Città della Sicilia settentrionale nella provincia di Palermo, sede vescovile e già capoluogo di circondario, posta su di un'altura prospiciente la costa del Tirreno ai piedi d'una nuda e. ripida roccia. [...] sic., n. s., Palermo 1928, pp. 67 seg., 93, 101 seg.; G. Giambruno e L. Genuardi, I capitoli delle città demaniali di Sicilia, Palermo 1918, p. 237 seg.; A. Salinas, Di alcune iscrizioni cefalutane del sec. XIII, in Arch. stor. sic., n. s., IV (1879 ...
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Antica stirpe medievale italiana che, secondo una tradizione familiare, trae la sua origine dai consoli (o ipati) e duchi di Gaeta (sec. IX-1032). Ad essa si è voluto attribuire da taluno papa Gelasio [...] sotto Alessandro Farnese in Fiandra (1583-96). Francesco IV, grande di Spagna, fu governatore di Milano (1660-62) e viceré di Sicilia (1662-67). Le numerose legazioni e il fasto dell'epoca ridussero durante tutto il sec. XVII e XVIII i Caetani di ...
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GIAMBOLOGNA
Igino Benvenuto Supino
. Jehan Boulogne detto il G., scultore, nacque a Douai nel 1529, morì a Firenze il 13 agosto 1608. Il padre voleva farne un notaio, ma il giovine nel 1540 si recò [...] il Filisteo. Nel 1563, decisa da Pio III l'erezione sulla Piazza Maggiore di Bologna di una fontana, il pittore siciliano Tomaso Laureti che aveva preparato il disegno additò il G. come colui che avrebbe potuto svilupparlo. La fusione delle figure ...
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LANCIA
Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto
. Famiglia che discende dal marchese Guglielmo del Vasto conte di Loreto, cioè da uno dei rami in cui s'erano divisi gli Aleramici (v.). Il suo periodo di maggior [...] rimasto fedele e caro al re Aragonese, ottenne la loro grazia e la restituzione di tutti i loro feudi.
I L. di Sicilia discendono dal figlio di Galvano: Galeotto, e da Cubitosa d'Aquino, nipote di Federico II e germana del Santo. Ebbero figlio Pietro ...
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NEBRIJA (o Lebrija), Elio Antonio de
Salvatore Battaglia
Umanista e grammatico spagnolo, che assunse il nome da Nebrija o Lebrija, il suo paese natio, a sostituzione del cognome paterno Martínez de [...] esperienza delle due lingue. Uno dei suoi allievi, Luigi Cristoforo Scobar, lo ripubblicò, aggiungendovi la traduzione in dialetto siciliano (Venezia 1519, per i tipi di Bemardino Benalio). Il N. inoltre scrisse sulla maggior parte dei soggetti ...
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. Dopo la distruzione di Gela, a opera dei Mamertini, nel 282 a. C., Finzia, divenuto tiranno d'Agrigento, compì la devastazione della città perché i nemici non si avvalessero della sua posizione, e ne [...] manca chi ritiene invece che Gela non sia più risorta e che quindi le due iscrizioni più recenti siano da considerarsi false.
Bibl.: J. A. Holm, Storia della Sicilia, trad. Del Lago e Graziadei, II, Torino 1901, p. 515; E. Pais, in Archivio storico ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] l'École des Chartes", 41, 1880, pp. 570-607.
F. Brandileone, Il diritto romano nelle leggi normanne e sveve del Regno di Sicilia, con una introduzione di B. Capasso, Torino 1884.
A. De Stefano, Federico II e le correnti spirituali del suo tempo, Roma ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] giungere ad un accordo (documentata anche per il 1176-77 e nel 1183) offriva vantaggi non solo a lui e al re siciliano, ma anche al papa. Per la prima volta, dopo anni di lotta accanita, si presentava la possibilità concreta di equilibrare i rapporti ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] croce», luci «luce»). Fanciullo (1996: 11-29) ha però persuasivamente argomentato a favore della (relativa) recenziorità del vocalismo siciliano: esso si sarebbe evoluto nell’alto medioevo a partire dal sistema comune a sette vocali e a quattro gradi ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] L. Atti del Convegno, Messina… 1987, a cura di P. Crupi, Marina di Patti 1989; F. Giannetto, L'unitarismo lafariniano e la Sicilia dal 1856 al 1860, in Arch. stor. messinese, LVI (1990), pp. 125-179. Molti riferimenti all'azione politica del L. in: R ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...