Nome dello schiavo Salvio (m. 102 a. C.), quando nella guerra servile in Sicilia fu eletto re degli schiavi ribelli (104) e pose la corte a Triocala. Dopo la morte di T. la lotta fu proseguita da Atenione. ...
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Uomo politico siciliano (Palermo 1745 - Catania 1827); considerato il più ricco signore di Sicilia, nel 1797 fu catturato in mare da pirati tunisini, ai quali dovette pagare un enorme riscatto. Durante [...] la rivoluzione palermitana del 1820 fu a capo della giunta che concluse la convenzione di Termini con F. Pepe, poi violata dal governo napoletano ...
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Storico greco-siculo (metà del sec. 4º a. C.); nella sua Storia di Sicilia, svolse per la prima volta la leggenda di Romolo e delle origini di Roma. Scrisse anche 4 libri Ad Aminta (matematico e filosofo), [...] nei quali sosteneva che dottrine di Epicarmo avevano influito sulla teoria platonica delle idee ...
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Comune della prov. di Palermo (529,2 km2 con 36.273 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 310 m s.l.m., su un terrazzo alle falde del Monte Caputo (670 m), ai margini meridionali della Conca d’Oro. Mercato [...] il turismo.
Sul luogo dove in età araba esisteva un modesto centro agricolo di nome Balharā, Guglielmo II re di Sicilia fece costruire (nel 1174) il duomo col monastero benedettino; intorno a essi sorse la città, elevata a sede arcivescovile da ...
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GRANATELLI, Franco Maccagnone principe di
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Palermo il 21 luglio 1807, primogenito di Goffredo, principe di Granatelli, e di Emanuela Di Blasi. Studiò nel collegio dei [...] 1850, parte II, pp. 113, 173, 177 n., 181 n., 193 e n.; V. Ragona [G. Carnazza], La politica inglese e francese in Sicilia negli anni 1848-1849, Parigi 1853, p. 101 e n.; G. La Farina, Epistolario, a cura di A. Franchi, I, Milano 1869, pp. 557 ...
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Inglese di nascita (sec. 12º), fu inviato da Enrico II d'Inghilterra in Sicilia come precettore dei figli di Guglielmo I. A Palermo esercitò grande influenza politica, specialmente durante il regno di [...] Guglielmo II, come cancelliere; giovandosi di questa posizione, tramò contro il sovrano. Divenuto arcivescovo di Palermo nel 1169, resse la diocesi per venticinque anni, e costruì la cattedrale (1185). ...
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AIELLO, Niccolò d'
Mario Del Treppo
Figlio di Matteo, vicecancelliere del Regno di Sicilia, divenne arcivescovo di Salerno nel 1181. Il primo suo atto a noi noto è la consacrazione del tempio di Montevergine, [...] nelle cose spirituali. Durante la lotta tra re Tancredi e l'imperatore Enrico VI, per la successione del Regno di Sicilia, mentre l'arcidiacono salernitano Aldrisio passava dalla parte imperiale, l'A. fu uno dei più strenui campioni del partito ...
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Quinto figlio (1716-1788) di Filippo V di Spagna, ma primogenito dei nati dal suo secondo matrimonio con Elisabetta Farnese; per parte della madre, nata da un Farnese figlio d'una Medici, ereditò la successione [...] Medici, allorché la guerra di successione polacca gli aprì campo più vasto. Le truppe spagnole conquistarono i regni di Napoli e di Sicilia, dei quali C. assunse il titolo di re (1734 e 1735), che gli fu riconosciuto dal trattato di Vienna del 1738 ...
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Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). N. visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita [...] pubblica. I suoi molteplici scritti mostrano la ricerca di un modello positivo di comportamento morale e politico, e insieme un netto rifiuto del Romanticismo sentimentale. C'è in lui una esigenza di maturità ...
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RICCARDO DI SAN GERMANO
LLidia Capo
È il maggior cronista del Regno di Sicilia nell'età di Federico II, apprezzato per la ricchezza e l'onestà dell'informazione, più discusso per la qualità e il senso [...] un suo centro, un suo protagonista, che non è Montecassino, e nemmeno più il papato, ma il re e il Regno di Sicilia. È improbabile che R. abbia proseguito il primo testo oltre la morte dell'abate che glielo aveva chiesto (luglio 1227), tanto più ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...