(gr. Πυϑία) Antica sacerdotessa che a Delfi dava i responsi dell’oracolo di Apollo Pizio; le era prescritta la verginità. Ricevuta la richiesta degli interroganti, la p., penetrata nell’adito del tempio, sedendo sull’aureo tripode cadeva in estasi e pronunciava parole sconnesse che il sacerdote addetto parafrasava in versi ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] 10 S., come quello riportato da Varrone (S. persiana, libica, delfica, cimmeria, eritrea, samia, cumana, ellespontica, frigia, tiburtina), e anche F. Barbieri (1481), che distinguevano fino a 12 Sibille. Il tema, diffuso in tutta Europa, ebbe grande ...
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Pittore (Münster, Vestfalia, 1496 - ivi 1547), risentì della pittura fiamminga e olandese. Eseguì per il duomo di Münster una tavoletta votiva (1538) e una serie di dipinti (1540 circa) con Sibille e Profeti [...] (Sibilladelfica, Louvre; Millesius, Münster, Landesmuseum). Fu efficace ritrattista (Ritratto del figlio Hermann, 1541 circa, Berlino, Gemäldegalerie). La sua attività a Münster fu proseguita dai due figli, suoi allievi: Hermann tom R. (Münster, ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] l'infervorarsi dell'ispirazione e della foga del maestro dalle prime parti alle ultime della sua creazione. La Sibilladelfica fissa lo sguardo estatico, agitata dalla profezia, fremente nelle labbra: il suo atteggiamento sta per risolversi; nel suo ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] Giudizio universale di Michelangelo dalla cappella Sistina e in quelle con Gioele, il Profeta Ezechiele, Geremia e la SibillaDelfica, appartenenti a una serie di sei lastre con IVeggenti (Roma, Gabinetto naz. delle stampe), tutte realizzate dal suo ...
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SIMONETTA, Carlo
Alessandra Casati
– Figlio di Giovanni Battista e di Maddalena Frigerio, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita.
Sebbene le notizie sui suoi esordi come scultore [...] in Camposanto (Casati, 2017, p. 636 nota). Nel 1685, su incarico della Fabbrica del duomo, iniziò a scolpire una SibillaDelfica (Annali..., 1885, pp. 20 s.), e nel 1686 gli fu commissionata la Carità per la decorazione del battistero. Nel 1688 ...
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MAESTRI, Giovan Battista, detto il Volpino
Micaela Mander
Figlio del pittore Paolo Antonio (cfr. Bonazzoli), non si conoscono il luogo e la data della nascita, che dovette avvenire attorno al 1640.
La [...] del panneggio, nelle posture arcuate e nelle composizioni organizzate per contrapposizioni. I volti, in particolare quello della SibillaDelfica, sono ormai idealizzati, la loro espressione è sempre estatica, mentre la resa psicologica si fa più ...
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DE ANGELIS, Domenico
Olivier Michel
Figlio di "Bartholomeo Turreggia vel De Angelis" e di Maria Ursula Baldelli. nacque il 15 febbr. 1735 a Ponzano (provincia di Roma) e venne battezzato nella parrocchia [...] (23 luglio 1785, n. 29, p. 229). Questo giornale menziona anche, alla stessa data, una SibillaDelfica e più tardi (6 genn. 1787, n. 1, p. 2) una Sibilla Eritrea che sono andate perdute.
Sempre nel 1785 terminò una grande pala d'altare per la chiesa ...
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BONAZZA, Giovanni
Hugh Honour
Nacque nel 1654 probabilmente a Venezia: è il fondatore di una delle più importanti famiglie di scultori operosi nel Veneto nella prima metà del sec. XVIII. Sembra abbia [...] ). Nel 1719 per il giardino imperiale d'estate a Pietroburgo completò l'Alba, il Meriggio, la Sera, la Notte, la Sibilladelfica. Per il giardino della villa Pisani a Stra, nel 1720, eseguì 12 statue gigantesche di divinità in pietra di Custoza.
È ...
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Poeta greco (Leucade 1884 - Atene 1951). Formatosi nel clima della cosiddetta Scuola dell'Eptaneso, maturò una grande sensibilità per la lingua demotica e acquisì diretta conoscenza di molte letterature [...] a un centro internazionale di cultura ("Università delfica"), che promuovesse la fratellanza universale e il deboli, sul piano della rappresentatività, le successive tragedie (Σίβυλλα "Sibilla", 1940; ᾿Ο Δάιδαλος στὴν Κρήτη "Dedalo a Creta", ...
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sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate a un culto oracolare fisso, ma di profetizzare...
delfico
dèlfico agg. [dal lat. Delphĭcus, gr. Δελϕικός] (pl. m. -ci). – Di Delfi, antica città della Grecia, nella Focide, famosa per l’oracolo e il santuario di Apollo: l’oracolo d.; la sibilla d.; tripodi delfici. Nell’uso letter., riferito...