Regista (Parigi 1930 - ivi 1990). Traduttore di lingue classiche e moderne, segretario di L. Aragon, esordì nella regia nel 1966 con l'Électre di Sofocle, svolgendo parallelamente un'intensa attività di [...] e creativi della scena francese al Théâtre national de Chaillot, di cui fu direttore (1981-87): passando con autorevolezza da Shakespeare a Racine, da Marivaux a Hugo, Gogol´, Čechov, fino a Claudel, creò spettacoli di grande impatto emotivo, solo ...
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Attore italiano (Bologna 1901 - Punta Ala 1974). Esordì nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli; fu poi primo attor giovane con L. Pirandello, con S. Ferrati e L. Picasso, con A. Betrone e con M. Melato; [...] , shakespeariani e ottocenteschi (tra le sue interpretazioni più riuscite: La dodicesima notte e Le allegre comari di Windsor di Shakespeare; Il giocatore da Dostoevskij; Ma non è una cosa seria di Pirandello; Cyrano di Bergerac di E. Rostand; Il ...
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Regista (Berlino 1926 - Amburgo 2009). Emigrato in Gran Bretagna nel 1933, esordì giovanissimo allestendo testi di O. Wilde e T. S. Eliot; dopo alcuni telefilm per la BBC, si affermò nel 1957 all'Arts [...] , passando con disinvoltura da B. Behan (Die Geisel, 1961) e T. Dorst (Die grosse Schmährede an der Stadtmauer, 1962) a Shakespeare (Held Henry, dall'Enrico V, 1964). Nella prima metà degli anni Settanta è stato intendente del teatro di Bochum; ha ...
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Regista svizzero (n. Zurigo 1948). Dopo studi a Parigi presso l'École di J. Lecoq, divenne assistente al Thalia Theater di Amburgo; condirettore nel 1984-87 della Schaubühne di Berlino, ha lavorato in [...] scandaloso, attento a valorizzare i significati nascosti del testo. Ha messo in scena lavori di classici come Marivaux, Shakespeare e Goethe, ma soprattutto di autori moderni e contemporanei come W. Gombrowicz, T. Bernhard, A. Schnitzler, B. Strauss ...
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Attore drammatico (Clivio, Viggiù, 1914 - Milano 1989); proveniente dall'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha fatto parte delle compagnie Stival, Donadio, Ferrati, Ruggeri, Cimara, fino all'esperienza [...] migliori interpretazioni: Piccoli borghesi di Gor´kij (1946); I giganti della montagna di Pirandello (1947); Riccardo II di Shakespeare (1948); Assassinio nella cattedrale di Eliot (1948); La morte di Danton di G. Büchner (1950). Attivo anche negli ...
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ZIVERTS, Mārtinš
Marta RASUPE
Drammaturgo lettone, nato a Mežmuiža il 5 gennaio 1903. Dopo varî drammi che ebbero scarso successo (Hasana harems, "L'harem di Assan"; Nafta, "La nafta"; Zelta zeme, "La [...] (1941-1944). A questo periodo appartengono drammi di serio impegno come Āksts ("Il buffone", 1938), ispirato alla vita di Shakespeare e scritto in versi, e Münhauzena precības ("Lo sposalizio di Münhausen", 1941, anch'esso per metà in versi). Nel ...
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TORRIERI, Diana
Attrice, nata a Canosa di Puglia il 13 agosto 1915; dal suo esordio in arte nel 1938 come generica con A.G. Bragaglia alle successive esperienze presso la compagnia di W. Capodaglio, [...] la versalità che le consentono di alternare personaggi del teatro tragico classico (Antigone e Oreste di Alfieri; Amleto di Shakespeare; Spettri di Ibsen) alle esasperate e morbose figure del teatro contemporaneo (Un tram che si chiama desiderio di T ...
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Attore e regista (Jerrentowitz/Arnoldsdorf 1874 - Berlino 1948); esordì a 21 anni ed ebbe una lenta ascesa che gli assicurò piena maturità e dominio dei mezzi espressivi. Dal 1905 con M. Reinhardt al Deutsches [...] di stato. Tornato sulle scene dopo la seconda guerra mondiale, fu ancora interprete efficace di grandi figure drammatiche (Shakespeare, Otello e Riccardo III; Schiller, I masnadieri; Strindberg, ecc.). Nel cinema esordì come attore e regista in Der ...
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Regista e scenografo (Genova 1921 - ivi 1989). Esordì come mimo con A. Fersen, quindi fu nella compagnia "Il carrozzone" di F. Piccoli, come attore, scenografo e costumista (1947-53). Dopo alcune esperienze [...] uno dei registi più estrosi, raffinati e graffianti della scena italiana. Dai classici antichi e moderni (Titus Andronicus di Shakespeare, 1968; Il signor Puntila e il suo servo Matti di Brecht, 1970; Arden of Feversham di Anonimo elisabettiano, 1971 ...
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Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] 'Odéon-Théâtre de l'Europe.
Opere
Fedele alla poetica del frammento e dell'incompiuto, oltre a testi di autori come Shakespeare, Brecht, Pirandello, Eschilo, e di contemporanei come Denis Roche, Jean-Christophe Bailly, J.-M. Le Clézio, ha messo in ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...