GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] 1674, pp. 175, 372; J.-J. Berthier, L'église de la Minerve à Rome, Roma 1910, p. 303; L. Lopresti, Tre sculture di un siciliano a Roma, in L'Arte, XXX (1927), pp. 89-96; A. Riccoboni, Roma nell'arte. La cultura nell'Evo Moderno, Roma 1942, pp. 251 ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] nel 1602, anno della sua morte, in contrasto con l'affermazione di Baglione che lo dice morto ottuagenario (Hess - Röttgen, in Baglione, 1995, p. 563). Sarebbe stato figlio di un "dipintore insigne" il ...
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Scultore, intagliatore, fonditore e architetto siciliano, di cui si hanno notizie dal 1550 al 1584. Le numerose statue per la Certosa di Pavia e per il Duomo di Milano (tra le quali spicca la Maddalena) [...] denotano una personalità eclettica, il cui merito consiste nell'aver trasmesso alla statuaria lombarda qualche modulo proprio all'arte toscana ...
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Architetto siciliano (sec. 18º). Si formò probabilmente con il cognato R. Gagliardi, interpretandone in maniera classicheggiante i modi barocchi; fu attivo soprattutto a Noto (palazzo Ducezio, ora municipio, [...] 1746; chiesa di Montevergine, 1748; ecc.) ...
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Scultore siciliano (m. 1524). La sua prima opera (1503) è la Madonna del soccorso nella parrocchiale di Sciacca, in collaborazione con G. Mancino; notevoli la grande pala marmorea (1512) della chiesa madre [...] di Calatafimi e il portale (1524) della cattedrale di Trapani ...
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Pittore siciliano (n. 1467 - m. forse 1542) di cui rimangono due tavole con la Madonna tra Santi, l'una nel museo di Siracusa (1497), l'altra nella chiesa di S. Maria degli Angeli a Palermo (1528), le [...] quali rivelano un artista non insensibile all'influsso di A. Solario e J. Hispano ...
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BELLAVIA, Marcantonio
Mario Pepe
Siciliano, se ne ignorano sia il luogo sia la data di nascita. Può solo stabilirsi, per evidenza di documenti, che tra l'anno 1668 e il 1670 egli era a Roma, dove svolse [...] , p. 123; IV, ibid.1871, p. 478; A. Bertolotti, Alcuni artisti siciliani a Roma nei secoli XVI e XVII, in Arch. stor, siciliano, n. s., IV(1879), pp. 162 s.; Id., Artisti bolognesi... in Roma, Bologna 1885, pp. 177 s.; G. Filangieri, Documenti per la ...
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SELINOS (Σέλινος, Σελινοῦς)
A. Gallina
Divinità del fiume siciliano che ha lo stesso nome, rappresentato come un giovane (in atto di sacrificare davanti ad un altare; nudo con un oggetto nella mano destra), [...] ., XLIII, 1925, p. 5 ss.; A. Baldwing Brett, Catalogue of Greek Coins in Boston, Boston 1955, p. 46, n. 319; P. Naster, Collect. L. De Hirsch, Bruxelles 1959, p. 103 ss., nn. 526-531; G. E. Rizzo, Monete greche della Sicilia, Roma 1946, p. 165 ss. ...
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Pittore (Palermo 1838 - ivi 1915). Fu il più importante paesaggista siciliano. Allievo di F. Palizzi a Napoli, lavorò sia in questa città sia a Palermo, dedicandosi alla pittura di paesaggio (Presso il [...] Vesuvio, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Veduta di Palermo, Palermo, Museo Municipale) ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...