Carmelitano scalzo (n. Melegnano - m. Shīrāz 1667); missionario in Mesopotamia, si occupò della conversione dei Mandei. In numerose lettere descrisse con intelligente comprensione il mondo orientale. ...
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(o babaismo) Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islamismo sciita. Fu fondata da ’Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza [...] dell’imām occulto, la cui esistenza è caposaldo delle dottrine sciite. La sua dottrina, con la pretesa di inaugurare un nuovo ciclo religioso dopo quello chiusosi con Maometto, gli valse l’accusa di tessere ...
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FEDELI, Giovanni Battista (in religione Barnaba da Milano)
Matteo Sanfilippo
Nacque a Milano il 14 maggio 1663 da Giulio e da una Camilla di cui non si conosce il casato.
Il padre era commissario generale [...] visita della propria diocesi, ma la sua salute era malferma. Il 6 giugno 1730 scriveva di aver tentato di recarsi a Shirāz, ma di essere stato fermato dal caldo e dalla fatica. Nel frattempo i contatti con Roma erano ripresi più o meno regolarmente ...
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MECCA
M. Bernardini
(La Mecca; arabo Makka)
Città dell'Arabia Saudita, situata nella regione dello Ḥijāz. Già citata nel sec. 2° d.C. come Macoraba da Tolomeo (Geographia, VI, 7), sembra derivare il [...] che si riferiscono più tarde raffigurazioni della Ka῾ba presenti in opere come una copia dello Shāhnāma di Firdūsī (sec. 10°) eseguita a Shirāz (Iran) intorno al 1330, durante il regno degli Inju῾, in cui è descritta la visita della Ka῾ba da parte di ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] I Timuridi incoraggiarono le arti del libro, che raggiunsero nella calligrafia, nelle miniature e nelle legature risultati eccellenti a Shirāz, Samarcanda, Herāt e Yazd. Caratteristica del periodo è la ceramica in bianco e blu di ispirazione cinese e ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] di produzione più ampi, quasi industriali, come la distillazione dell'acqua di rose, i cui stabilimenti, nella regione di Shiraz, furono in alcuni periodi soggetti a imposte, o come l'estrazione e la purificazione dello zucchero di canna.Intorno alla ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] (m. nel 1025). Altre importanti b. sorsero in varie città della Persia, per es. a Rām Hurmuz nel sec. 10° e a Shīrāz, fondata dal buyide ῾Aḍud al-Dawla (m. nel 983). La b. di Rayy fu saccheggiata dalle truppe ghaznavidi nel 1029, trasportata a ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] attuale non è se non la continuazione e universalizzazione del Babismo. Fondatore di questo, fu un sayyid ‛Alī Muḥammad di Shīrāz (1819-1850), fervido spirito religioso e sognatore, che si proclamò il Bāb, la ‛porta' cioè attraverso cui la novissima ...
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shiraz
〈šiiràa∫〉 (o sciràz) s. m. – Tappeto persiano che prende il nome dalla città di Shīrāz, nell’Iran meridionale (non lontano dall’antica Persepoli), ricercato sul mercato per i colori intensi del campo (quasi sempre rosso cupo, o anche...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...