SPENDER, Stephen
Rosario Portale
(App. II, II, p. 875)
Poeta e critico inglese, nato a Londra il 28 febbraio 1909, morto ivi il 17 luglio 1995. Fondatore e direttore (1953-67) della rivista Encounter, [...] Büchner, F. Schiller, F. Wedekind e E. Toller, curato innumerevoli antologie critiche (le più apprezzabili quelle di J.W. Goethe, P.B. Shelley, D.H. Lawrence, W.H. Auden, W. Whitman) e tradotto, totalmente o in parte, F. García Lorca, P. Eluard, C.G ...
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(raro, alla greca, Prometèo; gr. Προμηϑεύς, lat. Prometheus) Personaggio della mitologia greca con un suo preciso posto anche nel culto: la festa ateniese Promètheia (gr. τὰ Προμήϑεια; corse con fiaccole) [...] , ha ispirato il frammento drammatico Prometheus (1773) di J. W. Goethe, il dramma lirico Prometheus unbound (1820) di P. B. Shelley, il poemetto Prometeo (uscito postumo nel 1832) di V. Monti, la prosa Prométhée mal enchaîné (1899) di A. Gide, il ...
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KENNELLY, Brendan
Carla De Petris
Poeta, romanziere e drammaturgo irlandese, nato a Ballylongford, nella contea di Kerry, il 17 aprile 1936. Nel 1971 ha insegnato al Barnard College di New York e l'anno [...] : getting up early (1966), Good souls to survive (1967), Dream of a black fox (1968), Love cry (1972), The voices (1973), Shelley in Dublin (1974), A kind of trust (1975), Islandman (1977), A small light (1979), The boats are home (1980) e The house ...
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Scrittore e critico inglese (Muscoates Grange, Yorkshire, 1893 - Malton, Yorkshire, 1968). Le raccolte poetiche di R., pubblicate a intervalli di vari anni, mostrano un temperamento mosso da intensa esigenza [...] ); Form in modern poetry (1932); Art now (1933; ed. defin. 1968); Art and industry (1935; trad. it. 1962); In defence of Shelley (1935); Art and society (1937; trad. it. 1969); To hell with culture (1941); Education through art (1943; trad. it. 1954 ...
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(gr. Νεϕέλαι) Commedia (423 a. C.) del commediografo greco Aristofane (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), che ottenne il terzo premio alle Dionisie.
Approfondimento di Ettore Romagnoli da Aristofane [...] di squisitissimi canti lirici, pittoreschi e musicali, che rivaleggiano, per aerea leggerezza, con alcuni carmi di Shelley. Durante tutta la commedia incorano Strepsiade a dedicarsi e a perseverare nelle perfide astruserie della sofistica; ma ...
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Componimento lirico con strofe monometre o polimetre che, di solito, contano non più di 6 o 7 versi e ripetono lo stesso schema. È per lo più d’ispirazione amorosa o morale-civile.
La parola appare nell’antica [...] , l’o., con diverse forme, consolidò il suo successo; basterà ricordare i nomi di J. Dryden, A. Pope, S.T. Coleridge, P.B. Shelley, J. Keats in Inghilterra, di F.G. Klopstock, F. Hölderlin in Germania, di A. de Lamartine, V. Hugo, A. de Musset in ...
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Poeta inglese (Londra 1795 - Roma 1821). Uno tra i più significativi poeti del romanticismo inglese, la sua opera è sostanziata dai temi della bellezza intesa in quanto valore di trascendenza e quindi [...] cui il poeta fu orientato anche da quella rinascita d'interesse per la Grecia, comune a molti romantici (Peacock, Shelley, Hölderlin, ecc.). In Hyperion echi miltoniani danno al poema un vigore e una dignità che l'Endymion non lasciava presentire ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] nel quale il tenue filo della trama è continuamente spezzato da digressioni che compromettono l'unità; Adonais, di P.B. Shelley (1792-1822), appassionata meditazione sulla morte e la sopravvivenza: la figura principale è quella del poeta stesso e da ...
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Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] , G. Corso. A poet, the beat way, in A casebook on the beat, a cura di T. Parkinson, New York 1961, pp. 266-75; B. Cook, An urchin Shelley, in The beat generation, ivi 1971, pp. 133-49; F. Pivano, Introduzione a G. Corso, Poesie, Roma 1981, pp. 5-32. ...
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CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] appartengono le traduzioni da E. e R. Browning, da A. Tennyson, da A. C. Swinburne, da W. Wordsworth, da P. B. Shelley, e soprattutto da H. Heine, del quale fu interprete sensibile riuscendo felicemente a renderne lo spirito e gli umori. Nel 1882 ...
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titano
s. m. [dal lat. Titanus, gr. Τιτάν -ᾶνος]. – 1. Nella mitologia greca, nome generico dei 6 figli maschi di Urano e di Gea (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono), della generazione più antica degli dèi, che unitisi con le proprie...
satanismo
s. m. [dall’ingl. satanism, der. di satan «satana», satanic «satanico»]. – 1. Atteggiamento letterario connesso con alcune posizioni estreme del movimento romantico, caratteristico di alcuni dei maggiori esponenti della letteratura...