Forzano, Giovacchino
Flavio De Bernardinis
Regista teatrale, lirico e cinematografico, autore drammatico e librettista d'opera, produttore, nato a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 19 novembre 1884 e morto [...] per E. Wolf-Ferrari) di grande successo ma pesantemente influenzato, secondo l'analisi di P. Gobetti, da H. Heine e W. Shakespeare. Si dedicò inoltre alla messa in scena, curando la regia di eventi speciali quali La figlia di Iorio di G. D'Annunzio ...
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Barrymore, John
Callisto Cosulich
Nome d'arte di John Blythe, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 15 febbraio 1882 e morto a Hollywood il 29 maggio 1942. Il più giovane [...] . Nel 1920, raggiunto un grande successo in teatro con il suo primo grande ruolo tragico (in Riccardo III di W. Shakespeare), ottenne dalla casa di produzione di poterne interpretare uno simile anche sullo schermo: in Dr. Jekyll and Mr. Hyde (Il ...
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Cuny, Alain
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine) il 12 luglio 1908 e morto a Parigi il 16 maggio 1994. Con il suo volto scavato e la figura [...] per i ruoli drammatici, gli consentirono di affermarsi come interprete delle opere di P. Claudel, L. Pirandello, W. Shakespeare, A. Strindberg e J. Racine. Gli esordi cinematografici, nel 1941, furono due piccole apparizioni in Madame Sans-Gêne ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] la grande stagione del teatro elisabettiano, caratterizzato da autori di eccezione quali B. Jonson, C. Marlowe e W. Shakespeare, al cui genio drammatico e linguistico il t. elisabettiano deve il suo massimo sviluppo, ma anche dall’ampliamento del ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] opera di K. fu la tragedia Die Familie Schroffenstein (1803), che nel motivo di fondo ricorda Romeo e Giulietta di Shakespeare, anche se la trama è appesantita dall'inserimento di una serie di casi fortuiti e di equivoci che, peraltro, concorrono ...
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Avventuriero e scrittore inglese (Hayes, Devon, 1552 - Londra 1618). Favorito della regina Elisabetta I, ottenuti larghi diritti sulle terre esplorate, R. organizzò spedizioni per la colonizzazione dell'America. [...] aperto alle nuove scoperte e correnti di pensiero, fu a contatto con insigni scienziati, partecipando a quella cerchia che W. Shakespeare satireggiò in Love's labour's lost chiamandola «the school of night». Poeta di corte, della sua produzione, in ...
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Critico letterario statunitense (New York 1930 - New Haven 2019); prof. di letteratura inglese presso la Yale Univ. e, dal 1988, anche alla New York University. Nei suoi primi lavori (Shelley's mythmaking, [...] divine, 2005, trad. it. 2006). Alla sua multiforme attività si devono infine l'ampio saggio dedicato all'autore da lui prediletto, Shakespeare: the invention of the human (1998; trad. it. 2001), e How to read and why (2000; trad. it. 2000), una guida ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] elevava di là dalle regole della retorica classicheggiante alla concezione storica della grandezza di Dante; ma difendendo lo Shakespeare contro le censure del Voltaire, mostrava di saper considerare e giudicare l'arte nella storia, e animoso ribelle ...
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SALVINI
Mario Ferrigni
Famiglia di attori che fa capo a Giuseppe, nato a Livorno nella seconda metà del sec. XVIII, da famiglia oriunda di Orvieto. Insegnante di letteratura in un istituto privato di [...] , e ancora, e in altre città inglesi, nel '76 (a Londra recitò con successo, mai conseguito da artisti stranieri in opere di Shakespeare, ben 30 volte l'Otello, 14 l'Amleto); fu in Germania e Austria nel '77; nel 1880 in Romania, donde ritornò negli ...
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MOISSI, Alessandro
Attore, nato a Trieste da genitori italiani il 2 aprile 1880. Nel 1898, senza conoscere il tedesco, si recò a Vienna, con l'intenzione di dedicarsi allo studio del canto. Le sue precarie [...] Italia. Il repertorio di M. è ricco e vario. Oltre le parti già menzionate, rileviamo: Amleto, Enrico V, Romeo di Shakespeare; Franz Moor di Schiller; Tasso di Goethe e Osvaldo d'Ibsen.
M. si cimentò anche, ma senza successo, come autore drammatico ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...