ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] . La politica interna e i problemi finanziari di Enrico III fecero cancellare il nome di Edmondo dalla lista dei possibili re di Sicilia, ma in questo momento i rapporti tra l'A. e l'Inghilterra erano tali da influenzare l'atteggiamento del cardinale ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] .
Il 28 marzo 1763 giunse al D. la nomina a cameriere segreto di Clemente XIII; subito dopo, lasciò Roma per Napoli, la Sicilia e Malta, primo di una lunga serie di viaggi che da allora in poi ebbe agio di compiere, mosso dal gusto, tipico dell ...
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CERDÁ y LLOSCOS, Antonio
Alfred A. Strnad
Nacque nel 1390 a Santa Margherita nell'isola di Maiorca nelle Baleari da nobile famiglia che vantava la propria discendenza dalla dinastia dei re locali, ed [...] S. R. E. cardinalium, II,Romae 1677, col. 969; G. J. Eggs, Purpura docta, III-IV, Monachii 1714, pp. 142 s.; R. Pirro, Sicilia sacra, a cura di A. Mongitore, I, Panormi 1723, p. 421; C.D. Gallo, Annali della città di Messina, II,Messina 1758, pp. 331 ...
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DIONISIO (Dionisius, Dionysius)
Norbert Kamp
Non conosciamo la provenienza di D., ma è stata fatta l'ipotesi che egli fosse originario di Teramo o di Brindisi, senza che però ci siano testimonianze probanti. [...] Teramo dialoghi sette, a cura di G. Pannella, Teramo 1893, p. 54; C. A. Garufi, I documenti ined. dell'epoca normanna in Sicilia, I, Palermo 1899, pp. 103-106 n. 45 (con la data falsa del 1168 invece che del 1172); Codice diplom. amalfitano, a cura ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] assai più contenuta di alcuni suoi contemporanei. La preferenza per la lingua toscana non impedì al G. di verseggiare anche in siciliano (un intero canzoniere si conserva nel ms. 2Qq.b.23, cc. 43-45 della Bibl. comunale di Palermo) e in castigliano ...
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(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] introdotto a Roma il culto della V. Ericina (lat. Erycina), che deriva il suo nome da quello del Monte Erice, in Sicilia, dove sorgeva un santuario dedicato ad Afrodite, che potrebbe aver fatto sentire il suo influsso nella concezione di V. già in ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] . Tommasi, Fonti epigrafiche dalla Domus Templi di Barletta per la cronotassi degli ultimi maestri provinciali dell'ordine nel regno di Sicilia, in Militia Sacra. Gli ordini militari tra Europa e Terrasanta, a cura di E. Coli, M. De Marco, F. Tommasi ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] dalla Spagna e successivamente ordinò al figlio Ferdinando di adottare uguale provvedimento per i Regni di Napoli e di Sicilia. Analoga richiesta fu avanzata nello stesso anno anche dal ministro Tillot, che guidava il Ducato parmense e che perseguiva ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] a Torino, «Il Giornale del mattino» a Firenze, «Il Quotidiano» a Roma, «Il Domani d’Italia» a Napoli e «La Sicilia del popolo» a Palermo. Nonostante la Democrazia cristiana fosse il partito di maggioranza relativa e dunque godesse di ampio potere nel ...
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DAZIO, santo
Gabriella Braga
Non si sa quando e dove sia nato; si ignora anche il casato, essendo priva di qualsiasi fondamento la notizia che appartenesse alla famiglia Agliate, tramandata anche da [...] di Milano dalle origini al secolo XVI, in Arch. ambrosiano, XLIV, Milano 1982, pp. 39-43; F. Burgarella, Bisanzio in Sicilia e nell'Italia meridionale: i riflessi politici. in Il Mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, in Storia d'Italia, III,Torino ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...