ADENOLFO
Francesco Giunta
Nato nella prima metà del sec. XII e divenuto camerario in Sicilia in epoca imprecisata, ebbe una parte rilevante in tutti quegli intricati avvenimenti della storia di Sicilia [...] a cura di G. B. Siragusa, Roma 1897, in Fonti per la storia d'Italia, XXII, pp. 42, 48-50, 72; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, II, Paris 1907, pp. 180, 271-275, 283: G. B. Siragusa, Il regno di Guglielmo I in ...
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ALAGONA, Blasco, il Vecchio
Francesco Giunta
Aragonese, nato nella prima metà del sec. XIII, risulta già in Sicilia anteriormente al novembre del 1285, in quanto in questo tempo fu in Messina tra i [...] accusa di peculato. Era da poco tornato in Sicilia e si accingeva a riprendere la guerra, godendo dell 358, 383-386, 423-427, 439-440, 441-442; M. Amari, La guerra del Vespro siciliano, II, Milano 1886, pp. 212, 257, 279, 289, 307, 329-332, 340-342, ...
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Figlio (n. 1254 - m. Napoli 1309) di Carlo I d'Angiò; principe di Salerno (1271), aveva sposato (1270) Maria di Ungheria, erede di quel trono. Fatto prigioniero (1284) dagli Aragonesi durante la guerra [...] di diritto per la morte del padre (1285). Proseguì fino al 1302 senza successo la lotta per la riconquista della Sicilia, e probabilmente per necessità di denaro distrusse la ricca colonia saracena di Lucera (1300). Intanto in Ungheria, morto il re ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] tentata, e il Capibrevio è stato sino ad ora utwzzato, più che come fonte delle dottrine giuridiche correnti nel Regno di Sicilia tra i secc. XV e XVI, piuttosto come fonte per la storia locale, in virtù della minuziosa descrizione dei territorio e ...
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Famiglia normanna, di piccoli feudatari di Hauteville-le-Guichard (od. dipartimento della Manica), il cui primo personaggio è un Tancredi (sec. 10º-11º). I figli di lui, valorosi, avidi e senza scrupoli, [...] "Gran Conte" ed ebbe la "legazia apostolica", 1098) e l'unione dei domini nelle mani di Ruggero II, il Regno di Sicilia (riconosciuto come tale dall'antipapa Anacleto II nel 1130, riconfermato da papa Innocenzo II nel 1139). A Ruggero II successero ...
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Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso dalla Sicilia. Perdonato dal re Ferdinando I, riebbe cariche e onori. ...
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Nipote (sec. 13º) di re Manfredi, e suo vicario per la Calabria e la Sicilia; espugnò varie città e fortezze (1261). Caduti gli Svevi, tentò invano la sorte con Corradino a Tagliacozzo (1268). ...
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Nobile napoletano (n. 1572 - m. 1622); gran conestabile e grande ammiraglio del Regno di Sicilia, capitano generale di Catalogna, viceré di Barcellona; cooperò alla cacciata dei Mori dal Regno di Valenza [...] (1609) ...
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Console romano (132 a. C.), conquistò Tauromenio ed Enna, soffocando la ribellione servile in Sicilia, capeggiata da Euno; riordinò le terre rioccupate come se si trattasse di una nuova provincia. ...
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ACETO CATTANI, Pietro Errigo
Francesco Brancato
Secondogenito di Giovanni, nacque a Palermo attorno al 1815.Rimasto in Sicilia allorché il padre, compromesso nei fatti del 1820, fu, nell'agosto 1823, [...] e 4262 (Vigilanza usata dalla Polizia:1850); filza 652, doc. 7306 (Stato di siciliani emigrati o espulsi o dimoranti in Sicilia, ma impediti di conferirsi a Napoli, 1850); Archivio della Società napoletana di storia patria, Carte d'Ayala, sub-voce.
G ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...