Nacque a Mosca il 30 ottobre (11 novembre) 1821 nella famiglia di un medico militare. La sua infanzia fu triste per le ristrettezze della sua famiglia e per le impressioni a cui fu soggetto il suo animo [...] presente al suo spirito. I primi tentativi di creazione furono però fatti da D. sotto l'impressione di Schiller e di Shakespeare, ma dei due drammi storici che ne derivarono, Maria Stuart e Boris Godunov, si sono conservati solo i titoli.
Terminati ...
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MASK (o Masque)
Edward DENT
Spettacolo teatrale, d'argomento quasi sempre mitologico e allegorico, cui concorrono poesia, danza e musica, in voga presso la corte e l'aristocrazia britannica nei secoli [...] . Non scarsa fu la sua influenza, in quel tempo, sul teatro inglese di musica e di prosa, compreso quello di W. Shakespeare. Ma il maggior sviluppo del genere si ebbe nell'attività di Ben Jonson e del suo collaboratore teatrale, l'architetto Inigo ...
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HÉNAULT, Charles-Jean-François
Georges Bourgin
Storico francese, nato a Parigi l'8 febbraio 1685, morto ivi il 24 novembre 1770. Figlio di un fermier molto ricco e amico delle lettere, fu educato dai [...] Molto legato personalmente con Voltaire, la cui Henriade egli aveva salvato dal fuoco, e tuttavia al tempo stesso estimatore di Shakespeare, concepì l'idea d'un teatro dove inscenare i fatti principali della storia nazionale; e fu così che scrisse un ...
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Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] storico-romantico (I fratelli Zuccato, Nei piombi di Venezia, al Museo civico di Torino, ecc.) anche ispirati al Byron, allo Shakespeare, al Lamartine, al Berchet; dipinse anche quadri di genere e di paese. Fu tra i primi a rimettere in onore l ...
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Pittore acquafortista e disegnatore, nato a Danzica il 16 ottobre 1726, morto a Berlino il 7 novembre 1801. Prima impiegato di commercio a Danzica e a Berlino, fu poi messo a studiare la pittura a smalto. [...] del Ch. ascendono a 2075 in 970 lastre; i suoi disegni sono innumerevoli. Illustrò il Viaggio sentimentale di Yorick dello Sterne, Shakespeare, La nuova Eloisa del Rousseau, Luisa del Voss, ecc. Ma l'opera sua più celebre è la raccolta degli schizzi ...
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VALVERDE, José María (App. III, ii, p. 1065)
Ines Ravasini
Poeta spagnolo, morto a Barcellona il 6 giugno 1996. La sua poesia, permeata da una costante preoccupazione religiosa, si è orientata lentamente [...] Il giorno del perdono (a cura di F. Tentori Montalto, 1986).
Alla produzione poetica si affiancano numerose traduzioni (Rilke, Shakespeare, Hölderlin), i volumi di saggi e critica: Antonio Machado (1975); El barroco. Una visión de conjunto (1980 ...
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Non congiunto di parentela col romanziere Giambattista B., nacque a Milano il 27 marzo 1801 e fu come Giambattista, giureconsulto, avendo tenuto l'ufficio di consulente legale nell'amministrazione dell'ospedale [...] ), che pure ebbero qualche popolarità, non si elevano sopra il livello di una modesta mediocrità. Il B. tradusse anche dallo Shakespeare, in collaborazione con G. Sormani.
Bibl.: N. Tarantino, Le poesie di G. B., Matera 1919; cfr. L. Fassò, in Giorn ...
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Uomo politico inglese, nato nel 1454. Nipote di Humphrey I duca di B. ucciso a Nottingham nel 1460, era di sangue reale da parte della nonna, figlia di Thomas duca di Gloucester figlio di Edoardo III, [...] alto tradimento, condannato a morte e giustiziato il 2 novembre 1483. Anche il figlio primogenito, Edward (1478-1521), 3° duca di B., che lo Shakespeare ha introdotto come personaggio nel suo Enrico VIII, fu giustiziato per alto tradimento (1521). ...
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Poeta spagnolo, nato l'11 aprile 1884 a Tábara (Zamora). Pur partecipando alle poetiche e ai gruppi letterarî spagnoli del post-modernismo, si distinse fin dalle prime opere (Versos y canciones del caminante, [...] éxodo y del llanto (1939), El poeta prometeico (1942),Ganarás la luz (1943), Antologia rota (1947; 2ª ed. accr., 1957), Llamadme publicano (1950), El ciervo (1958). F. C. ha pubblicato anche fini traduzioni dall'inglese (da Shakespeare e Whitman). ...
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Nacque a Swanton Morley (Norfolk, Inghilterra) nel 1571, e nel dicembre 1587 iniziò gli studî nel Caius College di Cambridge. Passò ben presto al puritanesimo brownista, e dovette perciò rifugiarsi in [...] of the Puritans, II, 47) è improbabile.
Bibl.: W. E. A(rmytage) A(xon), in Dictionary of National Biography, I, s. v.; id., H. A., the Puritan commentator, Manchester 1889; J. H. Shakespeare, Baptist and Congregational Pioneers, Philadelphia 1907. ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...