzò, appena libero, [...] una rivolta contro il governo borbonico, subito soffocata; fu fatto prigioniero e fucilato ...
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Uomo politico siciliano (Palermo 1614 - Madrid 1672); presidente del Regno di Sicilia (1635-39), fu poi viceré di Sardegna (1644-49), e del regno di Valenza (1657). Di lui si parlò come di un possibile [...] re di Sicilia all'epoca della congiura Lo Giudice (1649), ma il governo spagnolo non procedette contro di lui. Nel 1667 fu creato cardinale. ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...