PIROTECNIA
Mario Jona
. È l'arte della fabbricazione dei fuochi d'artificio, composizioni di materie combustibili che producono effetti di fuoco brillanti per varietà, forma, luce e colore. Si usano [...] lancio di messaggi, ecc. Essa comprende razzi da segnalazione diurna o notturna, con paracadute o senza, razzi sibilanti e razzi lanciamessaggi, proiettili illuminanti e incendiarî, bombe fumogene, pallottole a scie luminose per armi portatili o per ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] pa[ʃ]e, a[ʒ]evole), perché è appunto il rilievo fonologico della collisione di tali allofoni di /ʧ/ e /ʤ/ con le sibilanti palatali provenienti da -sj- ad averne reso possibile la precoce registrazione grafica (ascievolemente in Fantino da San Friano ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] /, /ʎ/, /l/ e /r/ (impero); una vibrante, seguita da quasi qualsiasi consonante a parte le palatali (marmo, sport); una sibilante (sdegno), spesso parte di un nesso composto da soli elementi sordi (asta); una laterale (alto), che compare anche spesso ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] del G. sono infine connessi i suoi interessi nel campo della fonetica (testimoniati, tra l'altro, dall'articolo Le palatali sibilanti italiane e la loro trascrizione fonetica, in Lingua nostra, XV [1954], pp. 76-84, con una nota di B. Migliorini ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] /s/ intervocalica che caratterizza le varietà settentrionali. La distinzione tra le ➔ fricative alveolari /s/ e /z/ (➔ sibilanti) nel contesto intervocalico è una caratteristica limitata a varietà toscane. Per quanto la funzionalità distintiva dell ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] ) ma a quello più resistente fonomorfologico (per es., l’oscillazione tra scempiamenti e geminazioni, tra palatali e sibilanti).
La spinta decisiva all’assimilazione petrarchesca e conseguentemente a una più stabile omogeneità della lingua viene data ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] seguono la fonetica dell'ebraico e del fenicio. L'esplosiva enfatica ḍ > q è più tardi > ‛ (ebr. ṣ). Nel trattamento delle sibilanti, nel passaggio ġ > ‛ e ḫ > ḥ, l'aramaico s'accompagna all'ebraico. Più tardo, forse, è il fenomeno della ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] lo spagnolo, l’unica lingua romanza che gli si avvicini per questo tratto, ha però numerose parole terminanti in consonante (specialmente sibilanti, liquide e nasali);
(d) l’italiano è l’unica lingua romanza (e una delle poche in Europa) ad avere una ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , e compare in buona parte dei nomi di luogo» (Castellani 2000: 136), forse perché (Formentin 2002: 299) nel caso della sibilante, supposta la sorda come originariamente esclusiva (come nel Sud), non vi era l’argine di una correlazione di sonorità da ...
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POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] Niccodemi) operò una decostruzione e insieme un rilancio paradossale del ruolo della protagonista, affastellando accentazioni e sibilanti degne delle doppiatrici dei melodrammi cinematografici degli anni Quaranta e Cinquanta (si pensi ad es. a ...
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sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...
sibilare
v. intr. [dal lat. sibilare, der. di sibĭlus «sibilo»] (io sìbilo, ecc.; aus. avere). – Emettere, produrre un sibilo, riferito soprattutto a serpenti, a frecce e proiettili, a uno scudiscio, al vento, al fuoco che arde con fiamma...