MACCHERONICA, LETTERATURA
Attilio Momigliano
Non si deve confondere il maccheronico con i linguaggi ibridi, col latino grosso, col fidenziano. Per maccheronico s'intende quel linguaggio che è costituito [...] rappresentano non sconsigliasse questa fatica. I maccheronici italiani posteriori al Folengo sono, per citarne qualcuno: Partenio Zanclaio, siciliano; Bartolomeo Bolla da Bergamo; Cesare Orsini, che passò per un secondo Folengo e interessa, non per ...
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MILLER, Arthur
Drammaturgo nordamericano, nato a New York il 17 ottobre 1915; si diplomò in lettere nel 1938 nella Guild, e fece per qualche tempo il giornalista. Come autore di teatro esordì nel 1944
Al [...] protagonista, lo scaricatore Eddie Carbone, s'invaghisce della figliastra, e viene ucciso per aver denunciato un siciliano sbarcato clandestinamente. Seguì The misfits (1957) che, scritto originariamente come copione cinematografico, ha ricevuto dal ...
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PISTACCHIO (fr. pistachier, pistache; sp. alfonsigo, arbol de los pistachos; ted. Pistazie, grüne Pimpernuss; ingl. pistachio, pistachio nut)
Domenico Lanza
S'indicano con questo nome tanto l'albero [...] razza derivata per via di coltura da P. terebinthus L. Oggi il pistacchio è coltivato estesamente nell'Asia Minore, in Sicilia e a Tunisi; la sua coltura in altri punti del Mediterraneo non ha importanza. La produzione maggiore e migliore è quella ...
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Scrittore, nato a Napoli il 1° settembre 1915. Laureato in filosofia, giornalista, si mostra particolarmente legato alla sua città, il cui presente e passato egli riconosce spesso in forme di vita scanzonate [...] 1972; A. Mele, L. Compagnone, in AA.VV., Letteratura italiana. I contemporanei, v, Milano 1974, pp. 865-85; E. Siciliano, in Corriere della sera, 11 febbraio 1979; M. Pomilio, L. Compagnone, in Dizionario della letteratura mondiale del '900, Roma ...
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SAITTA, Armando
Vittorio Criscuolo
– Nacque a Sant’Angelo di Brolo (Messina) il 15 marzo 1919, ultimo di quattro figli, da Francesco Paolo, proprietario di una piccola fabbrica di sapone, e da Maria [...] negli ambienti universitari pisani. Proprio per incarico di Calogero si trovò, nel 1936 in uno dei viaggi fra Pisa e la Sicilia, a far visita a Napoli a Benedetto Croce. Ma fondamentale fu soprattutto, per la sua formazione di storico, il legame con ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] dal punto di vista della raccolta fossero quelle di cui si era consolidato un corpus a opera di uno studioso, come «per la Sicilia il Pitré con i 4 voll. di Fiabe e racconti popolari, per la Calabria il Di Francia e il Lombardi-Satriani e per ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] nel Regno. Ludovico la accettò e nella sua qualità di tutore di C. il 20 apr. 1255 riconobbe Manfredi come baiulo del Regno di Sicilia e gli concesse la tutela di C. per il Regno e libertà di azione.
Dopo la morte del re dei Romani Guglielmo d'Olanda ...
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FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] di Napoli...,in Campania sacra, XV-XVII (1984-86), pp. 53 n., 54, 55 n., 59, 61, 63 s., 67, 83, 293; G. Giarrizzo, La Sicilia dal '500 all'Unità, in Storia d'Italia (UTET), XVI, Torino 1989, pp. 470-515; P. Collura, Il giansenismo e i cassinesi in ...
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CHIARAMONTE (Chiaromonte), Manfredi, conte di Modica
Salvatore Fodale
Figlio illegittimo di Giovanni (II) il Giovane (m. nel 1342), fu il terzo della famiglia con questo nome. In data imprecisata divenne [...] e di Piazza del 14 ott. 1362. Soltanto il C., il quale nell'ottobre 1361 era stato nominato dagli Angioini ammiraglio di Sicilia e vicario regio nell'isola e nel ducato di Calabria, si mantenne fedele a Napoli, benché avesse trattato anche lui col re ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] 1598 al 1602. Certo è che nel 1603 il B. era a Roma poiché questa data compare sulla cornice del ritratto del pittore siciliano Tommaso Laureti nell'Accademia di S. Luca di Roma (inv. 439): nella stessa Accademia egli firmava un documento il 18 febbr ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...