FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] le idee anarchiche e socialiste", fino al punto da lodare i provvedimenti repressivi decisi da F. Crispi dopo i moti in Sicilia e in Lunigiana. In realtà, il Crispi subordinava la concessione degli exequatur per le sedi di Milano, Venezia, Bologna e ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] Storia della filosofia italiana, Torino 1966, pp. 864, 879, 882-886, 900, 916 s., 938, 960; G. Parisi, IlTerz'Ordine regolarein Sicilia, Torino 1962, pp. 111 ss.; B. Rarnazzini, Epistolario, a cura di P. Di Pietro, Modena 1964, pp. 17, 27, 105, 212 ...
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LODI, Mario
Adolfo Scotto di Luzio
La famiglia
Nacque a Piadena, in provincia di Cremona, il 17 febbraio 1922 da Ferruccio e da Maria Morbi, primo di tre fratelli (Fausto, di un anno più giovane; Sergio, [...] tutta evidenza, di staccare, nel nome di un presunto sapere professionale della scuola, la figura del pedagogista siciliano dalla presenza ingombrante e ormai dannata del suo maestro, Giovanni Gentile. L’opzione didattica rappresentava insomma la ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] e di miseria, tanto profondamente legata alla realtà italiana, con il linguaggio di un western fordiano, comunicando al paesaggio siciliano, arido e grandioso, alla figura del protagonista, che lo attraversa a cavallo indossando il doppio petto e un ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] cultura e nel '14 dette vita al Conciliatore (dopo aver tradotto, dietro invito di D'Annunzio, La figlia di Iorio in siciliano, La figghia di Joru, poi rappresentata, dalla compagnia di Giovanni Grasso a Roma nel settembre '14).
L'atteggiamento del B ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] 3 nov. 1545, scrivendo per la prima volta a H. Bullinger, il M. accennò alle sue divergenze con il siciliano Camillo Renato, sorte in precedenza e incentrate prevalentemente sul dogma eucaristico, rispetto alle quali il Curione, da Losanna, aveva già ...
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FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] della S. Sede, all'arbitrato del re d'Inghilterra nel conflitto tra il re francese e quello aragonese apertosi in seguito al Vespro siciliano e alla cattura del principe di Salerno, il figlio di Carlo d'Angiò. Il F., prevedendo che la sua assenza si ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] segreteria incaricandolo di gestire i rapporti con gli Esteri. E proprio in questo ruolo fece da intermediario fra lo statista siciliano e l’abate cassinese Luigi Tosti per la restituzione della rendita di S. Paolo alla S. Sede, durante quello che ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] diventò l'organo dell'A., e, dalla fine di luglio, fu finanziato in massima parte dal comm. Filippo Pecoraino, un ricco siciliano proprietario di mulini e del quotidiano L'Ora di Palermo.
Ai due ministeri Facta del 1922 l'A. partecipò come ministro ...
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CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] sono presenti quattro dialetti (approssimati), affidati a quattro tipi regionali italiani (il bergamasco, il veneziano, il napoletano, il siciliano). Il C. inventò anche gli intermezzi (il carro della Fama; il ritorno dei poeti del passato; le nuvole ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...