Scrittore tedesco (Strasburgo 1747 - Francoforte sul Meno 1779). Studiò diritto nella città natale, fu per breve tempo precettore a Saarbrücken, si stabilì quindi a Francoforte per esercitarvi l'avvocatura. [...] (1778), in cui prende le distanze dallo spirito illuministico. Di preferenza si dedicò al teatro, traducendo e rielaborando Shakespeare (Macbeth, 1779) e scrivendo lavori a forti tinte e di presa immediata, fra cui l'assai realistica tragedia ...
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Costumista italiano (Firenze 1927 - Roma 2019), tra i maggiori del teatro lirico e di prosa e del cinema italiano, capace di ricostruire con gusto antiquario e invenzione fantastica l'atmosfera e il costume [...] di F. Enriquez), lavorando in seguito come assistente di Maria de Matteis ai costumi di Troilo e Cressida di W. Shakespeare (1949, regia di L. Visconti). Di Visconti è stato da allora prezioso collaboratore, valorizzandone il filologico realismo, la ...
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Attore, mimo e regista teatrale statunitense (New York 1925 - Newton, Massachusetts, 2018). Formatosi in Francia alla scuola di É. Decroux e di M. Marceau, seguì la compagnia Decroux a Parigi e in Israele [...] con lo stesso successo in opere classiche e moderne (Aspettando Godot di Beckett, 1956; Sogno d'una notte di mezza estate di Shakespeare, 1956; Finale di partita di Beckett, 1958; il musical di S. D. Taylor No strings, 1962; Brecht on Brecht, 1964 ...
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Attore (Londra 1824 - Quakerstown, Pennsylvania, 1879); esordì alla Comédie-Française nel 1845, fu poi a Berlino, e tornato a Parigi, al Vaudeville, all'Ambigu, alle Variétés, al Théâtre Historique di [...] Barrière e L. Thiboust, poi in L'honneur et l'argent di F. Ponsard. In Inghilterra recitò in inglese nei drammi di Shakespeare e fu direttore a Londra del Lyceum nel 1868; quindi si trasferì negli Stati Uniti dove apparve in varî teatri di New York. ...
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Famiglia di attori russi: Pavel Vasil´evič (Mosca 1832 - ivi 1879) della scuola realistica, sensibile e umanissimo interprete dei drammi di A. Ostrovskij. Sergej Vasil´evič (Mosca 1827 - ivi 1862), fratello [...] Piccolo Teatro, emerse nelle parti di Sofia in Che disgrazia l'ingegno! di Griboedov e di Ofelia nell'Amleto di Shakespeare. Nadežda Sergeevna (1852-1920), figlia di Sergej e di Ekaterina, fu anch'essa interprete soprattutto di Gogol´ e Ostrovskij ...
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Attore (Belair, Maryland, 1833 - New York 1893); figlio dell'attore inglese Junius Brutus Booth (1796-1852, emulo di E. Kean sulle scene londinesi, poi trasferitosi negli USA), esordì a Boston (1849), [...] 1868 fece costruire un proprio teatro, Booth's Theatre, che dieci anni dopo falliva. Tra il 1880 e il 1882 recitò con grande successo (soprattutto nel teatro di Shakespeare) a Londra, in Germania e in Austria, poi negli USA, dal 1886 con L. Barrett. ...
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Drammaturgo britannico di origine ceca (n. Zlín 1937). Le sue opere sono raffinati divertissements in bilico tra farsa e parodia, collage e pastiche; le situazioni eterogenee da cui scaturisce il materiale [...] (1966; versione cinematografica con regia dell'autore, 1990), ideale continuazione di un episodio marginale dell'Amleto di Shakespeare, in cui erano già presenti tutte le caratteristiche tipiche della sua drammaturgia. Accanto al teatro, svolge un ...
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Regista teatrale italiano (Firenze 1927 - Ancona 1980); dopo un lungo e intenso apprendistato con i maggiori registi italiani, esordì nel 1951 con Cesare e Cleopatra di G. B. Shaw. Da allora, si rivelò [...] dei Quattro, per essa creò alcune delle sue migliori regie: Il rinoceronte di E. Jonesco, La bisbetica domata di Shakespeare, La locandiera di Goldoni. Dopo lo scioglimento della Compagnia dei Quattro, fu direttore prima del Teatro Stabile di Torino ...
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VITALIANI Cesare
Alberto Manzi
Attore, nato nel 1824, morto presso Trieste il 26 luglio 1893. Esordì bambino, divenne amoroso con Angelo Lipparini, salì di grado in grado nelle varie compagnie fino [...] risorse sceniche (e di qualche reminiscenza) come L'amore; Lord Byron a Venezia; Vittorio Alfieri a Firenze; L'odio; Shakespeare innamorato; Il legato dell'operaio, ecc., che ebbero successo favorevole ma effimero.
Italia, nipote di Cesare, nacque a ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico italiano (Campi Salentina, Lecce, 1937 - Roma 2002). Ha esordito nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus e ha poi formato una compagnia (primo caso [...] la manipolazione integrale dei classici - si ricordano: Lo strano caso del dr. Jekill e del sig. Hide, 1961; Amleto da Shakespeare e Laforgue, 1964; Nostra Signora dei Turchi, 1964; Faust e Margherita da Marlowe, 1966; Salomè da Wilde, 1967; La cena ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...