(ingl. The tempest) Dramma in cinque atti in versi e prosa di W. Shakespeare; scritto probabilmente nel 1611, pubblicato nel 1623, è l'ultima opera attribuibile al solo Shakespeare; testo suggestivo, aperto [...] a un'infinita varietà di interpretazioni.
La scena si svolge su un'isola remota dove, dodici anni prima, è approdato, con la figlia Miranda, Prospero, duca di Milano, spodestato dal fratello. Prospero, ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] at midnight (1966; Falstaff), o da J.L. Mankiewicz, Julius Caesar (1953; Giulio Cesare). Il ruolo di 'portavoce ufficiale' di Shakespeare è stato assunto negli anni Novanta da K. Branagh che, dopo l'interessante versione dell'Henry V (1989; Enrico V ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] interpretate e messe in scena non possono essere viste come semplici reperti o permanenze del passato, così come non lo sono Shakespeare ed Eschilo nel t. del Novecento, né lo è la florida tradizione dell'opera, pur fondata su un repertorio che è ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] (1943) o al saggio su Il doppio di O. Rank (1914); ma anche alle rapide incursioni di Freud nelle opere di Shakespeare o di Dostoevskij. Il saggio sulla Gradiva offre invece qualcosa di più: l'intenzione di un esame testuale relativamente completo. È ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] , il Fortune, lo Hope, il Red Bull (al Globe, costruito nel 1599 per i Chamberlain's Men, cioè la compagnia di Shakespeare, vennero messe in scena tutte le opere di questo autore scritte dopo tale data). Si è calcolato che la frequentazione media dei ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] al testo si combina con un'ambientazione giapponese, assai poco plausibile anche se suggestiva. Altri significativi adattamenti sono: William Shakespeare's a midsummer night's dream (1999; Sogno di una notte di mezza estate) di M. Hoffman, che ha ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] (di cui sono un esempio nell’Inghilterra elisabettiana il Sogno di una notte di mezza estate e La tempesta di Shakespeare).
Il Romanticismo apprezzò la f. come espressione di una poesia ingenua: con Wilhelm Karl e Jabob Ludwig Karl Grimm iniziò ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] sull'arte e diventando un atto di modernità e una pratica estetico-comunicativa diffusa. Se, nell'ambito dei classici, W. Shakespeare in Amleto mette in scena il teatro nel teatro, e se in Don Chisciotte di M. de Cervantes il protagonista legge ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] della specie umana ed è una facoltà che normalmente tutti gli esseri umani possiedono. L'uomo medio non è né Shakespeare né Caravaggio, ma è comunque capace di produzione linguistica fluente, anche se non sa poetare o dipingere. Infatti, il parlante ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...