Patrizio bizantino, comandava nel 964 la flotta bizantina per la riconquista della Sicilia: sbarcò a Messina e la occupò, ma fu sorpreso dagli Arabi, che gli distrussero la flotta e lo tennero per breve [...] tempo prigioniero. Nel 965, durante la campagna condotta su terraferma dall'Asia Minore verso la Siria dall'imperatore Niceforo Foca (963-969), conquistò l'isola di Cipro, assicurando all'Impero il dominio ...
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Patriota e letterato (Mantova 1835 - Montichiari 1886); volontario nel 1859, fu in Sicilia con i Mille; segretario di A. Depretis nel 1862, presto lasciò l'incarico per tornare con G. Garibaldi e fu con [...] lui di nuovo nell'Aspromonte; deputato nel 1865, partecipò anche alle campagne del 1866 e del 1867; nominato (1874) prof. di letteratura italiana nell'univ. di Palermo e trasferito poi in quella di Padova, ...
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AYALA, Sebastiano d'
Giuseppe Nuzzo
Nato di nobile famiglia a Castrogiovanni in Sicilia il 28 febbr. 1744, entrò giovanissimo, nel 1759, nella Compagnia di Gesù. Compiuti gli studi a Palermo, fu mandato [...] a cura di Ø. Andreasen, I, Copenhagen und Leipzig 1937, pp. 66, 104 s.; D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. Decimottavo, III, Palermo 1827, pp. 194 s., 417 s.; E. De Tipaldo, Biogr. degl'italiani illustri, I, Venezia 1834 ...
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(gr. Θάψος) Nome antico della piccola penisola di Magnisi, sulla costa orientale della Sicilia. Vi si sviluppò una cultura del Bronzo medio che ebbe una vasta espansione in molta parte della Sicilia. [...] L’abitato presenta due fasi di sviluppo: la più antica, caratterizzata da strutture a pianta circolare o quadrangolare la seconda da una distribuzione spaziale di tipo protourbano con strutture a pianta ...
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tarì Moneta aurea di origine araba. Intorno al Mille i califfi fatimiti di Sicilia emisero una gran quantità di t., ognuno corrispondente a un quarto del dīnār d’oro arabo e perciò detto quartiglio. Furono [...] poi coniati dai principi normanni di Amalfi e di Salerno. Con i re aragonesi apparve in Sicilia il t. d’argento del valore di 2 carlini; in seguito anche il doppio carlino del Regno di Napoli prese il nome di tarì.
Moneta divisionale dell’Ordine di ...
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Figlio (Medina del Campo, Valladolid, 1379 circa - Igualada 1416) di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora sorella di Martino re d'Aragona; alla morte del fratello Enrico III di Castiglia (1406) fu coreggente del regno in nome del giovane nipote Giovanni II. Morto Martino, un'assemblea di delegati aragonesi e valenzani riunita a Caspe lo proclamò re d'Aragona (28 giugno 1412). Nel suo breve regno si ...
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LIBERTINO
Gianluca Borghese
Non si conoscono le origini e l'anno di nascita di L., pretore della Sicilia sul finire del VI secolo, noto solo attraverso l'epistolario di papa Gregorio I Magno.
Nell'organizzazione [...] dell'eresia nella sua diocesi. Nell'aprile 595 Gregorio I indicò L. al rettore del Patrimonio di S. Pietro in Sicilia, il diacono Cipriano, come l'autorità pubblica dalla quale poteva sperare la punizione dei chierici della diocesi di Siracusa dediti ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] pp. 9-32; Boll. d'Arte, IV, 1910, p. 201; XLVII, 1962, p. i ss.; Festschrift für H. Kiepert, 1898, pp. 197-206; La Sicilia artistica ed archeologica, I, 1887; II, 1888; III, 1889; Not. Scavi a partire dal 1877 e ss.; Rend. Accad. Lincei, 5a serie, VI ...
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Figlia (n. 1404 - m. 1463) di Luigi II d'Angiò, re titolare di Sicilia. Sposò (1422) Carlo conte di Ponthieu, poi Carlo VII re di Francia. Fondò molte pie istituzioni. ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...